Un momento della convention Satec 2022 a Viareggio

Concluso a Viareggio il Satec 2022: per Confindustria Nautica bilancio positivo e prospettive di crescita

di Sergio Troise
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VIAREGGIO - Prima l’emergenza Covid, poi le tensioni internazionali e i problemi legati alle difficoltà di approvvigionamento di materie prime e componenti: non è stato un anno facile il 2021, e anche le aziende più solide hanno dovuto affrontare autentiche burrasche. Ma niente e nessuno ha fermato la felice navigazione della nautica italiana, confermatosi comparto forte, solidissimo, capace di attraversare il mare in tempesta senza subire gravi danni, in molti casi addirittura crescendo e avviando progetti mirati a consolidare il proprio ruolo sulla scena mondiale.

Tutto ciò è emerso dal Satec 2022, la tradizionale convention annuale che mette a confronto Confindustria Nautica con istituzioni, stampa e opinion leader. Nel corso dei lavori, svoltisi a Viareggio il 20 e 21 maggio, è stato approvato il bilancio consuntivo per il 2021 e sono stati comunicati dati economici più che rassicuranti: il fatturato dell’intero comparto sfiora i 6 miliardi di euro e – hanno detto i vertici dell’associazione - si può guardare al futuro con fiducia, concentrando l’impegno su sostenibilità, innovazione, sostegno al made in Italy. Nei piani più ambiziosi anche il proposito di portare a termine, entro il 2023, i lavori di ampliamento e modernizzazione dell’area fieristica di Genova, con il completamento del nuovo waterfront di levante progettato da Renzo Piano, in modo da regalare al Paese un salone nautico d’indiscutibile valore internazionale.

Nel corso dell’Assemblea il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi ha confermato con orgoglio che “anche nel 2021 si è registrata una crescita dell’associazione, con l’ingresso di 100 nuovi soci” e ha ribadito che ci sono positive prospettive anche per l’anno nautico in corso. “Non è poco – ha sottolineato il numero uno delle aziende nautiche - dati gli scenari economico-politici che stiamo attraversando”.

Più in dettaglio, l’ufficio Studi dell’associazione confindustriale ha presentato i risultati di un’indagine effettuata su un campione significativo di aziende associate in merito all’approvvigionamento di materie prime e componenti e alle conseguenze su produzione e consegne. Rispetto all’indagine precedente, è emerso che nel 2021 i tempi di consegna delle materie prime dai principali fornitori sono stati più lunghi dei valori standard, ma si sono stabilizzati negli ultimi mesi: 24% fino a 4 settimane, 39% (rispetto a un precedente 45%) tra 5 e 8 settimane, 13% tra 9 e 15 settimane, 17% tra 16 e 30 settimane, 7% su 30 settimane. Questo ha comportato la necessità di un’adeguata programmazione degli ordini di materie prime e componenti ai fornitori. L’aspetto negativo è che per il 92% del campione molti fornitori di materie prime e componenti hanno aumentato i listini rispetto all’anno precedente.

È stato inoltre chiesto alle aziende se vi sia stato un impatto sugli ordinativi a seguito delle sanzioni europee imposte alla Russia: il 60% degli operatori ha risposto di no, il 32% ha risposto affermativamente ma con un impatto poco significativo, l’8% ha dichiarato che l’impatto è stato significativo.

Nel corso dei lavori è stato ricordato l’impegno profuso sui vari fronti caldi legati a temi cruciali come le garanzie sui lavori di refitting per unità estere, gli esami per la patente nautica, il credito d’imposta per il Mezzogiorno, il leasing, le dotazioni di bordo, i visti marittimi extra UE, la locazione e il noleggio di natanti, le concessioni demaniali. Nel corso dei lavori è stata ricordata anche l’attiva partecipazione al Progetto Mare di Confindustria che accoglie le strategie e le proposte del sistema rivolte all’eccellenza del Made in Italy e all’internazionalizzazione, e sono stati citati i patrocini concessi ad alcune iniziative locali mirate alla valorizzazione del comparto.

L’assemblea si è chiusa con l’approvazione del bilancio consuntivo per l’esercizio 2021 e la piena soddisfazione espressa Marina Stella, direttore generale di Confindustria Nautica. “Il bilancio – ha concluso la manager - riflette tutti questi progetti e investimenti e registra risultati positivi, con un costante rafforzamento della posizione economica e finanziaria dell’associazione”.

La convention Satec 2022 ha offerto anche l’occasione per fare il punto sulle tante sfide che dovrà affrontare l’intera filiera. Al centro dei lavori le opportunità lavorative offerte dalla costruzione di grandi yacht, il valore sociale dei piccoli natanti, il ruolo di componentistica e accessori e le attività turistiche legate alla nautica da diporto. Ne hanno parlato manager, tecnici e politici, focalizzando l’attenzione su vari aspetti legati allo sviluppo dell’intero settore, dagli strumenti di sostegno agli investimenti produttivi delle grandi aziende e delle PMI alla riforma del demanio marittimo (rimane irrisolto e caldissimo il tema delle concessioni relative ai porti turistici), dall’accessibilità al mare per la nautica sociale allo sviluppo tecnologico delle nuove motorizzazioni.

Sul fronte dell’avanzamento tecnologico, delle nuove motorizzazioni e delle nuove mobilità si sono rivelati di particolare interesse gli interventi di Carlo Iacovini, general manager di Energica Inside, e del professore Elio Jannelli, ordinario di sistemi energetici dell’Università Parthenope. Sull’elettrico, Iacovini ha ricordato come “le sfide saranno di tipo tecnologico, economiche, burocratiche e culturali” e ha sottolineato che “la chiave di volta è capire che la transizione ecologica basata anche sull’elettrico è un cambiamento che sta arrivando e conviene gestirlo più che subirlo”. Secondo l’esperto “è compito degli imprenditori cavalcare questo rischio e sviluppare le competenze che andranno evolute. La nautica da diporto – ha aggiunto Iacovini - ha molte potenzialità ed ha la grande opportunità di fare leva su 12 anni di sviluppo tecnologico in altri settori che possono ora essere messi a disposizione del settore per poter navigare senza rumore e in modalità ecologica.”

Il professore Jannelli (uno dei maggiori esperti di propulsione a idrogeno) ha sottolineato da parte sua come “il processo della decarbonizzazione ci imponga di fare delle scelte”, ma ha rassicurato dicendo che “la capacità italiana industriale di avvicinare il progresso tecnologico ci aiuterà ad agevolare tale processo”. Soffermandosi sull’idrogeno, il professore ha spiegato che “non è una tecnologia matura per la nautica, rappresenta la frontiera, ma nell’automotive i problemi ad essa legati sono stati risolti e gli investimenti attualmente in atto sulla mobilità potrebbero far volvere queste tecnologie e ridurne i costi per farle avvicinare anche al settore della nautica da diporto.”

Nell’ambito del programma Satec sono stati assegnati anche i premi “Pionieri della nautica”, tradizionale riconoscimento annuale destinato a manager, maestranze, progettisti e giornalisti che hanno contribuito alla storia e alla diffusione della nautica da diporto in Italia.

Per la categoria manager il premio è andato a Francesco Guidetti, fondatore e presidente di Next Yacht Group; tra progettisti e designer è stato insignito del riconoscimento Achille Fortunato, fondatore di Eolo Marine; a Gennaro Coretti è stato riconosciuto il premio per la categoria giornalisti italiani, mentre tra gli stranieri è stato premiato Franck Van Espen, direttore della rivista Yachts France. Un premio speciale è andato ad Andrea Gasparri, per la carriera professionale prima in Confindustria Nautica, poi in ICOMIA, e per gli incarichi manageriali ricoperti nelle più importanti Business School internazionali. Un altro premio speciale alla carriera è andato a Piero Cesana, per gli oltre 50 anni di attività nella nautica ed oltre 40 nella distribuzione di imbarcazioni di prestigiosi marchi internazionali.

Per la categoria maestranze hanno ricevuto il riconoscimento di Pioniere della Nautica ex aequo Bruno Lotti, Pietro Ranieri e Gian Paolo Vertua che, in oltre quarant’anni di attività professionale, hanno contribuito al successo e alla crescita delle proprie aziende di appartenenza. Particolare soddisfazione è stata espressa da Riva per il premio assegnato a Gian Paolo Vertua, apprezzatissimo copertista e meccanico da oltre 41 anni. In una nota diffusa dai vertici di Ferretti Group si legge che “è stato premiato il saper fare inimitabile di Vertua, che ha impresso un segno importante sulla qualità senza eguali delle barche del Gruppo, accompagnando l’evoluzione di Riva con passione per il dettaglio e interesse costante per l’innovazione”.

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Lunedì 30 Maggio 2022 - Ultimo aggiornamento: 19:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA