L'edizione 2021 del Salone nautico Navigare a Napoli

Il maltempo ferma il Salone nautico Navigare a Napoli: per espositori e appassionati appuntamento al Nauticsud di febbraio

di Sergio Troise
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NAPOLI - E’ durata soltanto cinque giorni la 34ma edizione di Navigare, salone nautico organizzato a Napoli da AFINA (Associazione Filiera Italiana della Nautica), che dopo lo stop imposto dalla pandemia era tornato con i galloni di “internazionale” e con l’obiettivo di assicurare alla città un ruolo importante, degno di una capitale del Mediterraneo. E invece il maltempo ha fermato tutto: un meteo decisamente impietoso ha costretto gli organizzatori a sospendere l’evento allestito nelle sedi del Circolo Nautico Posillipo e del Molo Luise, a Mergellina.

Il sole spuntato nella giornata inaugurale aveva aperto il cuore alla speranza, ma nei giorni successivi le condizioni del tempo sono peggiorate, fino allo scoraggiante bollettino diramato mercoledì, al quinto giorno di esposizione, dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare: nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 la Campania sarà investita da piogge diffuse e nubifragi, con forti raffiche di vento di libeccio e condizioni del mare pessime, con onde alte fino a 4 metri. Tanto è bastato per convincere gli organizzatori a sospendere la manifestazione.

L’appuntamento per gli appassionati del mare è ora quello previsto a febbraio alla Mostra d’Oltremare di Napoli, quando si svolgerà, dal 12 al 20, la 48ma edizione del Nauticsud. Intanto, però, vale la pena riepilogare quanto di buono s’è visto, e s’è sentito, lungo le banchine delle due sedi espositive prima della “grande fuga”.

Nel giorno d’apertura, sabato 20 novembre, tirava un’aria carica d’entusiasmo e di aspettative, con addetti ai lavori e visitatori entusiasti di ritrovarsi, dopo la sospensione imposta dalla pandemia, in un evento appena promosso a “salone internazionale”. Una gratificazione importante, ancorché offuscata dallo scarso numero di partecipanti (meno di 100 le barche esposte) e da molte assenze inspiegabili.

“Il nostro obiettivo – aveva dichiarato il presidente di AFINA, Gennaro Amato – era dare un segnale alla città. Noi operatori della nautica ci siamo, e siamo pronti a far sì che Napoli diventi il palcoscenico di un grande evento internazionale nel cuore del Mediterraneo. Siamo al centro di un golfo di straordinaria bellezza, abbiamo un’industria nautica di grandi tradizioni, i nostri prodotti sono venduti e apprezzati in Italia e nel mondo, e dunque crediamo fermamente nella crescita di una manifestazione come questa. Per ora abbiamo mosso i primi passi, ma se le istituzioni ci daranno ascolto, potremo fare grandi cose, non solo in favore del comparto che rappresento, ma anche della città. Una città che finora ha prestato più attenzione a eventi simili a fiere di paese, con musica, pizza e birra sul lungomare. Noi, con un salone nautico di qualità, aspiriamo a qualcosa di meglio. E speriamo che la nuova amministrazione comunale ci ascolti”.

La nuova amministrazione è stata rappresentata, nella cerimonia inaugurale, dall’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza, al quale sono stati illustrati non solo i gioielli esposti, ma anche i problemi che affliggono il settore, in primis la mancanza di posti barca. “Ogni 10 barche prodotte, solo 6 trovano posto a Napoli” hanno denunciato gli operatori del settore, sottolineando la gravità del dilagare di ormeggi abusivi, illegali e insicuri, e il protrarsi all’infinito delle concessioni temporanee. Una situazione che danneggia sia i diportisti locali, spesso costretti a “emigrare” fuori Napoli, sia – soprattutto – il turismo nautico, che avrebbe un potenziale di crescita enorme, con benefici sicuri per l’economia locale, sia costiera sia dell’entroterra. “Sì, questo è un problema grave non solo per la produttività, ma anche per l’indotto economico che può produrre” ha ammesso l’assessore. E ha aggiunto: “La nautica da diporto è un volano per l’economia e può attrarre un turismo ricco, di valore. Su questo fronte bisogna fare un lavoro molto intenso”.

Tutti da verificare gli sviluppi. Intanto vale la pena ricordare che cosa s’è visto, nei cinque giorni di esposizione, tra il Circolo Posillipo e il Molo Luise. I galloni di ammiraglia del salone sono andati allo yacht di 18 metri 60 ST di Cranchi presentato da Nautica Sud, che ha esposto anche i più piccoli T55 (17 metri) e M44 (14 metri). Ma il ruolo di autentica star è stato ricoperto da EVO Yachts, marchio controllato dalla Blu Emme dei fratelli Mercurio, per la prima volta decisisi a partecipare a un evento fieristico “in casa”.

Accanto all’EVO R6 e all’R4 WA è stata presentata per la prima volta in Italia la versione XT dell’R4, walkaround di 13 metri equipaggiato – unico al mondo - con una piattaforma multifunzione di poppa sviluppata in esclusiva da Besenzoni su progetto del designer napoletano Valerio Rivellini. Oltre ad allungarsi incrementando la misura della barca di un metro, questo tender lift transformer consente alla plancia d’immergersi per 80 cm in acqua e, soprattutto, di estendersi verso l’alto, consentendo lo sbarco a terra in totale sicurezza e comodità anche su pontili alti.

“Volevo creare qualcosa di nuovo e avevo un’immagine precisa in mente: una barca che non si limita ad allargarsi con le murate mobili, ma capace anche di allungarsi” ha confidato Rivellini, inesauribile progettista innovatore. La sua “poppa allungabile”, tra l’altro, ha già procurato al cantiere e al partner Besenzoni la nomination ai Boat Builder Awards 2021.

Per il resto, vale la pena ricordare che l’R4 XT di EVO Yacht può adottare sia la motorizzazione Volvo Penta IPS 600 da 435 cv sia l’IPS 500 da 370. Quanto alla carena, è caratterizzata da un angolo deadrise di 18° per dare più efficienza alla navigazione. La velocità massima è di 38 nodi, 300 miglia l’autonomia.

Il Made in Napoli si è fatto notare, lungo la banchina del Molo Luise, anche per alcune autentiche sorprese. Tra queste l’Allure 38, un originale walkaround realizzato da un giovane cantiere di Torre Annunziata (Allure Yacht). Progettata dall’ingegnere Maurizio Marzocca, la barca era stata presentata all’inizio di ottobre al Salerno Boat Show di Marina d’Arechi, ma a Napoli ha avuto il battesimo internazionale, mettendo in mostra uno stile apprezzabile e una flessibilità non comune: è disponibile infatti nelle versioni Classic e Comfort e, da dicembre, anche Sport, con motorizzazione entrobordo, entrofuoribordo o fuoribordo.

Nessuna meraviglia, invece, per il Fiart 39, uno dei più apprezzati modelli di ultima generazione, reduce dai successi registrati nei saloni di Cannes e Genova, dai quali è rientrato con un numero di ordini tale da costringere il cantiere a far slittare le consegne al 2023! Nella stessa fascia di mercato, Rio Yacht ha riproposto, tramite la sua filiale napoletana, il noto Paranà 38, affiancato dal più piccolo Daytona 34 motorizzato con due fuoribordo da 300 cv.

Tra i big schierati al Molo Luise hanno ricoperto un ruolo importante anche i maxi-rib, con i giganteschi Anvera e Tornado 48 in primo piano. I gommoni di dimensioni inferiori hanno dominato invece la scena nel porticciolo del Circolo Posillipo, dove è spiccata la presenza di Italiamarine, presente con una flotta di ben 12 modelli, tra i quali l’Italia 38, nuova ammiraglia del cantiere napoletano, motorizzabile con potenze fino a 1350 cavalli (con tre motori) e in grado di offrire, a scelta del cliente, due o 4 posti letto. Potenza massima di 800 cavalli e non più di 2 posti letto, invece, per il più piccolo Salina 32, proposto ad un prezzo nettamente inferiore: 123.000 euro (più IVA e più motori), contro i 199.000 del 38.

Altri protagonisti del comparto battelli pneumatici sono stati Almar, 2Bar, Coastal Boat, Novamares, Oromarine, SeaProp, Starmar. Tra i natanti stranieri in vtr si sono fatti notare lo spagnolo D28 De Antoni, presentato da Nautica Fusaro, e due novità del marchio finlandese Axoper presentati dal Centro Nautico Marinelli: il 22 Spyder (7.12x2.23) dotato di una carena sportiva particolarmente performante, e il 28 Cabin (9.50x2.95) con una comoda cabina e 2 posti letto. Marine System ha esposto il noto Bavaria 30, mentre sulla poppa dell’Idea Marine 5.80 Open è stato presentato il nuovo fuoribordo Tohatsu MFS40 Mega, tricilindrico 4 tempi realizzato espressamente per il mercato italiano.

Nel settore dedicato ai gozzi hanno dominato la scena i gioielli in legno e vtr del cantiere Mimì (il Libeccio 8.50 nelle varianti Classic e Sport e il 9.50 Walkaround) e quelli di Nautica Esposito, che ha proposto una volta di più le maxi poppe aperte, ora presenti anche su taglie inferiori. A completare il quadro, il 9 Open firmato da Acquamarina di Sorrento e gli immortali Relax e Venere 32 di Baia Nautical, prodotti a Pozzuoli.

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Mercoledì 24 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 26-11-2021 17:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA