Argo, il catamarano portacontainer alimentato a idrogeno

Dalla California in arrivo Argo, catamarano portacontainer alimentato a idrogeno, capace di volare su foil a 40 nodi

di Sergio Troise
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LOS ANGELES - Per ora è soltanto un progetto firmato da una startup americana, ma entro il 2023 potrebbe diventare qualcosa di concreto ed entrare in servizio per il trasporto merci via mare, inizialmente lungo le rotte del Sud Est asiatico (popolate di isole collegate finora solo da aerei). Parliamo dell’Argo, rivoluzionario catamarano portacontainer di 33 metri alimentato a idrogeno capace di navigare su foil alla velocità di 40 nodi trasportando carichi fino a 200 tonnellate, con un’autonomia di 1500 miglia.

Se il progetto firmato dalla startup californiana Boundary Layer Technologies andrà avanti, le vie del mare per il trasporto merci s’imporranno come valida alternativa al trasporto aereo, che richiede sicuramente tempi più rapidi (tra 15 e 24 ore in meno) ma con costi nettamente superiori (il 50% in più) e con un prezzo da pagare anche all’inquinamento. Se non bastasse, il Cargo si profila anche come valida alternativa alle tradizionali navi portacontainer, assicurando uno snellimento della logistica e un sicuro vantaggio nelle modalità e nei tempi necessari per le operazioni di carico e scarico.

“Le dimensioni ridotte e la capacità di carico utile riducono i tempi di sosta a sole 2 ore invece di 3 giorni e offrono la possibilità di attraccare praticamente ovunque. Ciò consente ad Argo di cavarsela anche nei porti fortemente congestionati e allo stesso tempo di competere con i tempi di viaggio del trasporto merci aereo”, ha dichiarato il ceo Ed Kearney, manifestando molto ottimismo sullo sviluppo di questo progetto, che fa seguito a quello del traghetto Electra, nave a emissioni zero pure delegata a rendere il trasporto marittimo sempre più ecocompatibile.

In sede di presentazione è stato specificato che il sistema di propulsione del Cargo sarà collocato nei due scafi del catamarano e alimentato da celle a combustibile, a loro volta alimentate da idrogeno verde, che è il più ecologico rispetto al rosa, al grigio e al blu, in quanto prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua utilizzando fonti “pulite” come i pannelli fotovoltaici. L’idrogeno verrà mantenuto dunque allo stato liquido e le celle a combustibile saranno collegate a dei Pod all’altezza dei foil, collegate a delle eliche.

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Lunedì 14 Marzo 2022 - Ultimo aggiornamento: 11:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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