Ecco il Fin5, il piccolo fuoribordo elettrico che funziona senza elica presentato al Salone di Parigi

Fin5, emissioni 0 e sicurezza al top per il piccolo fuoribordo elettrico che funziona senza elica

di Sergio Troise
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L’ultimo salone nautico del 2022 si è svolto a Parigi, dal 3 all’11 dicembre, nel “porto indoor” allestito a Porte de Versailles, dove sono state messe in mostra 650 barche e rappresentati 1300 marchi. Tra i tanti, ha recitato un ruolo importante una piccola start-up con sede in Normandia: si chiama FinX, non è ancora conosciuta al di là dei confini francesi, ma sembra avere le carte in regola per recitare un ruolo importante nel processo di trasformazione che sta vivendo il mondo della nautica da diporto, sempre più orientato a produzioni ecocompatibili.

Lavorando sul fronte della propulsione elettrica e della sicurezza, i tecnici francesi hanno realizzato un piccolo motore fuoribordo a emissioni zero: denominato Fin5, è in grado di muovere piccole imbarcazioni (barchette a remi, tender, gommoncini) rinunciando alla spinta di un’elica. Il nuovo sistema di propulsione è fondato su una membrana intubata, che fornisce la spinta. Più in dettaglio, viene sfruttato l’effetto del movimento in un fluido di una membrana elastica deformabile posta tra due flange. Le onde così create si propagano dall’ingresso all’uscita e danno la spinta necessaria alla navigazione.

Il funzionamento è alimentato da una batteria da 48 V e la potenza sviluppata – secondo le informazioni fornite dai progettisti – è di 2 kW, che l’azienda francese equipara ottimisticamente a circa 5 cavalli di un tradizionale motore termico. Quanto all’autonomia, sempre secondo l’azienda produttrice, navigando a una velocità di 2,7 nodi il Fin5 può funzionare per 8 ore, che si riducono a un’ora se si spinge al massimo. Vale la pena ricordare, però, che si tratta di dati teorici, tutti da verificare, visto che nessuno, neanche le più qualificate riviste specializzate, ha avuto finora la possibilità di provare il rivoluzionario fuoribordo senza elica e senza emissioni.

Il pregio forse più importante, al di là dell’abbattimento delle emissioni nocive, è la sicurezza: il motore senza elica, infatti, azzera i rischi d’infortunio sia per l’uomo (bagnanti) sia per gli animali marini. “Si può nuotare e toccare la membrana in funzione senza alcun rischio”, assicura Harold Guillemin, fondatore di FinX. Risulta estremamente limitato, inoltre, il rischio di guasti meccanici, mentre l’assenza di parti rotanti previene l’usura e contribuisce a cancellare il rischio di urti su fondali particolarmente bassi. Stesso discorso per l’avvolgimento accidentale di cime sommerse: un rischio annullato.

Altri vantaggi non indifferenti sono rappresentati dal peso ridotto (18 kg) e dalla possibilità di ricarica utilizzando un pannello solare. Vale la pena ricordare, comunque, che occorre dotarsi di una batteria con carica sufficiente, perché non è integrata nelle dotazioni standard del motore. In compenso viene fornito, con il fuoribordo, un piccolo computer che ottimizza le prestazioni. Il tutto al prezzo di 3.200 euro.

L’ispirazione per questa soluzione decisamente rivoluzionaria è arrivata dai delfini, cetacei che muovono le pinne caudali con grande ampiezza a bassa frequenza. Tutta da verificare, però, l’efficacia del sistema in virata o in retromarcia (presumibilmente si dovrà ruotare il motore di 180° orientando verso prua il sistema di propulsione).

Secondo i tecnici di FinX questo primo piccolo rivoluzionario fuoribordo è dedicato non solo a piccole imbarcazioni adatte a brevi navigazioni sotto costa ma “anche a barche a vela fino a 3 tonnellate”. Anche in questo caso sembrano valutazioni ottimistiche, così come quelle relative al progetto di un motore elettrico senza elica da 100 kW, che secondo l’azienda francese “esprimerà una potenza equivalente a quella di un motore da 150 cv”.

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Giovedì 5 Gennaio 2023 - Ultimo aggiornamento: 07-01-2023 19:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA