VENEZIA - Si è conclusa con piena soddisfazione degli organizzatori e degli espositori la seconda edizione del Salone nautico di Venezia, per la città il primo grande evento realizzato “in presenza”. L’Arsenale ha ospitato 160 espositori e – secondo i dati forniti dall’organizzazione – oltre 30.000 visitatori, riproponendo la Serenissima come l’ideale porta d’Oriente per un comparto che non ha subìto, come temuto, i colpi della pandemia: la barca s’è imposta anzi, una volta di più, come luogo intimo da godere in famiglia e con gli amici, e grazie proprio a queste caratteristiche, la produzione, le vendite, i fatturati e buona parte dell’indotto sono usciti indenni dalla crisi che ha investito il Paese.
Grande soddisfazione hanno manifestato alcuni degli operatori del settore, come Giovanna Vitelli, vicepresidente di Azimut-Benetti (per la prima volta presenta al Salone), e Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group, che invece ha sostenuto la manifestazione sin dalla prima edizione del 2019. “Per l’attrattività della location, l’efficienza dell’organizzazione e i positivi flussi di visitatori, è stata sicuramente un’esperienza positiva, da ripetere. Il prossimo anno vogliamo esserci” ha detto Vitelli.
In perfetta sintonia Galassi: “Alla seconda edizione – ha dichiarato - il Salone ha esibito le sue tante doti, insieme a grandi potenzialità attrattive e commerciali. Considerando anche il momento, l’affluenza è stata buona, con la presenza di clienti italiani e stranieri arrivati da Svizzera, Croazia, Slovenia, Polonia, a conferma del fascino di una manifestazione che si rivela appuntamento di maggior interesse per l’area del Mediterraneo Orientale. Tutti gli armatori e i loro comandanti sono impressionati non solo dalla bellezza della città, ma anche dalle opportunità a loro disposizione, che vanno dall’accoglienza alle mete culturali, all’arte e ai ristoranti. Direi che per il Salone Nautico e per Venezia le soddisfazioni sono solo all’inizio.”
Per gli operatori del territorio non ci sono dubbi: “Fiera eccezionale destinata a crescere sempre di più” ha detto Luigi Cambelli, Ceo di Timone Group, uno degli operatori più importanti della costa adriatica: “Sono un fautore del Salone di Venezia – ha aggiunto - e sono certo che crescerà tantissimo, in quanto rappresenta un affaccio sull’Adriatico per il mercato dell’Est Europa, che arriva qui con piacere, sia per vedere gli yacht sia per vedere Venezia”.
Musica per il sindaco Brugnaro, che è stato tra i principali fautori della manifestazione. “Faremo in modo che il Salone rappresenti, assieme alla Biennale Architettura, il segnale della ripartenza di Venezia e dell’Italia intera” aveva detto alla vigilia. E la promessa è stata mantenuta. Chiusi i battenti, il primo cittadino ha tenuto a sottolineare quanto “giusta e lungimirante sia stata l’idea avuta fin dal 2018, quando venne deciso di ridare a Venezia l’occasione di dare sfoggio alle eccellenze nautiche e restituire alla città il ruolo di regina dei mari nel senso culturale più aperto possibile”.
L’”apertura culturale” citata dal sindaco Brugnaro ha fatto sì che il Salone di Venezia non si limitasse alla mera esposizione di imbarcazioni (in verità non tantissime e con poche novità fresche di varo), ma che allargasse i suoi interessi anche alle imbarcazioni storiche, come le gondole e i battelli in legno, e soprattutto ai temi attuali della sostenibilità, della tutela del mare, degli oceani e dell’acqua in genere come risorsa primaria del pianeta Terra. Incontri e convegni svoltisi nei 9 giorni del Salone hanno dedicato dunque estrema attenzione anche alle nuove tecnologie per l’ibridazione delle imbarcazioni e al recupero delle plastiche marine.
Tra i più interessanti il convegno dedicato a “Propulsione e turismo nautico tra presente e futuro”, incentrato sul tema dei carburanti alternativi in ambito marittimo, dal quale è emerso che sono in cantiere interessanti iniziative per salvaguardare le acque della laguna. Di estremo interesse, in questa chiave, anche la regata riservata a imbarcazioni full electric, denominata “E-Regatta”, organizzata dai partner coordinati da Assonautica di Venezia con prove di Slalom e Ballerina, un nuovissimo format tecnico/artistico che ha visto le barche sfidarsi in una prova di manovrabilità a ritmo di musica, ma anche di durata e autonomia.
Grande protagonista è stata anche la vela, che ha visto la presenza di velisti di fama internazionale al campionato italiano Micro Class e al Match Race-Trofeo Salone Nautico 2021, vinto da Vasco Vascotto. Tra gli ospiti di prestigio, due dei componenti del team Luna Rossa, Max Sirena e Gilberto Nobili, i quali hanno rivissuto e raccontato l’esperienza della Coppa America.
Non è mancata la motonautica, con 90 imbarcazioni partecipanti alla Pavia-Venezia, storica gara di velocità su acque interne che si svolge sin dal 1929. Sul gradino più alto del podio è salito il veneziano Gianluca Carli, che ha percorso i 400 km del percorso alla media di 168 km/h. Al secondo posto Paolo Romagnoli, terzo posto il team composto da Lorenzo e Andrea Bacchi.
Il Salone di Venezia tornerà nel 2022. Già fissate le date: da sabato 28 maggio a domenica 5 giugno. Per la terza edizione sono già in cantiere programmi di ulteriore potenziamento della manifestazione, con il pieno coinvolgimento dei marina e dei cantieri locali, in aggiunta agli spazi dell’Arsenale messi a disposizione dalla Marina Militare, che è stato partner dell’evento promosso dal Comune e organizzato dalla società Vela Spa.