il Libeccio 8.5 Walkaround di Mimì, presentato a Genova in anteprima mondiale

Carene plananti, finiture di lusso e perfetto mix di vtr e legno: i gozzi della tradizione resistono al tempo e alle mode

di Sergio Troise
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GENOVA - Coniugare al meglio tradizione e innovazione non è impresa facile, ma c’è un comparto della nautica da diporto che su questa scelta ha costruito il successo: è la cantieristica dei gozzi, un tempo umili strumenti per la pesca, oggi eleganti e sofisticate barche da diporto in legno e vetroresina capaci di navigare con carene plananti degne di un motoscafo, ma anche di conservare le forme e le caratteristiche fondamentali delle antiche progenitrici. Esempi concreti si sono visti al 61mo Salone di Genova, dove hanno conquistato la scena le novità made in Campania di Apreamare, Mimì ed Esposito, ma anche i “padroni di casa” di Mussini, storico cantiere di Portofino che ha esposto una elegantissima lancia costruita con abbondanti dosi di legno.

L’Aprea 35 è, in questa fase, la barca di punta del cantiere di origine sorrentina. Oggi la sede produttiva è nella vicina Torre Annunziata, a pochi chilometri da Napoli, dove sono state già prodotte (e vendute) 16 unità. Causa pandemia non era stato possibile presentare la new entry in eventi fieristici, ma non appena la situazione è migliorata Cataldo Aprea ha portato il suo nuovo gioiello prima allo Yachting Festival di Cannes, poi al Salone di Genova. Dove l’accoglienza, com’era facile immaginare, è stata molto buona.

Il nuovo gozzo è frutto della collaborazione del cantiere campano con l’architetto Marco Casali. L’imbarcazione, che misura 11,20 metri ft, poggia su una carena a geometria variabile e pattini di sostentamento e sfrutta al meglio le aree esterne grazie alla formula walkaround. Lo spazio sottocoperta offre una cabina open space con letto matrimoniale a prua e possibilità di sfruttare altri due posti letto. Non mancano armadi e mobili; il bagno è ampio e offre il box doccia separato. Agli armatori è offerta la possibilità di personalizzare i colori delle finiture in pelle e le essenze dei legni.

La gamma motori prevede inizialmente la possibilità di scegliere tra una coppia di piedi poppieri Volvo Penta D4-270 DPI o la soluzione in linea d’asse con due D4 270. Le prestazioni dichiarate indicano, con dislocamento a medio carico, una velocità massima di 32 nodi e 27 di crociera. Il listino prevede prezzi a partire da 295.000 euro più IVA. Nei piani annunciati a Genova da Aprea c’è ora un gozzo più grande, di 45 piedi (14,50 metri circa) che sfrutterà la motorizzazione Volvo Penta IPS600 o, in alternativa, CAT 650 in linea d’asse.

Ha esposto sia a Cannes che a Genova anche Mimì, cantiere napoletano che da qualche tempo ha puntato sulla modernizzazione del design (con la collaborazione di Valerio Rivellini), ha allargato la sede produttiva e ha investito su nuove tecnologie. Il risultato è una gamma molto ampia, che si arricchisce a ritmi sorprendenti, con novità puntualmente accolte bene sul mercato, in Italia e all’estero.

La più recente new entry è il Libeccio 8.5 Walkaround, presentato a Genova in anteprima mondiale. Ha il pregio di offrire due posti letto e un bagno separato (caso raro su queste misure) oltre a permettere, grazie alla sua impostazione, la massima libertà di movimento e di contatto con il mare. Lungo 8,50 metri per un baglio massimo di 2,50, il nuovo gozzo riprende il family feeling del Libeccio 8.5 Classic presentato un anno fa proprio a Genova. Sul nuovo modello sono stati introdotti però elementi che già hanno segnato il successo del precedente 9.5 walkaround. La portata è per 8 persone; la motorizzazione prevede potenze di 195 o 250 cavalli, per velocità massime rispettivamente di 25 o 30 nodi.

Non ha presentato novità Stanislao Esposito, titolare del piccolo cantiere di Castellammare di Stabia (Napoli) che ha riproposto a Genova la sua ammiraglia, un gozzo cabinato di 38 piedi caratterizzato da un layout originale e funzionale, che prevede una poppa aperta con enorme terrazza a pelo d’acqua integrata nella struttura stessa della barca. “Abbiamo avuto una impennata nelle richieste e siamo riusciti a consegnare 15 unità lavorando giorno e notte” ha detto il titolare del cantiere, rivelando però che non sono mancate richieste per gozzi di dimensioni inferiori, dotati comunque della maxi poppa aperta. “Proprio per questo – informa Esposito - stiamo lavorando a una barca di 28 piedi, una sorta di 38 in miniatura, e contiamo di presentare il nuovo gozzo entro l’estate del 2022”.

Ma i gozzi di nuova generazione non sono le uniche imbarcazioni capaci di conservare il fascino delle barche d’una volta. Le linee retrò e l’abbondanza di legni pregiati (mogano e teack) hanno conquistato anche chiunque sia passato, lungo le banchine della fiera ligure, davanti alla postazione di Mussini, il cantiere di Portofino che ha esposto un magnifico esemplare di Corvetta 24, elegantissima lancia di 8 metri, autentico simbolo della dolce vita contemporanea capace di coniugare al meglio il comfort con la manovrabilità e la tenuta di mare. Con carena semiplanante e un motore Yanmar da 110 cavalli raggiunge la velocità massima di 19 nodi, mentre l’andatura di crociera si attesta attorno ai 16.

Il cantiere ligure ha presentato anche la Paraggina 10, barca nata per affrontare navigazioni più impegnative e poter passare a bordo anche più di una settimana. Su entrambe le barche spiccano, come detto, le finiture di mogano e teak, in grado di regalare quell’inconfondibile sensazione del “fatto a mano”, che soltanto il legno è in grado di trasmettere.

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Giovedì 23 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 24-09-2021 20:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA