Il nuovo Canados Gladiator 631 Next

In dirittura d’arrivo il nuovo Canados Gladiator 631 Next. Sarà lo yacht dei record per prestazioni maxi e consumi mini

di Sergio Troise
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ROMA - A Ostia, sede storica di Canados, sta prendendo forma un progetto molto ambizioso: entro aprile del 2021 dovrà essere varato uno yacht di 20 metri (per la precisione 19,35x4,74) capace di segnare una svolta nella storia della nautica italiana. Già in avanzata fase di costruzione, l’imbarcazione del cantiere simbolo di Roma appartiene alla linea Gladiator (una delle tre in gamma, assieme a Canados Yachts e Oceanic) specializzata in modelli sportivi, ad alte prestazioni, e con capacità di navigazione stupefacenti anche in condizioni difficili. Nei piani dichiarati dall’imprenditore francese Michel Karsenti, numero 1 di Canados con un passato di pluricampione del mondo offshore, il Gladiator 631 Next dovrà imporsi come il modello più veloce della sua classe e stabilire il miglior rapporto miglia nautiche/consumi sul mercato. Il tutto con una motorizzazione standard costituita da due Volvo D13 per un totale di 1000 hp, normali propulsori 6 cilindri mono-turbo conosciuti per la loro affidabilità, la semplicità e la manutenzione ridotta al minimo. Possibile?

Più che una aspirazione, nel cantiere alle porte di Roma si parla di certezze, riservandosi oscillazioni del 3% prima di svolgere i test in mare. Nel frattempo, la fiducia nella qualità del progetto è talmente alta che l’esemplare numero 1 è stato già venduto a un armatore che l’ha acquistato “sulla carta”. Se ci saranno altri interessati lo si saprà al termine di un roadshow che in casa Canados stanno già organizzando: viste le incertezze sugli eventi fieristici provocate dalla pandemia, il cantiere romano conta infatti di allestire una sorta di mostra itinerante con tappe in località come Capri, Portofino, Montecarlo, Cannes, Saint Tropez, Porto Vecchio e Costa Smeralda. Sarà un bel vedere. Non per niente in casa Canados si dicono “orgogliosi di presentare una vera e propria opera d’arte di ingegnerizzazione avanzata e tecnologia che colmerà un vuoto esistente nel mercato”.

Il progetto del nuovo Canados Gladiator è frutto di un lavoro di squadra ispirato da Michel Karsenti e affidato, per la carena, a Simone Cesati, architetto navale esperto in costruzione composita high-tech e produttore di barche da corsa. Del design esterno e interno s’è occupato il team interno al cantiere. L’input dato ai progettisti è chiaro: Karsenti ha preteso di focalizzarsi sulla creazione di un modello in grado di raggiungere i 50 nodi con motori convenzionali, ottimizzando l’affidabilità e riducendo al minimo la manutenzione. E ancora, il capo ha voluto che la barca risultasse estremamente maneggevole, così da poter essere timonata dall’armatore senza impacci, e ha chiesto ai designers di ridefinire il concetto di day cruiser. Come? Con grandi aree conviviali all’aperto e offrendo al contempo due o tre cabine confortevoli e lussuose, ideali per lunghe crociere.

Tutto ciò a bordo di uno yacht in grado di raggiungere importanti velocità di punta (i succitati 50 nodi) ma anche di navigare a 35 nodi consumando almeno il 30% di carburante in meno rispetto ad altre barche della sua categoria. L’obiettivo dichiarato è consumare solo 5,5 litri per miglio nautico a 35 nodi (contro i circa 9 litri registrato, in media, dai migliori concorrenti).

Per ottenere questi risultati l’ufficio tecnico di Canados e l’architetto Cesati hanno fatto ricorso a materiali e tecnologie innovative. La laminazione di scafo e ponte ha richiesto l’impiego di kevlar e carbonio oltre alla vetroresina, utilizzando ovviamente l’infusione sottovuoto. L’hard-top è in fibra di carbonio, così come i pattini rinforzati, la poppa, i serbatoi di carburante, di acqua dolce e acque nere, le paratie strutturali e i pannelli del mobilio a nido d’ape. In breve, il rapporto peso/potenza è stato mantenuto sotto i 10 kg per cavallo motore. In questo modo il dislocamento a vuoto del Gladiator 631 Next ha potuto rimanere sotto le 18,5 tonnellate, mentre gli altri yacht di pari dimensioni sul mercato variano da 24 a 26 tonnellate. “Questo importante guadagno in termini di peso – tengono a spiegare in casa Canados - non poteva essere ottenuto riducendo le strutture, ma è stato raggiunto lavorando sulla tecnologia, sui materiali e su una costruzione alleggerita degli interni, mentre al contempo lo studio idrodinamico è stato particolare avanzato”.

