Kenshō, fantastico megayacht di 75 metri firmato Admiral

Da Marina di Carrara alla conquista del Mediterraneo: ecco Kenshō, mega yacht di 75 metri, capolavoro di Admiral

di Sergio Troise
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MARINA DI CARRARA - Varato a novembre 2021, ha completato a inizio luglio messa a punto e collaudi e ora è pronto a navigare nel Mediterraneo, per la felicità del suo fortunato armatore e dei suoi privilegiatissimi ospiti: ecco Kenshō, fantastico megayacht di 75 metri firmato Admiral, il marchio di TISG (The Italian Sea Group) operatore globale della nautica di lusso attivo nella costruzione e nel refit di motoryacht e navi fino a 140 metri: un autentico vanto del Made in Italy, di recente balzato agli onori delle cronache per aver rilevato Perini Navi e aver da poco ratificato una partnership con Blackorange Superyacht Experts, che rappresenterà in esclusiva i brand Admiral e Tecnomar negli Emirati Arabi, in Oman, Kuwait, Qatar e Barhain.

Il nuovo gioiello è un mega yacht in acciaio, in grado di distinguersi per lo stile decisamente accattivante, la tecnologia ibrida e la capacità di ospitare 16 persone in 8 cabine, cui vanno sommati i 19+1 membri dell’equipaggio in altre 12 cabine.

Nella definizione dello stile, decisamente accattivante, ha avuto un ruolo importante lo stesso armatore, che ha curato direttamente il progetto, partendo da uno schizzo a matita composto da 12 linee, messo su carta ben 6 anni fa, nell’inverno del 2016. Da quello schizzo, che prefigurava l’unione simbolica e concreta di forma e funzione, è partita la vera e propria progettazione, affidata a un team composto da architetti e designer navali di Azure (Paesi Bassi) e allo studio di design tedesco Archineers.Berlin. La parte tecnica è stata affidata agli inglesi di Technical Marine UK e a Trappmann Consulting. Ne è scaturito un progetto ambizioso e articolato, affidato poi, per la realizzazione, agli specialisti italiani di Admiral.

Pur rimanendo nell’anonimato (è questa la discutibile abitudine dei proprietari di imbarcazioni di prestigio) l’armatore del Kenshō ha affidato all’ufficio stampa del cantiere toscano una dichiarazione in cui esprime tutta la propria soddisfazione per il lavoro fatto in Italia. “Questo yacht – ha detto - integra le migliori idee del design residenziale e del design della nautica per creare una nuova qualità della vita in mare”.

“Grazie al Kenshō – ha tenuto a dire da parte sua Giuseppe Taranto, vice chairman e direttore commerciale di TISG - confermiamo con orgoglio il nostro know how e le nostre specifiche competenze nella costruzione di mega yacht capaci di esprimere tanta innovazione e bellezza. Questo motoryacht – ha aggiunto - rappresenta un ulteriore successo ed evidenzia la nostra capacità di fare sinergie con professionisti internazionali. Lavorare ad un capolavoro così ricco di dettagli e ricerca è stata una meravigliosa esperienza per tutti noi.”

Coerente con la strategia di TISG sempre più orientata alla sostenibilità, l’Admiral Kenshō è dotato, come detto, di un innovativo sistema di propulsione diesel-elettrico, con motori a magneti permanenti che garantiscono un’alta efficienza e una forte potenza, senza richiedere volumi sproporzionati. Costituito da 2xElectric Azimuth Thrusters 1,425 kW e da Main Diesel Generators 2x310 bkW e 3x970 bkW, il sistema di propulsione è dotato di 5 generatori a velocità variabile, tutti muniti di sistemi antiparticolato per ottimizzare il consumo a qualsiasi regime e ridurre le emissioni.

Anche il design è stato sviluppato dando molta importanza all’aspetto ambientale, nel rispetto della notazione ECO dell’ente di classifica. Quanto allo scafo è stato realizzato minimizzando la resistenza attraverso l’uso della propulsione azimutale ed alette di stabilizzazione retraibili. Ma al di là dell’apparato tecnico e degli accorgimenti mirati alla riduzione dell’impatto ambientale, vale la pena sottolineare anche l’aspetto decisamente accattivante di questa imbarcazione, caratterizzata da linee sportive, che non evocano, com’è logico che sia per una barca di 75 metri, prestazioni da urlo (la velocità massima dichiarata è di 14,4 nodi, 13,6 quella di crociera), ma invitano a godersi placide navigazioni in regime dislocante a bordo di un oggetto bello, elegante e straordinariamente ospitale.

Dimenticati i layout tradizionali, Kenshō ha caratteristiche all’avanguardia come un corridoio unico per l’equipaggio e passerelle solo sul ponte superiore, ottimizzando il volume per le aree luxury degli ospiti. Vetro a tutta altezza, dove possibile, e falchette abbassate sono gli ingredienti per panorami fuoribordo ipnotizzanti, come se fosse una barca a vela.

Tutti i ponti esterni con le proprie specifiche funzionalità rendono la piattaforma di Kenshō completa ed efficiente, con spazi ampi e confortevoli. Secondo il cantiere “Azure e archineers.be hanno ridefinito ciò che un tempo era definito impossibile, fondendo estetica e fattibilità tecnica, e progettando uno schema esterno emozionante, che si spinge al limite”. In effetti le linee esterne, eleganti e morbide, abbracciano tutte le forme più pure di funzionalità e nessun elemento esterno è stato compromesso per lasciare spazio all’allestimento tecnico. Massima cura è stata dedicata al piacere di godersi la vita all’aperto, e all’esterno c’è l’immancabile piscina, una vasca di 22,3 metri, posizionata sulla poppa, a livello del mare. Con l’enfasi tipica di eventi come la consegna di una nuova barca di questo calibro, in casa Admiral parlano di “impareggiabili forme organiche che sembrano provenire da un mondo sottomarino inesplorato”.

Quanto agli interni, con la loro esperienza e l’entusiasmo giovanile dato dalla fresca ottica di nuovi arrivati, Patrick Jouin e Sanjit Manku (Agence Jouin Manku) si sono avvicinati al design di Kenshō ponendosi come obiettivo di sfidare la tradizione e trovare soluzioni inedite per tracciare nuove linee per la qualità della vita in mare. I soffitti raggiungono i 2,7 metri di altezza e configurazioni intelligenti e modulari rappresentano la formula adottata per esaltare lo spazio, l’intimità e il comfort. I materiali nobili, teak, marmo, onice, seta, lana, bronzo e vetro sono stati trasformati ad arte in forme arrotondate e organiche, mentre l’illuminazione (affidata a Voyons Voir - Lighting Design) ricrea un ambiente morbido riportando alla memoria le luci dei fari.

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Domenica 24 Luglio 2022 - Ultimo aggiornamento: 26-07-2022 11:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA