Il Riva 88 Folgore

Ecco l’88 Folgore, il nuovo capolavoro di Riva: uno sport-fly di 27 metri che vola a 39 nodi

di Sergio Troise
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ROMA - Saltati causa Covid i principali saloni internazionali, avrebbe potuto conquistare la scena dell’imminente Salone di Genova e recitare il ruolo della star indiscussa. Ma il Gruppo Ferretti, fedele a una (discutibile) linea di condotta ostile alla più importante fiera nautica italiana (dove affiderà alla divisione militare Security and Defence un ruolo di rappresentanza simbolica) ha deciso di presentare il nuovo Riva 88 Folgore nella Private Preview di Montecarlo, davanti ad un pubblico internazionale rigorosamente selezionato. Peccato. L’intero comparto perde un’occasione per valorizzare anche “in casa” una delle migliori espressioni del Made in Italy, al di là delle possibilità di conquista del mercato, che a certi livelli – lo sappiamo – sono concentrate sull’export.

Chi ha avuto il privilegio di scoprire in anteprima il nuovo yacht planante dello storico cantiere fondato da Carlo Riva (oggi controllato, come tutti i marchi del gruppo Ferretti, dalla holding cinese Weichai), ha avuto conferma di una certezza consolidata: Riva continua a guardare al futuro senza tradire la tradizione. Anche il nuovo Folgore si fa ammirare infatti per la capacità di sintesi tra una visione innovativa e gli stilemi della leggenda. Lo ha ricordato l’avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group, sottolineando come “solo Riva abbia la storia e l’inventiva, il fascino e l’ispirazione per creare una barca che sembra arrivare dal futuro ma ha il mood suggestivo della storia”.

Lungo 26,92 metri, largo 6,31, il nuovo super yacht nasce, come sempre in casa Riva, dalla collaborazione tra Officina Italiana Design (lo studio guidato da Mauro Micheli e Sergio Beretta), il Comitato Strategico di Prodotto presieduto da Piero Ferrari e la Direzione Engineering di Ferretti Group.

Le dimensioni importanti e la presenza del fly non hanno impedito la definizione di uno stile sportivo, tipico delle barche plananti veloci. In pratica prosegue il percorso inaugurato da Officina Italiana Design con il Dolceriva, dal quale viene ripreso il disegno della finestratura a scafo, generata da un tratto di matita nero lungo la fiancata argentea, che risale conducendo a un sistema di accoppiamento scafo-coperta originale e innovativo, con la zona di poppa che lascia spazio a una presa d’aria con bordo in acciaio.

La costruzione è in materiale composito con rinforzi in fibra di carbonio sulla sovrastruttura. In tal modo si compensano, in nome dell’efficienza, gli inevitabili problemi di peso provocati dalla ricchezza e dall’abbondanza di materiali tradizionali come marmi, cristalli, mogano e acciaio inox.

Curiosando tra i dettagli, si scopre che i tientibene dei camminamenti laterali sono in acciaio e carbonio e le luci di navigazione sono incorniciate in un fregio di acciaio inox lucido. Tipica delle storiche barche Riva è anche la linea di galleggiamento continua color acquamarina.

Del tutto inedito è invece il parabrezza realizzato con cristalli sferici che determinano una leggera contro-curvatura. “E’ un particolare destinato a diventare uno stilema Riva” è stato spiegato dai designer. Ma è non questa l’unica novità: un altro innovativo oggetto di stile è il tettuccio di cristallo collocato sulla sovrastruttura, che si apre a ribalta sia verso poppa che verso prua, per fare entrare l’aria durante la navigazione, o quando si è in rada. Sotto al tettuccio è collocata una struttura a lamelle che consente, eventualmente, di isolare gli spazi interni dall’esterno. In alternativa è possibile optare per la soluzione standard con tettuccio fisso.

E veniamo alla configurazione degli spazi. I pozzetti sono due, una a poppa e l’altro a prua, entrambi di generose dimensioni (22 metri quadri il primo, 23 il secondo). Il portellone si apre a ribalta e si posiziona in due modi: parallelo al galleggiamento, per usufruire di un beach club di 6 metri quadri; o immerso, per consentire il varo e l’alaggio del tender. Il garage può ospitare un Williams SportJet 395 e una moto d’acqua.

Tramite due scalinate laterali in teak si accede in pozzetto: un’area multifunzionale con un’enorme zona pranzo, divano che può essere trasformato in prendisole grazie al meccanismo alza-abbassa del tavolo in mogano lucido; a sinistra c’è un mobile di servizio con spazio storage, ice-maker e possibilità di avere un frigo oppure la terza stazione di comando per le manovre di ormeggio da poppa. A dritta, invece, a fianco alle scale di accesso al fly, c’è un mobile bar in marmo con top apribile elettricamente e completato da due sgabelli (soluzione studiata per una clientela americana).

A prua, la configurazione di questa prima unità prevede un enorme divano a C con tavolino ribaltabile che nasconde un’ampia zona storage e precede un prendisole sulla tuga dove possono sistemarsi almeno 4 persone. Integrata al prendisole, non manca una piccola capote apribile con movimentazione elettroidraulica. Tutta l’area può essere coperta con tendalini.

