La crisi internazionale per ora non tocca la nautica italiana. A Dubai Confindustria parla di boom e presenta Genova

La crisi internazionale per ora non tocca la nautica italiana. A Dubai Confindustria parla di boom e presenta Genova

di Sergio Troise
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DUBAI - Dalla pandemia alla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina non viviamo giorni sereni. Ma nel grigiore generale, che coinvolge la vita delle famiglie e di tante aziende, c’è un sole che continua a brillare, come se nulla stesse accadendo. E’ il sole che splende sulla nautica italiana, espressione di un Made in Italy di qualità che non conosce crisi, e anzi continua a crescere, in Italia e nel mondo, collezionando incrementi di produzione, di vendite, di esportazioni, di fatturato. Insomma, mentre il mondo trema, e in Italia crollano mercato e fatturati di settori importanti come quello dell’auto, nella nautica da diporto va tutto bene. Possibile?

I fatti, ovvero i numeri elaborati dal Centro Studi di Confindustria Nautica, non lasciano dubbi. Se n’è avuta conferma a Dubai, dove sono in corso L’Expo Internazionale e l’International Boat Show. Qui è stato presentato il 62° Salone di Genova (in programma dal 22 al 27 settembre) e sono stati ufficializzati i dati 2020 di Monitor, il rapporto statistico di Confindustria nautica sullo stato di salute del comparto.

Con soddisfazione, il presidente dell’associazione confindustriale Savero Cecchi ha potuto annunciare che “il fatturato globale 2021 dell’industria nautica italiana sfiora i 6 miliardi di euro e che l’export della produzione cantieristica nel 2021 ha toccato i 3 miliardi di euro” (così come indicato dalla Fondazione Edison, che ha elaborato i dati in suo possesso). Insomma, un boom, che ha consentito ai vertici del settore di definire l’intero comparto “un modello di eccellenza nel mondo”.

“Abbiamo una forte propensione all’export – ha ricordato Cecchi - con un tasso di esportazione dell’86% della produzione nazionale di unità da diporto”. Il vanto maggiore è rappresentato dai superyacht, con l’Italia che detiene oltre il 50% degli ordini globali, ma nel suo intervento all’Expo di Dubai il numero uno delle aziende nautiche italiane ha tenuto a ricordare che “siamo primi nel mondo anche nei settori delle imbarcazioni pneumatiche, della componentistica e degli accessori. Le stime del nostro Ufficio Studi – ha aggiunto Cecchi - confermano una possibile crescita del fatturato globale del settore intorno a un valore di +23,8%, con un range di variazione del ±5%”.

Tutto ciò vuol dire che a settembre, in occasione del Salone di Genova, dove tradizionalmente vengono illustrati i dati definitivi del consuntivo dell’anno precedente, con ogni probabilità verrà confermata la succitata previsione di un fatturato vicino alla soglia dei 6 miliardi di euro, un livello paragonabile soltanto a quello raggiunto nell’insuperato biennio 2007/2008, prima dei danni provocati dalla recessione mondiale e dal governo Monti.

Vale la pena specificare che le anticipazioni sullo “stato di salute” della nautica italiana derivano da indagini statistiche condotte dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica su un campione significativo di aziende associate, interpellate nei mesi di settembre 2021 e di febbraio 2022, dunque prima che scoppiasse la crisi Russia-Ucraina, e prima che si profilassero le conseguenti variabili economiche provocate dalle tensioni internazionali. Ma sul tema della crisi ucraina, il presidente Cecchi ha rassicurato: “Monitoriamo costantemente la situazione e allo stato il nostro consiglio di presidenza, riunitosi in teleconferenza il 4 marzo scorso, non ha registrato significative esposizioni con riferimento agli ordini delle commesse già in portafoglio dei cantieri, che prevedono consegne sino a tre anni”.

La partecipazione ad Expo Dubai 2020 è stata anche l’occasione per ricordare il sostegno dell’ICE e della Regione Liguria alle iniziative di Confindustria Nautica, che grazie ai supporti istituzionali ha potuto organizzare una collettiva di aziende italiane al Dubai Boat Show, e può guardare con fiducia al prossimo Salone di Genova. Alessandro Campagna, direttore commerciale della società I Saloni Nautici, che organizza l’evento fieristico, ha ricordato che “già nel 2020 è cominciato il percorso Road to 2023, quando il salone sarà organizzato all’interno del nuovo waterfront di Levante progettato da Renzo Piano con un layout funzionale e scenografico, che imprimerà ulteriore impulso e forza alla manifestazione, in una città che pure è in evoluzione, con una serie di progetti organici per il suo sviluppo.”

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Sabato 12 Marzo 2022 - Ultimo aggiornamento: 14-03-2022 11:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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