Una panoramica del Miami Boat Show 2023

Miami Boat Show 2023, dall’“oblò magico” ai “3 ponti+1” degli yacht superlusso. Il Made in Italy grande protagonista

di Sergio Troise
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MIAMI - La nautica da diporto, com’è noto, è uno dei settori in cui l’Italia è leader mondiale. L’intero comparto ha una fortissima propensione all’export, con un tasso di esportazione dell’88%, e gli USA rappresentano il primo mercato di destinazione dei nostri prodotti, per un valore di 573 milioni di dollari. E’ in questo scenario che dopo la positiva esperienza fatta l’ottobre scorso al Fort Lauderdale Boat Show alcuni tra i più qualificati esponenti del nostro Made in Italy sono tornati in America, questa volta per esporre al Discover Boating Miami International Boat Show 2023, nuova edizione dell’esclusiva kermesse nata dalla sinergia tra le due storiche manifestazioni, Miami International Boat Show e Miami Yacht Show. L’evento, in programma dal 15 al 19 febbraio nella principale città della Florida, rappresenta un autentico kolossal, capace di muovere un giro d’affari vicino al miliardo e mezzo di dollari.

Nel parco e nel bacino del Miami Marine Stadium, un palcoscenico sconfinato che comprende tre aree diverse, viene schierato il meglio proposto dal mercato internazionale tra barche a motore e a vela, gommoni, fuoribordo, moto d’acqua, accessoristica, attrezzature per la pesca sportiva, abbigliamento e quant’altro possa contribuire a vivere il mare nelle migliori condizioni possibili. Secondo gli organizzatori americani, con oltre 3.000 barche, 2.000 espositori e oltre 100.000 visitatori provenienti da tutto il mondo, l’evento è dunque “l’occasione ideale per fare rete, espandere il proprio marchio a livello internazionale e acquistare i migliori prodotti”.

Da tempo consapevoli dell’effettiva importanza che riveste questo evento internazionale, i vertici della nostra Confindustria Nautica hanno dunque deciso, ancora una volta, di partecipare al Salone di Miami con una collettiva di aziende italiane e una lounge dedicata alla promozione del 63° Salone di Genova, in programma a settembre.

“Il Salone di Miami si conferma un appuntamento strategico per il settore e perciò Confindustria Nautica prosegue nel suo piano di presenze internazionali, con l’obiettivo di consolidare il Made in Italy e promuovere il nostro evento più importante” ha tenuto a dire il presidente Cecchi. Gli ha fatto eco il suo vice, Piero Formenti (titolare di Zar Formenti, marchio leader nel settore dei battelli pneumatici) ricordando che “il mercato americano si conferma dinamico e reattivo all’offerta dei prodotti italiani, come dimostrato anche al recente salone di Fort Lauderdale”.

Su queste basi alcuni tra i migliori cantieri italiani hanno schierato a Miami flotte di grande prestigio, destinate a conquistare il mercato americano. Ben 16 le barche messe in mostra da Azimut, che ha sviluppato una gamma specifica per il mercato degli States. Punte di diamante del cantiere di proprietà della famiglia Vitelli sono il Verve 42 e il 47, imbarcazioni in grado di combinare l’innovazione tecnologica con un design moderno e accattivante, da cui emerge la grande attenzione dedicata alla qualità dei materiali, al comfort e alle prestazioni (sia con motorizzazione entrobordo sia fuoribordo).

Ciò detto, il ruolo di ammiraglia del marchio Azimut è stato affidato al Grande Trideck, yacht di 38 metri già vincitore del Miami Innovation Awards nella scorsa edizione del salone della Florida: un capolavoro di stile caratterizzato da un layout rivoluzionario, che ha introdotto l’ideale formula dei “tre ponti + uno”, uno spettacolare ponte intermedio rialzato a poppa che va a espandere i confini visivi del classico concetto a tre ponti.

Importante anche la flotta schierata da Ferretti Group, costituita da 9 yachts uniti da una formula accattivante: bellezza e innovazione Made in Italy nel segno dell’avanguardia tecnologica e dell’attenzione alla sostenibilità. Ferretti 860 e Wallypower 58 le novità più importanti, al debutto sulla scena americana. In particolare, l’860 presenta innovazioni di design che elevano la barca al di sopra degli standard del segmento: tra queste, l’introduzione delle vetrate a tutta altezza e delle potenze laterali in cristallo, che donano allo scafo un profilo filante e imponente.

Il Wallypower 58 si distingue invece per il l’”oblò magico”, novità assoluta tutta da scoprire: per mantenere l’essenzialità estetica dello scafo, è stato deciso di rimuovere completamente le aperture laterali e di installare su ogni lato della barca una telecamera. Le due telecamere sono collegate a due schermi montati a dritta e a sinistra nel salone, creando un’ampia visuale esterna e offrendo una vista sul mare pur in assenza di oblò. Accanto al Wallypower 58 c’è il già noto Wallytender 48X. Per il resto si fanno ammirare lungo le banchine del salone americano il Ferretti Yachts 780, i Riva 90 Argo e 56 Rivale, i Pershing 8X e 9X e la navetta Custom Line 33.

Sanlorenzo, altro colosso del Made in Italy nautico, ha portato a Miami la navetta semidislocante SD96 e una rappresentanza delle sue imbarcazioni plananti formata dalle asimmetriche SL96A e SL120A e dal più classico SL86. In bella mostra anche il noto crossover SX88, che già da tempo naviga al di qua e al di là dell’oceano, senza conoscere crisi.

