Explomar Wave 300, è un fuoribordo alimentato a 680 V con potenza di picco di 230 kW, ovvero 300 cv/602 Nm dotato di una batteria al litio da 80 kWh modulare

Non solo auto: dalla Cina in arrivo anche fuoribordo elettrici. Pronto il Wave 300 progettato a Shanghai dalla start-up Explomar

di Sergio Troise
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SHANGHAI - Una novità dopo l’altra, è ormai acclarato che i cinesi sono pronti a invadere l’Europa con una produzione di auto elettriche che fino a qualche tempo fa nessuno avrebbe ipotizzato. Secondo gli analisti più attendibili la quota di auto a emissioni zero prodotte in Cina e circolanti in Europa potrà raggiungere il 18% entro il 2025. Ma attenzione, c’è un altro settore della mobilità che vede i cinesi in prima linea sul fronte dell’innovazione in chiave green: è quello della nautica da diporto, ovvero della mobilità “pulita” in mare (e nei fiumi e nei laghi). Un mondo nuovo, tutto da scoprire, che vede avanzare il Made in China con alcune novità in grado di fare breccia anche sul mercato europeo.

La new entry più recente è stata annunciata da Explomar, start-up con sede a Shanghai. Dovrebbe sbarcare in Italia all’inizio del 2023. Si chiama Explomar Wave 300, è un fuoribordo alimentato a 680 V con potenza di picco di 230 kW, ovvero 300 cv/602 Nm dotato di una batteria al litio da 80 kWh modulare. Il costruttore cinese lo definisce “performante, green e particolarmente evoluto”.

Grazie a un design curato e piacevole, il nuovo fuoribordo si presenta con le linee e i volumi del classico motore endotermico, ma è a tutti gli effetti un propulsore elettrico che utilizza batterie di alta qualità, derivate dal settore automobilistico (HEDB – High Energy Density Lithium Battery). Secondo le anticipazioni lasciate trapelare dal cantiere “è stato premiato lo sforzo dei progettisti di contenere il peso, che è di circa 180 kg.”

Il sistema di gestione del powertrain e la centralina, completamente elettronici e drive-by-wire, dovrebbero consentire una facile gestione di questo propulsore tutto da scoprire, consentendo precise supervisioni e adeguando in modo continuo l’erogazione della potenza alle esigenze di spinta richieste al motore (o ai motori, nel caso ne fossero utilizzati più d’uno).

Anche il sistema di raffreddamento si presenta attivo sul fronte della piena compatibilità ambientale. Progettato a circuito chiuso, non solo evita il contatto tra acqua salata e componenti interne (ideale per salvaguardare il motore da fenomeni corrosivi) ma, teoricamente, dovrebbe anche limitare l’immissione di acque riscaldate e cariche di particelle in mare, limitandone così l’impatto.

Non sono state fornite, per ora, notizie dettagliate sui tempi di ricarica e sull’autonomia, che comunque sarà evidentemente rapportata al tipo di imbarcazione spinta dal nuovo motore elettrico. Viene dato per certo, però, che sarà possibile avere il controllo totale e particolarmente preciso del motore (o dei motori). Tutto ciò grazie anche al sistema drive by wire di cui l’impianto è dotato e alla centralina che permette di gestire l’efficienza del motore fino al 95%, adeguando in modo continuo l’erogazione di potenza alla reale esigenza di spinta.

Stesso discorso per il prezzo, ancora non ufficializzato. Ma è fuor di dubbio che il costo sarà abbordabile, come sempre per prodotti cinesi commercializzati in Europa. Intanto in casa Explomar già lavorano a un altro avveniristico progetto derivato dal settore automobilistico (HEDB – High Energy Density Lithium Battery), ovvero la progettazione di un sistema di propulsione alimentato a idrogeno.

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Giovedì 15 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 16-12-2022 09:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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