Il Custom Line 106

Custom Line 106, svelato il progetto dello yacht planante di 33 metri che può raggiungere i 26 nodi

di Sergio Troise
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ANCONA - Per ora è soltanto un progetto. Ma molto ben avviato, tanto che il varo della prima unità è previsto entro la fine del 2018. Parliamo del Custom Line 106, yacht planante in vetroresina di cui sono stati svelati i primi disegni al recente Salone di Miami e che sta prendendo forma nel cantiere di Ancona. Una volta ultimato – dicono con orgoglio nell’azienda del Gruppo Ferretti – “sarà una meraviglia su misura”, sottolineando così l’impegno messo nella definizione dello stile, degli allestimenti e delle prestazioni. Che raggiungeranno – secondo i primi dati preliminari - la velocità massima di 26 nodi nella versione con i motori MTU 16V da 2638 hp (23 nodi con i meno potenti motori da 2217 hp). Niente male per uno yacht di quasi 33 metri.

Frutto della collaborazione fra lo studio Francesco Paszkowski Design, il Comitato Strategico di Prodotto presieduto dall’Ingegner Piero Ferrari e la Direzione Engineering di Ferretti Group, l’imbarcazione riprende la filosofia del Custom Line 120. E dunque il disegno delle linee di carena e dello scafo replica e rielabora le brillanti performance idrodinamiche dei più recenti modelli Custom Line, allargando ulteriormente una gamma composta da imbarcazioni plananti e semidislocanti. «Un altro passo avanti nella crescita del brand» – ha dichiarato Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group – manifestando la propria soddisfazione per la qualità del progetto.

Il nuovo super yacht offrirà agli ospiti a bordo la disponibilità, sul ponte inferiore, di quattro cabine standard: due VIP a centro barca e due twin a prua, tutte con bagno separato. Nelle cabine VIP i letti sono rivolti a murata per esaltare la visuale delle grandi finestrature a scafo, mentre le due doppie offrono la possibilità di installare un ulteriore pullman bed opzionale. La cabina armatoriale a tutto baglio (in pratica un mini appartamento) si trova a prua: con 6,50 metri di larghezza, offre importanti zone di stivaggio, due dressing room, un grande bagno con doppi servizi e una doccia centrale. Su richiesta, può essere installato anche un terrazzino panoramico.

Lo sfruttamento della luce naturale è parte integrante del progetto relativo agli interni. Ampie finestrature a tutta altezza favoriranno dunque la luminosità all’interno del ponte principale. Su richiesta, la vetrata centrale del salone, a dritta, prevede un meccanismo di apertura di tipo elettrico. La murata di sinistra del ponte principale consente invece l’accesso alla cucina, all’area equipaggio (composta dalla cabina comandante con bagno e doccia separata, e da due cabine marinaio con bagno separato) e alla plancia integrata rialzata.

Dedicati alla “conquista dello spazio” gli esterni, caratterizzati da ampie superfici calpestabili (220 mq) interconnesse tra loro e da allestimenti molto ben curati della poppa e della prua. In particolare, nel progetto della parte posteriore della barca spicca la versione evoluta del sistema brevettato DMT (Dual Mode Transom), con l’installazione di due portelli che, in navigazione, dovranno coprire gli scalini di salita conferendo la massima pulizia estetica alla poppa. A nave ferma – viene spiegato - essi scompaiono nella parte centrale del portellone per far salire gli ospiti. Dal garage, poi, potranno scendere in acqua un tender fino a 5,45 metri e una moto d’acqua a tre posti.

Anche nella zona di prua si è lavorato all’ottimizzazione degli spazi sfruttabili per la vita all’aria aperta. L’isola centrale rialzata sarà quindi composta da divani e cuscinerie con schienali reclinabili, mentre più avanti sarà disponibile un grande prendisole, per un totale di 36 metri quadri di superficie. Previsto, inoltre, un garage addizionale per un Jet Williams 2.80 o una moto d’acqua a tre posti.

Quanto al flybridge (direttamente connesso con la prua tramite un apposito camminamento) misura 53 mq. Protetto lateralmente da due ampie vetrate, il fly è dotato di hard top standard che incorpora due sky light. È inoltre possibile riparare dal sole le aree esterne tramite l’installazione di bimini o tendalini: un accorgimento mirato a migliorare la “qualità della vita” a bordo. A tal proposito, vale la pena ricordare che in linea con questa attenzione al comfort sono previste, nella versione standard, le pinne stabilizzatrici elettroidrauliche con funzionalità underway e zero speed, mentre su richiesta saranno disponibili anche gli stabilizzatori giroscopici per garantire massima stabilità durante le soste in rada.


 

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Venerdì 23 Marzo 2018 - Ultimo aggiornamento: 18:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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