Rappresenta invece una novità per il mercato americano il BG72, pluripremiato modello di 23 metri che ha sorpreso e conquistato tutti negli ultimi due anni con la sua anima crossover e con un layout unico, che sfugge a qualsiasi categoria. Con il 72, Bluegame ha esposto a Miami anche il più piccolo BG42, primo e storico modello del marchio, che è custode della sua anima cross-over e della sua versatilità: raramente s’è visto un open walkaround di 13 metri in grado di coprire disinvoltamente sia il ruolo di cruiser adatto al diporto sia quello di fishing boat.

L’alta qualità del Made in Italy è rappresentata a Miami anche da Pardo Yacht, che è tornato al salone americano per mettere in mostra, accanto ai già noti Pardo 38, Pardo 43 e Pardo 50, anche il nuovo GT52, imbarcazione di 16 metri nata per esaltare il compromesso tra le gamme walkaround e endurance. Allo stand del cantiere di Forlì ne parlano come di “soluzione ideale per chi cerca una barca che coniughi spazio e comfort, senza rinunciare a potenza e prestazioni”. Ad attirare l’attenzione del pubblico, a Miami, anche il Pardo 50 Missoni Customized, figlio di un progetto unico, che riunisce due pionieri dell’eccellenza del Made in Italy.

A Miami è stato annunciato l’inizio di una partnership tra Centounonavi (fondato dalla designer e imprenditrice Manuela Lucchesi e dall’ingegnere navale Marco Arnaboldi) e il broker statunitense HMY Yacht Sales, che opera nel mondo dello yachting dal 1979. Obiettivo dichiarato: scalare posizioni sul mercato americano con un modello sportivo (un open planante attorno ai 10/12 metri) di prossima presentazione, del quale sono stati mostrati, per ora, soltanto rendering.

Proiettata sul futuro anche la presentazione in anteprima del progetto IY 43 Veloce, la prima barca a motore programmata da Italia Yachts, cantiere finora distintosi esclusivamente per la produzione di imbarcazioni a vela. Il progetto – è stato spiegato dai rappresentanti della famiglia Vitulano, proprietaria del cantiere – rientra nel piano di sviluppo quinquennale a suo tempo annunciato, che avrà il suo fulcro nel nuovo cantiere di Fano, dove si svolgeranno, in un’area di 42.000 metri quadri, tutte le operazioni di produzione, dalla laminazione degli scafi in infusione al prodotto finito e pronto per la navigazione.

“La costruzione della nuova barca è già iniziata e siamo convinti che, come tutti i modelli Italia Yachts, sarà immediatamente riconoscibile per le sue linee inconfondibili” ha dichiarato Daniele De Tullio, Ceo di Italia Yachts. Ed ha aggiunto: “Mi sono impegnato personalmente perché questa nostra prima barca a motore risponda alla nostra filosofia nei suoi punti di forza: design, visione tecnologica, sportività nelle linee, ma anche eleganza e attenzione all’ambiente”.

Per la progettazione il cantiere si è affidato alla collaborazione dello Studio Skyron, che ha affiancato l’Italia Yachts Design Team e lo Studio Arbore & Partners, dedicatosi al concept degli interni (previsti tre layout diversi). Presto per dire quando sarà possibile vedere la prima unità in acqua, è comunque certo che la prima barca a motore di Italia Yachts dovrà collocarsi tra un puro walkaround e un day cruiser, e dovrà essere spinta da due o anche tre fuoribordo di potenza elevata.

Sono invece arcinote le proposte di Fiart sottoposte all’attenzione del pubblico americano. Grazie all’importatore esclusivo per gli USA Yacht Creators lo storico cantiere napoletano ha deciso infatti di cimentarsi per la prima volta sul mercato americano, e per questo ha portato a Miami due tra i suoi più affermati modelli della gamma walkaround: i Seawalker 35 e 43.

“Il Miami International Boat Show, così come il prossimo Palm Beach Boat Show, è una vetrina di primaria importanza per la nautica Made in Italy, punto di riferimento per i player internazionali del settore. Siamo orgogliosi di presentare le nostre barche oltreoceano facendo un ulteriore passo avanti sulla via dell’internazionalizzazione”. Così il Ceo di Fiart Giancarlo di Luggo.

A rappresentare al meglio il Made in Italy della nautica non potevano mancare, nel Boat Show di Miami, i battelli pneumatici, autentico vanto della nostra cantieristica. Grazie a Sacs-Technorib hanno dunque debuttato sul mercato americano i Pirelli 35 e 50, due versioni della linea speedboats walkaround. Entrambi con motore fuoribordo, questi due modelli risultano particolarmente interessanti per il mercato americano per potenza, prestazioni e linea sportiva.

Il Pirelli 50, in particolare, esprime al meglio l’anima adrenalinica e sportiva del marchio, grazie anche alla presenza del disegno del battistrada ricavato dal cinturato Blue Full Wet, il pneumatico da bagnato utilizzato in Formula 1. Ma soprattutto il P50 si distingue per la motorizzazione maxi, entro o fuoribordo (a scelta del diportista). A Miami è stato esposto il modello con tre fuoribordo Mercury V12 da 600 cavalli, in grado di spingere l’imbarcazione fin oltre i 50 nodi. Tutto ciò a bordo di un maxi-RIB che offre anche ampi spazi prendisole e zone relax, oltre che due cabine doppie e bagno sottocoperta. Vocazione sportiva e capacità di garantire sicurezza e comfort sono caratteristiche condivise anche con il più piccolo Pirelli 35, felice evoluzione dell’intermedio P42, in grado di ospitare due persone in due posti letto a prua (con bagno separato a richiesta) e di assicurare ottime prestazioni con due Mercury V10 da 400 cavalli. L’ideale per crociere a corto e medio raggio.

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Domenica 19 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 20-02-2023 18:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA