Una imbarcazione White Shark motorizzata Yamaha

Da White Shark e Yamaha barche e motori in package. In futuro anche progettazione sviluppata in comune

di Sergio Troise
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GERNO DI LESMO - Da oggi e fino al 2026 tutte le imbarcazioni White Shark distribuite in Europa saranno dotate esclusivamente di motorizzazione fuoribordo Yamaha. L’accordo di collaborazione tra il colosso giapponese e l’azienda francese è stato annunciato dalla sede di Yamaha Motor Europe, a Gerno di Lesmo (Monza Brianza), parte integrante di un’organizzazione che è presente nel Vecchio Continente dall’inizio degli anni 90 e commercializza i propri motori in 180 paesi del mondo.

L’accordo prevede che tutti i nove modelli della gamma White Shark saranno commercializzati esclusivamente con i fuoribordo giapponesi, dal 115 hp al super potente XTO V8 da 425 cavalli. Contemporaneamente all’accordo con il produttore francese, Yamaha ha annunciato anche l’arrivo di una nuova calandra per i motori da 150 e 200 hp: una novità che porterà un contributo anche all’immagine, al di là del potenziale tecnico e dei consolidati valori legati alle prestazioni e all’affidabilità dei propulsori prodotti dalla Casa dei tre diapason.

Ma come viene motivata, da parte Yamaha, la decisione di stringere questo patto con il marchio dello “squalo bianco”? Una nota dell’azienda spiega che “viene riconosciuto in White Shark un brand di grande fama, fortemente apprezzato da un’ampia utenza in Europa”. Senza tanti giri di parole, il costruttore francese viene definito “il partner perfetto che può offrire una linea di package fortemente incentrata sul cliente e sulle sue esigenze”. E ancora: “Il fascino di queste barche – viene sottolineato da parte Yamaha - è pressoché universale, sono imbarcazioni estremamente pratiche nel loro utilizzo ma al contempo lussuose nei materiali e nelle linee, in grado di combinare la raffinatezza mediterranea con uno scafo offshore che eccelle anche nelle difficili acque dell’Europa settentrionale”.

La flotta di White Shark – vale la pena ricordarlo – è costituita da imbarcazioni Centre Console (CC) e Sports Cabin (SC) da 21 a 30 piedi di lunghezza, e si divide in due linee principali di prodotto: la Origin e la nuova Evo, che al momento comprende solo due imbarcazioni, la 240 CC e la 240 SC, ma sarà ampliata con modelli più grandi e più piccoli nelle prossime stagioni.

Quanto alla collocazione dei motori Yamaha sugli specchi di poppa delle imbarcazioni WS, il cantiere francese prevede che i modelli V6 da 225 a 300 hp rappresenteranno l’80% delle forniture riservate all’intera produzione. Ciò detto, la partnership interesserà almeno dieci propulsori Yamaha, ovvero quelli compresi tra l’iconico XTO V8 da 425 cv e il leggero 115 cv.

Tra i “valori aggiunti” che il package assicurerà ai diportisti che navigheranno a bordo delle barche White Shark ci saranno, ovviamente, alcune tecnologie esclusive, già ampiamente sperimentate, come il controllo con il joystick HMEX, che consente una selezione marce più fluida e un funzionamento più intuitivo per le manovre nei porticcioli affollati. A velocità elevata o da fermi, inoltre, il sistema promette un controllo ottimale attraverso la messa a punto della funzione pilota automatico e facili regolazioni del posizionamento all’interno del SetPoint.

Secondo i responsabili dell’accordo sarà possibile, grazie alle più recenti tecnologie Yamaha mirate alla riduzione degli ingombri, sfruttare al massimo gli spazi sugli scafi a motorizzazione singola, come i modelli 210, 230 e 250. In proposito viene ricordato che grazie al Digital Electric Steering (DES) disponibile su tutti i fuoribordo Digital Electronic Control di Yamaha, parte del pozzetto risulta libero grazie alla rimozione dei vari tubi flessibili e delle pompe di sterzo associati ai sistemi di manovra idraulici. Inoltre, la possibilità di avere una scatola telecomando laterale a scomparsa permetterà di utilizzare al meglio lo spazio in consolle e nello specchio di poppa.

Lionel Vergnes, Ceo e fondatore di White Shark: “Abbiamo scelto di collaborare con Yamaha per il loro costante impegno nelle cose che contano davvero. Proprio come le nostre imbarcazioni supportate da scafi robusti e affidabili, che ispirano comfort e sicurezza, l’innovazione tecnica dei fuoribordo Yamaha contribuisce a rendere la barca più intuitiva, affidabile e divertente. Non ho dubbi che con i loro motori a bordo saremo in grado di creare un’esperienza di navigazione più completa e coinvolgente che mai”.

A sostegno dell’ottimismo manifestato all’indomani dell’accordo spicca un altro aspetto tutt’altro che trascurabile: White Shark ha comunicato infatti che le due aziende collaboreranno, in futuro, anche nella fase di progettazione, con lo scopo di assicurare le migliori esperienze di navigazione in tutti i mari e in tutte le condizioni.

Chiarissime, in proposito, le parole di monsieur Vergnes: “Oltre a ottimizzare le prestazioni e l’affidabilità dell’attuale flotta, la partnership consente a White Shark di accedere al patrimonio di competenza ed esperienza di Yamaha in fase di allestimento, collaudo e sviluppo di imbarcazioni” ha detto l’amministratore delegato del cantiere affacciato sulla costa occidentale dell’Atlantico. E ancora: “La nostra partnership con Yamaha – ha aggiunto - porterà grandi vantaggi in termini di potenza, peso dello specchio di poppa, scelta dell’elica e sistema di interfaccia dell’imbarcazione, ricco di funzioni che rendono ancora più confortevole la navigazione. Avere a disposizione la competenza del team Yamaha per lo sviluppo continuo dei prodotti significa garantire una evoluzione positiva dell’esperienza di navigazione di tutti i nuovi proprietari di package White Shark, a partire dalla nostra imbarcazione da diporto da 21 piedi fino alla futura ammiraglia da 38 piedi”.

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Giovedì 25 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 27-03-2021 11:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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