Il rendering dell OTAM Aluminium Custom Range 115

Aluminium Custom Range 115, da OTAM un’altra proposta per uno yacht “su misura” con stile, comfort e velocità senza pari

di Sergio Troise
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GENOVA - Per ora è soltanto un concept virtuale, ma è anche uno straordinario contenitore di qualità fuori del comune, già ingegnerizzate, in grado di dare una scossa forte al made in Italy della nautica di lusso. Parliamo dell’OTAM Aluminium Custom Range 115, super yacht interamente personalizzabile, frutto di una progettazione condivisa tra BG Design (per lo stile esterno) e da Umberto Tagliavini (per la carena). Con tre motori per complessivi 2600 cavalli potrà raggiungere la velocità massima di 44 nodi: niente male per una barca lunga 35 metri, con 6 cabine (più l’alloggio equipaggio), un garage per tender e toys e spazi all’aperto molto ampi, compresi quelli assicurati dall’insospettabile flybridge (per uno sport-cruiser veloce e aggressivo un’autentica sorpresa).

Il nuovo progetto di OTAM nasce sulla scia del pluripremiato 35m Gipsy disegnato da Tommaso Spadolini, prima unità della linea Aluminium Custom Range dedicata a prodotti realizzati completamente su misura. “In tal modo ci rivolgiamo a clienti che non vogliono solo una barca, ma vogliono poter costruire il loro progetto ideale prendendo parte al processo di sviluppo” spiega Matteo Belardinelli, direttore vendite del cantiere. “Oltre i 30 metri – aggiunge – preferiamo costruire in alluminio, piuttosto che in compositi avanzati, perché offre una totale flessibilità di personalizzazione, dall’estetica esterna al layout e alle specifiche della propulsione”.

Sportività, purezza, semplicità, modernità: sono queste le “parole chiave” del progetto, in qualche modo ispirato a soluzioni aeronautiche e automobilistiche, ma anche in grado di conciliare la sportività e la ricerca delle prestazioni con il comfort e la qualità della vita a bordo. Il “tocco magico”, su questo versante, sta nella capacità di mantenere il profilo aggressivo tipico di uno sport-cruiser pur in presenza di un fly, che su una barca di questo tipo può sembrare fuori luogo. E infatti, osservando di lato – attraverso i rendering - il profilo della barca, il terzo ponte praticamente scompare nella sovrastruttura della tuga risultando quasi invisibile. Eppure lì su sono previsti ampi spazi per il relax su comode sedute e cuscini prendisole, e anche per pranzare attorno a un tavolo.

Sarà comunque compito dell’armatore scegliere la configurazione del fly più adatta alle proprie esigenze. La personalizzazione, infatti, è da sempre la cifra distintiva dei prodotti OTAM, e in questo caso lo sarà ancora di più. Poiché nella costruzione in alluminio non vengono utilizzati stampi, sarà possibile scegliere di sviluppare e personalizzare il proprio yacht in vari modi. Sono previste, ad esempio, varie opzioni di layout per il pozzetto e la poppa, e non manca la possibilità di sfruttare a prua murate abbattibili, che diventano due terrazzini affacciati sul mare. Un interessante elemento di design è il divano che dal portellone di poppa si allunga sulla grande plancetta fino a creare una comoda seduta quasi a pelo d’acqua. Tutte le aree all’aperto, inoltre, possono essere ombreggiate da bimini su supporti in fibra di carbonio.

Il layout interno prevede quattro cabine sul ponte principale, un arioso salone a pianta aperta e una zona pranzo a poppavia della timoneria. Le ampie vetrate sono progettate per fornire viste panoramiche sul mare anche da seduti. Sul ponte inferiore sono previste due cabine ospiti con bagno privato, una grande cabina VIP e, a centro barca, una cabina armatoriale a tutto baglio con palestra o SPA, oppure una dispensa per il miglior servizio a bordo. Tra la suite armatoriale e la sala macchine si trovano l’alloggio dedicato all’equipaggio e la cambusa. Il garage di poppa può ospitare un tender di 4,20 metri e un jet-ski. Tra le dotazioni mirate al comfort, in navigazione o all’ancora, non manca un giroscopio Seakeeper.

Come sarà il comportamento in navigazione è tutto da scoprire. Ma vale la pena ricordare che lo scafo a V profonda è stato sviluppato da Umberto Tagliavini Marine Design per garantire alte velocità, tenuta di mare e morbido impatto sulle onde. Una nota del cantiere, intanto, sottolinea come “l’approfondita Finite Element Analysis (FEM) garantisca uno scafo rigido non soggetto a flessioni o torsioni, mentre la Computional Fluid Dynamics (CFD) consente di ottimizzare prestazioni e manovrabilità in mare”.

Per la motorizzazione sarà possibile scegliere tra una configurazione a tre motori MTU da 2600 hp, uno dei quali con funzione di booster centrale ed idrogetto KaMeWa per una velocità massima di 44 nodi (velocità di crociera di 32 nodi senza l’innesto del terzo motore/booster), o due MTU da 2600 hp per una velocità massima di 35 nodi (velocità di crociera 30 nodi) sempre con idrogetto KaMeWa.

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Mercoledì 12 Maggio 2021 - Ultimo aggiornamento: 13-05-2021 12:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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