Un momento dell’assemblea generale dei soci di Confindustria Nautica

Confindustria Nautica chiude l’anno in bellezza: conti a posto, proroga al presidente Cecchi, dialogo aperto con il Governo

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

Si è svolta a Roma, a Villa Miani, l’assemblea generale dei soci di Confindustria Nautica, evento di fine anno nel corso del quale si è fatto il punto sullo stato di salute del settore e sui programmi futuri. Nell’occasione è stato prorogato per un biennio il mandato del presidente Saverio Cecchi, è stato approvato il bilancio 2022 ed è stata annunciata la firma del protocollo che prolunga fino al 2034 gli accordi per l’organizzazione del Salone di Genova con le istituzioni liguri, a cominciare dal presidente della Regione Giovanni Toti e dal sindaco della città Marco Bucci.

La direttrice generale Marina Stella ha illustrato il rafforzamento della posizione economica e finanziaria dell’associazione ricordando che la base associativa è cresciuta del 29,8% nell’ultimo biennio. Guardando al futuro, e in particolare al Salone di Genova, è stato poi ricordato il progetto di Waterfront (l’opera progettata da Renzo Piano sarà completata in parte entro settembre del 2023, definitivamente nel 2024) che ha già generato un alto livello di aspettativa per quella che si prospetta come una delle location più interessanti nel panorama dei boat show internazionali.

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha sottolineato, nel corso del suo intervento, i meriti del comparto e ha sollecitato una volta di più la politica a non sottovalutare il potenziale di imprese che contribuiscono ad esaltare il valore e la reputazione del Made in Italy nel mondo. In proposito, è stato ricordato dal direttore dell’Ufficio studi di Confindustria nautica, Stefano Pagani, che dopo l’eccezionale risultato del 2021 anche il 2022 chiuderà con un incremento a doppia cifra e con l’export in crescita. Nello specifico, il segmento dei superyacht ha confermato un portafoglio ordini già acquisito da due a quattro anni.

Proprio per discutere di questi argomenti è stato organizzato, in occasione dell’assemblea di fine anno, un incontro allargato sul tema “Valore nautica, patrimonio Paese”: un’occasione per mettere a confronto l’industria del settore con la politica e le istituzioni. Moderati da Roberto Neglia, responsabile dei rapporti istituzionali di Confindustria Nautica, vi hanno preso parte il ministro del Mare Nello Musumeci, la ministra del Turismo Daniela Santanchè, il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, il sottosegretario alla programmazione economica Alessandro Morelli, il presidente della Commissione Trasporti della Camera Salvatore Deidda, la senatrice Raffaella Paita della Commissione Finanze del Senato e l’onorevole Gerolamo Cangiano della Commissione Trasporti della Camera.

Davanti ai politici presenti il presidente Cecchi ha ricordato una volta di più i meriti del settore: “L’industria nautica – ha detto – non chiede, dà. Anche in questi tre anni turbolenti abbiamo procurato ricchezza, nuovi posti di lavoro, export. Siamo tra i pochi in Italia in grado di avere in mano il 50% o più del mercato mondiale. Per questo – ha aggiunto - chiedo alla politica che ci permetta di continuare a crescere con atti concreti, riducendo la burocrazia e permettendoci di essere davvero competitivi. L’Italia deve ripartire dal Paese che fa crescere il Paese”.

Carlo Bonomi, da parte sua, ha definito la nautica “una delle più grandi eccellenze del Paese”. Nell’occasione il numero uno degli industriali ha parlato di “gratitudine nei confronti del comparto” e ha ammonito la politica a non trascurare in alcun modo il settore. “Chiediamo al governo di lavorare per metterci nella condizione di poter correre come i competitor europei, è un fattore di sicurezza nazionale. L’economia del mare – ha detto il presidente di Confindustria - è un driver strategico, occorre agire in modo coordinato per difendere la nostra industria e il PNRR è un’occasione che non possiamo sprecare.”

Dai politici, come consuetudine in occasioni del genere, sono arrivate promesse e dichiarazioni di disponibilità. In particolare il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Salvatore Deidda, ha anticipato che a gennaio Confindustria Nautica sarà in audizione al Parlamento per presentare le richieste del settore: “Non dobbiamo mettere i bastoni tra le ruote a chi crea ricchezza, per questo – ha detto il parlamentare di Fratelli d’Italia - stiamo bruciando tutte le tappe per dare risposte”.

Il vice ministro Rixi (Lega) ha illustrato il contenuto del prossimo decreto che, dopo anni di attesa, finalmente dovrebbe aggiornare la disciplina dei titoli professionali del diporto. L’intenzione è dare attuazione al nuovo titolo professionale semplificato, con l’introduzione della figura dell’ufficiale di navigazione del diporto di seconda classe. Inoltre il decreto prevede l’aggiornamento dei titoli maggiori, allineandoli alla concorrenza internazionale. Ma tutto ciò dovrà passare, prima della pubblicazione, attraverso un iter di vaglio del Consiglio di Stato e di Palazzo Chigi.

Il ministro delle Politiche del mare Nello Musumeci (Fratelli d’Italia) ha dato da parte sua disponibilità a dare segnali concreti di operatività da gennaio 2023. Tra i temi all’ordine del giorno quello dei visti dei marittimi stranieri che imbarcano su unità ormeggiate in Italia, la questione dei dragaggi e un’azione sulla giornata del mare nelle scuole.

La ministra del Turismo Santanchè (Fratelli d’Italia) ha ammesso di non aver messo ancora mano al comparto del turismo nautico, ma ha assicurato che sta lavorando assieme al ministro Fitto per utilizzare i cospicui fondi sul Piano europeo di Sviluppo e Coesione. “Abbiamo portato in casa del Ministero il portale del turismo Italia.it, che va sicuramente implementato, e mi impegno a inserire la nautica e il turismo nautico a oggi assenti” ha assicurato la ministra.

Il sottosegretario alla Programmazione economica Alessandro Morelli (Lega) ha ricordato l’attenzione del Governo, e in particolare le prese di posizione del ministro dell’Economia Giorgetti, a valutare la conferma del credito per gli investimenti nel Mezzogiorno e il credito per l’efficientamento delle strutture turistiche, inclusi i marina.

  • condividi l'articolo
Domenica 18 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 19-12-2022 11:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti