La nuova Navetta 30 di Custom Line

Ferretti Group già pensa al dopo Coronavirus. In settembre a Cannes la nuova Navetta 30 Custom Line

di Sergio Troise
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ANCONA - Nessuno sa ancora con precisione quando l’attività produttiva nei cantieri nautici potrà riprendere a pieno regime dopo lo stop imposto dalle misure governative a causa del dilagare del Coronavirus. Ma ad Ancona, sede della Super Yacht Yard di Ferretti Group, sembrano certi di poter concludere in tempo per la stagione 2021 il lavoro di ultimazione della nuova Navetta 30 di Custom Line, il marchio specializzato nella costruzione di maxi yacht in vetroresina da 26 a 42 metri.

E infatti, prim’ancora che l’imbarcazione sia varata, da Ancona sono stati diffusi rendering e informazioni che ne svelano linee e contenuti ed è stato anticipato che “la barca sarà esposta nei saloni autunnali che apriranno la stagione nautica 2020-2021”. In pratica, sembra di capire che il nuovo gioiello di Custom Line sarà esposto a Cannes (e forse anche a Genova), dove – assicura Stefano de Vivo, direttore commerciale di Ferretti Group – “sarà possibile scoprire una nuova dimensione di design e toccare con mano soluzioni inedite per il brand”.

Navetta 30 misura 28,43 metri in lunghezza, con un baglio massimo di 7,3, e si distingue per i tre ponti, che costituiscono un record per uno yacht di queste dimensioni. Come tradizione consolidata, è frutto della collaborazione fra il Dipartimento Strategico di Prodotto di Ferretti Group presieduto da Piero Ferrari e il Dipartimento Engineering della holding controllata dai cinesi di Weichai. Ma rispetto ai precedenti yacht Custom Line si distingue per essere il primo con gli interni firmati dallo studio di architettura Antonio Citterio Patricia Viel, e con il design esterno firmato da Filippo Salvetti.

“Lavorare sul bilanciamento tra scafo e sovrastruttura ed enfatizzare lo sviluppo orizzontale delle linee esterne è stato fondamentale per donare dinamicità e slancio a un prodotto cosi particolare e complesso“ ha detto l’architetto Salvetti, anticipando le peculiarità di questa imbarcazione destinata a segnare una svolta nella produzione del cantiere. Lo stile si segnala infatti per il profilo classico e armonico, che enfatizza lo sviluppo orizzontale delle linee, ma non solo: per la prima volta la caduta della sovrastruttura dell’upper deck è stata accorciata in corrispondenza della vetrata della cabina armatoriale, e in tal modo risulta slanciato il profilo dell’imbarcazione, fino ad assumere addirittura un carattere sportivo e dinamico.

Ciò detto, a bordo di uno yacht di questo tipo risulta determinante indovinare tutte le soluzioni migliori per esaltare lusso, comfort, piacere di vivere sul mare. E su questo fronte l’impegno è stato massimo, fino ad ottenere una configurazione interamente wide body, in modo che l’armatore e i suoi ospiti possano godere anche del ponte principale con salone e suite armatoriale full beam, oltre che del ponte inferiore dove sono collocate quattro cabine vip e la zona equipaggio.

Sul ponte superiore, con zona pranzo e salone, si accede invece alla plancia integrata a pruavia, mentre il ponte sole, di straordinarie dimensioni, completa un’offerta che il cantiere definisce “senza paragoni”. Se non bastasse, vale la pena sottolineare che grande rilevanza è stata data all’interconnessione delle aree esterne ed interne, con un’apertura maggiore verso l’esterno, in modo da poter abbracciare l’orizzonte con una vista più aperta e panoramica sul mare.

Quanto alla disposizione e agli arredi degli interni, ad Ancona si parla di “vera e propria rivoluzione”. La collaborazione con lo studio Antonio Citterio Patricia Viel ha comportato infatti una rilettura degli stilemi della tradizione navale, fino a trovare un punto di sintesi tra design classico dei mobili e uso del teak da una parte e l’introduzione di dettagli in carbonio e rivestimenti con texture customizzate in polvere al quarzo su fibra di vetro dall’altra. “Il design degli interni è stato studiato in collaborazione con gli ingegneri e gli architetti che hanno progettato lo scafo”, ha tenuto a spiegare Patricia Viel.

Tra i pregi della nuova barca, saranno tutti da scoprire anche i materiali utilizzati per gli arredamenti interni, dove si è lavorato cercando di allontanarsi da una concezione di tipo residenziale, e puntando invece su arredi integrati, progettati su misura e realizzati attraverso ricercate lavorazioni artigianali con cuoio naturale, legno massello e legno multistrato. Più in dettaglio, per gli arredi interni sono stati creati in esclusiva per questo yacht due diversi mood estetici: textured, più fresco e giovanile, e wooden, più rigoroso e classico, dove il legno si afferma come materiale dominante.

Quanto alla motorizzazione, la soluzione standard proposta dal cantiere prevede due MAN I6 con potenza di 800 hp, grazie ai quali la barca può raggiungere – secondo i dati preliminari comunicati dal cantiere - una velocità massima di 14 nodi, e assicurare un’autonomia di circa 2.150 miglia nautiche all’andatura di crociera di 10 nodi. In alternativa saranno disponibili altre due opzioni: 2 motori MAN V8 dalla potenza di 1000 hp (già adottati sulla prima unità) e 2 motori MAN V8 dalla potenza di 1200 hp.

Nata per coprire lunghe distanze, anche transoceaniche, la nuova Navetta 30 sarà certamente una barca molto confortevole, destinata a un pubblico particolarmente esigente. Proprio per questo, il cantiere tiene a far sapere, sin da ora, che tra le dotazioni mirate ad ottimizzare il comfort durante le soste in rada, saranno disponibili di serie pinne stabilizzatrici, congiuntamente a seakeeper opzionali. Particolare cura è stata messa inoltre nella ricerca dell’isolamento acustico, definito dal cantiere “senza pari”, grazie a studi svolti con particolare scrupolo su tutte le possibili sorgenti di rumore, e all’applicazione della pavimentazione flottante, che riesce ad abbattere la trasmissione sonora dalla sala macchine agli ambienti abitativi, ammortizzando il calpestio.

Presto per conoscere il prezzo del nuovo gioiello proveniente da Ancona, tuttavia è fuor di dubbio che si tratti di “roba di gran lusso” destinata ad un pubblico elitario, che con ogni probabilità avrà un’”arma in più” per godersi le vacanze in mare quando sarà finalmente svanito l’incubo virus.

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Mercoledì 15 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 27-05-2020 14:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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