Sul rendimento idrodinamico influisce ovviamente la carena, che presenta tre gradini con ventilazione naturale, ma non solo: la sezione finale della trasmissione con eliche di superficie e trim si distingue per non avere impianti idraulici in acqua; i pattini sono rovesciati per accentuare il sollevamento della poppa e canalizzare più acqua verso le eliche. In pratica, sul nuovo Canados emergerà la capacità di semplificare l’impiego di eliche di superficie. Poiché raggiungere la velocità di progetto non sarebbe stato possibile con le convenzionali linee d’asse, si è optato per una differente tipologia di trasmissioni di superficie: le JDM Special sono infatti trasmissioni trimmabili con timoni posizionati a poppa, e ciò consente di mantenere la governabilità delle tradizionali linee d’asse senza avere alcun tipo di impianti idraulici nell’acqua, perché i pistoni dei trim sono montati nella carena.

“I due principali vantaggi – viene spiegato - sono il conseguente guadagno in termini di performance e l’aumento del comfort, grazie all’eliminazione delle vibrazioni causate dalle eliche, qui posizionate sotto la carena”. E ancora: “I timoni e le eliche di prua – assicurano i tecnici - sono controllati da un joystick così che l’armatore possa manovrare in porto con la massima semplicità”.

Detto della tecnica, vale la pena evidenziare anche il gran lavoro fatto per rendere godibile la vita a bordo di questo vero e proprio yacht open. Si salirà a bordo tramite una passerella multifunzione fornita da Opacmare che fungerà anche da scaletta bagno. Sotto al prendisole poppiero sarà posizionato il garage per un tender a idrogetto di 2,85 metri. La zona pranzo esterna sarà trasformabile in un prendisole ombreggiato grazie al tavolo dotato di movimentazione elettrica e non mancherà l’hard-top. La cucina a isola sarà equipaggiata con due frigoriferi in acciaio inox da 130 litri, BBQ elettrico, ice-maker e lavandino. Su entrambi i lati della cucina sono previste porte in fibra di carbonio, una che dà accesso al gavone dei parabordi e all’alloggiamento ventilato della batteria agli ioni di litio, l’altra dalla quale si accede alla cabina marinaio.

La timoneria è stata disegnata come un center console, con tre sedute e un futuristico pannello di 1,80 metri con due schermi Garmin Crystal utilizzabili come una plancia integrata. Le porte scorrevoli in fibra di carbonio che danno accesso alla cabina e una chaise longue sono protette da un parabrezza laminato e da deflettori laterali. Un altro importante aspetto del design risiede nel fatto che, sebbene il pozzetto sia aperto ai lati, il flusso dell’aria è stato studiato nella galleria del vento per fare in modo che i passeggeri siano totalmente riparati. I passavanti laterali che portano a prua, dove è stato realizzato un ulteriore prendisole con dinette, vengono definiti dal cantiere “estremamente sicuri grazie all’altezza delle murate strutturali”. Tutto ciò dovrebbe consentire di muoversi a bordo in sicurezza anche alle alte velocità.

All’interno non mancano spazi e aree confortevoli, ma la vocazione sportiva dell’imbarcazione trasparirà da una serie di dettagli mirati al contenimento dei pesi. Non sfuggirà, dunque, che la fibra di carbonio è il materiale utilizzato per componenti come i lavandini, i rubinetti, la scala d’accesso, il tavolo, le maniglie delle porte e le doghe del letto. La suite armatoriale sarà a tutto baglio, posizionata a centro barca, mentre la cabina VIP si troverà a prua. Quanto al salone centrale, sarà caratterizzato da un design classico con un divano arrotondato, inserti in fibra di carbonio, tavolo di design e rivestimenti in pelle Poltrona Frau. Su richiesta, questo layout potrà essere modificato per convertire il salone in una terza cabina con due letti. Sempre su richiesta, la barca potrà essere dotata anche di una motorizzazione meno potente (900 hp) e con trasmissioni in linea d’asse. Per gli inguaribili maniaci della velocità, Canados sta invece lavorando a un Gladiator 31 “Record” con tripla motorizzazione Nanni-Scania N16 da 1150 hp, capace di raggiungere una velocità massima di circa 70 nodi!

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Giovedì 19 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 20-11-2020 14:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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