Il flybridge occupa 20 metri quadri, offre all’armatore ulteriori spunti di comfort e relax, con a poppa un grande prendisole più un divano, un altro divano con coffee table e pouf a sinistra e un ulteriore divano a dritta. La postazione di comando, con inserti in acciaio inox, è a prua, centrale - con schienale ribaltabile che funge anche da poggiaschiena per il divano - ed è composta da due display touch da 16”. Anche quest’area è interamente copribile da tendalini.

Agli interni si accede attraverso una porta vetrata in pozzetto. L’ambiente include salotto, zona pranzo e plancia di comando. Il salone è un open space con visuale privilegiata sul mare. L’altezza di tutti gli ambienti interni tocca i 2 metri, anche di più sul ponte inferiore. Inutile dire che gli arredi e le finiture sono da top class, con un mix accurato di essenze, pellami e acciaio, per non dire del tavolo in cristallo fumé a 8 posti, delle sedie firmate Minotti, il televisore da 55” e altri complementi d’arredo. Sulla prima unità l’essenza dominante è il palissandro lucido, abbinato a elementi come gli inserti in cuoio, e il parquet bianco, ma in futuro ogni armatore potrà fare le proprie scelte personalizzate.

A prua la plancia di comando, con due sedute in pelle regolabili in altezza, è posizionata a dritta, ed è separata dal salotto grazie a una parete di cristallo fumé a tutt’altezza, soluzione che aumenta il piacere della privacy. Il comandante può inoltre entrare e uscire per mezzo della porta laterale a fianco della plancia a dritta, senza passare per il salotto e la zona pranzo. A tal proposito vale la pena ricordare che la zona equipaggio è organizzata con disimpegno, due cabine con letti a castello, ognuna con bagno a disposizione, colonna con lavatrice e, su richiesta, asciugatrice.

Il layout del ponte inferiore offre all’armatore 4 cabine, tutte con bagno indipendente: la suite armatoriale a tutto baglio a centro barca; una cabina VIP a prua con letto matrimoniale e due armadi; una VIP a sinistra con un armadio e letti sdoppiabili; una cabina doppia con armadio e letti separati. Il bagno della cabina a dritta funge anche da bagno a giorno. In tutte le cabine dominano le superfici specchiate: pareti composte da specchi, fumé e neri, e scenografici televisori con specchio fumé si combinano sapientemente con essenze, pellami, tessuti e i colori ripresi dal ponte principale.

Per la zona notte sono previsti tre diversi layout. Sulla prima unità la suite armatoriale misura 20 metri quadri e prevede un unico ampio bagno armatoriale, cabina armadio e un angolo vanity con seduta in pelle e alluminio. Completano l’arredo una serie di mobili freestanding scelti dall’armatore. L’accesso alla cabina avviene attraverso tre scalini in marmo bianco e il bagno armatoriale ha pavimento, doccia e piano dei lavabi con rivestimento in marmo Calacatta lucido, bianco e oro. Nella versione standard sono previsti invece un bagno più piccolo e due cabine armadio, mentre la versione opzionale “B” offre la possibilità di avere, oltre al guardaroba, due bagni con servizi separati e doccia unica centrale.

La cucina e la zona equipaggio si trovano entrambe sul ponte inferiore, per garantire la massima privacy di servizio. Una porta isola la cucina dal ponte principale, da cui avviene l’accesso tramite una scalinata, mentre un’altra porta dal lato opposto la separa invece dalla zona equipaggio. Da qui è previsto uno dei due accessi diretti alla sala macchine (l’altro è collocato nel pozzetto).

La motorizzazione adottata sulla prima unità del nuovo Riva 88 Folgore è costituita da una coppia di propulsori MTU 16V 2000 M96L dalla potenza di 2638 hp, quanto basta per raggiungere i 39 nodi di velocità massima, mentre a 33 nodi si attesta la velocità di crociera. La motorizzazione standard, che verrà adottata sugli esemplari successivi (salvo particolari richieste) prevede una coppia di MTU 16V 2000 M96 dalla potenza di 2435 hp, che spingono lo yacht fino a 36 nodi di velocità massima e 30 nodi di velocità di crociera.

Inutile dire che la tecnologia presente a bordo del nuovo Riva è in perfetta sintonia con il rango dell’imbarcazione, e mirata ad assicurare prestazioni, sicurezza e comfort ai massimi livelli. In proposito, vale la pena ricordare che la pancia di comando sul ponte principale è dotata di timoneria elettroidraulica Xenta con gestione indipendente dei timoni per una ottimizzazione sportiva della virata. La strumentazione è stata sviluppata in collaborazione con NAVIOP-SIMRAD, che integra monitoraggio di bordo e sistemi di navigazione e manovra, e non manca il joystick con funzionalità docking mode, che permette di destreggiarsi con estrema facilità in acque ristrette. A tutto ciò si aggiunge la funzionalità DPS (Dynamic Positioning System), il sistema che consente di mantenere invariata la posizione della barca anche in condizioni di forte vento o corrente, mentre lo stabilizzatore giroscopico Seakeeper SK26 offre il massimo del comfort anche in rada. I correttori di assetto Humphree agevolano invece la ricerca del migliore equilibrio in navigazione.

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Domenica 27 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 28-09-2020 12:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA