Olokun, superyach di 50 metri di Tankoa

Ecco Olokun, superyach di 50 metri gioiello di Tankoa. Il ceo Poerio: «Pronti ad acquisire i Cantieri di Pisa»

di Sergio Troise
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GENOVA - L’amministratore delegato, Vincenzo Poerio, lo definisce “cantiere boutique”. In realtà Tankoa è una vera e propria “sartoria di lusso”, dove si confezionano superyacht in alluminio destinati a conquistare il mondo con soluzioni tecniche e stilistiche degne dei maggiori competitors del settore. Del resto lo stesso Poerio proviene da una lunga esperienza ai vertici di Benetti (25 anni) e lo staff che un anno fa gli ha affidato l’incarico di uomo-guida dell’azienda ligure è composto da un gruppo cresciuto in casa Baglietto. Insomma, nel cantiere di Genova si pensa e si opera in grande, al punto – è cronaca recentissima – da aver avviato trattative concrete anche per l’acquisizione dei Cantieri di Pisa, famosi nel secolo scorso per i motoryacht plananti come Akhir e Kitalpha firmati da Pierluigi Spadolini.

In attesa di sviluppi sul fronte dell’acquisizione, Tankoa ha già venduto il quarto esemplare della serie di 50 metri, la cui costruzione prosegue spedita, in vista della consegna prevista per la fine del 2021. Intanto il cantiere ha consegnato al suo armatore la terza unità della serie, il 50 metri Olokun, superyacht progettato, per l’esterno e gli interni, da Francesco Paszkowski, con decor di Casadio Miami/Londra, studio americano con grande esperienza nei settori residenziali, aeronautici e nautici.

Varato a Genova a fine 2020, qualche giorno fa lo yacht ha preso il largo verso la Costa Azzurra, dove trascorrerà la sua prima stagione. Ed è stato durante la navigazione tra Italia e Francia che sono state realizzate le prime foto di questo autentico capolavoro della nautica italiana, caratterizzato da una sovrastruttura in grigio metallizzato e da una spettacolare carena nera, unica nel suo genere in quanto realizzata utilizzando una pittura high performance che riduce la temperatura del metallo fino a 10° quando è colpito dalla luce del sole.

Progettata sulla falsariga dei precedenti Bintador e Vertige, la barca ha una carena semidislocante e motorizzazione diesel, e può raggiungere una velocità massima di 17,5 nodi, 14 di crociera. Il layout è simile a quello dei due yacht di 50 metri già consegnati, con le terrazze abbattibili nella suite armatoriale a prua del ponte principale, il garage del tender laterale a poppa e il grande beach club. Ci sono però due grandi differenze: il ponte principale è dedicato esclusivamente a un’enorme lounge per il relax, con la sala da pranzo spostata sull’upper deck, mentre la cabina master a prua accoglie un salottino privato che può essere convertito in un’ulteriore cabina con bagno.

“L’armatore è entrato nel progetto quando lo scafo era già in avanzata costruzione, ciò nonostante abbiamo voluto offrirgli la massimi disponibilità e flessibilità nel personalizzare lo yacht in base ai suoi desideri” ha spiegato il Ceo Vincenzo Poerio, aggiungendo che “la seconda cabina collegata alla suite sul ponte principale ne è un esempio perfetto. Per farlo abbiamo dovuto creare un passaggio nella paratia e deviare tutti i cablaggi così che il suo ufficio privato potesse essere convertito in una cabina. È stato per me un grande piacere partecipare al completamento e alla consegna di Olokun, avvenuta nel rispetto delle scadenze stabilite, nonostante la pandemia che ha colpito il mondo intero” ha detto ancora il manager.

Sullo sviluppo del progetto si è soffermato anche il responsabile vendite del cantiere, Giuseppe Mazza, sottolineando la scelta strategica di avviare la costruzione prim’ancora di avere un armatore pronto a comprare. “E’ stata un’esperienza davvero stimolante, in quanto il cliente ha firmato il contratto quando lo yacht era già completo al 50 per cento”, ha raccontato il manager, sottolineando i meriti della collaborazione con Camper&Nicholsons (occupatosi della vendita) con il team dell’armatore guidato da Casadio Miami. “Alla fine siamo stati in grado di consegnare un bellissimo yacht che soddisfa interamente le aspettative del cliente. Sono sicuro che le linee sportive del Tankoa 50 metri unite alla nuova ed accattivante colorazione nera, cattureranno l’attenzione di molti appassionati nelle marine più prestigiose del mondo”.

Altri due superyacht di 50 metri sono attualmente in costruzione presso il cantiere di Genova, mentre l’azienda – come detto - sta andando avanti con le procedure delle due diligence volte all’acquisizione dei Cantieri di Pisa. Se l’operazione andrà in porto, le potenzialità di produzione consentiranno a Tankoa di dedicarsi a prodotti innovativi di misura compresa tra 30 e 45 metri.

“Ci auguriamo che le verifiche tecniche ed amministrative che verranno effettuate nelle prossime settimane avranno esito positivo in maniera da poter iniziare le attività lavorative con il graduale inserimento delle risorse in funzione delle necessità operative – osserva Poerio -. Inoltre – aggiunge - desidero ringraziare il sindaco di Pisa, Michele Conti, e l’Ingegnere Salvatore Pisano (è l’amministratore della Navicelli, società a capitale pubblico costituita al fine di gestire il Canale dei Navicelli e le aree demaniali limitrofe, ndr) per il supporto ricevuto e per la disponibilità a sostenerci nella realizzazione del nostro piano industriale”.

Soffermandosi sulle prospettive di crescita di Tankoa, il Ceo del cantiere ha tenuto a sottolineare che “lungo la costa occidentale della Liguria sono molti i cantieri di successo che si occupano di refit, ma soltanto Tankoa ha come core business la costruzione di nuovi superyacht. Sono convinto che lavorando in sintonia con le autorità locali potremo crescere sempre di più, fino a diventare un punto di riferimento nel mercato globale dei superyacht”.

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Mercoledì 27 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 28-01-2021 12:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA