DUBAI - Non è un kolossal, è anzi un salone riservato a non più di 150 imbarcazioni e sono attesi circa 30.000 visitatori in 5 giorni, eppure il 29mo Dubai International Boat Show in programma dall’1 al 5 marzo nel nuovissimo Dubai Harbour è la più significativa fiera nautica del Medio Oriente: un evento ritenuto strategico dai grandi cantieri produttori di yacht e superyacht, in testa quelli italiani.
E’ proprio in questa ottica che la nostra Confindustria Nautica, dopo la collettiva allestita dal 15 al 19 febbraio al Miami Boat Show, ne ha organizzata una seconda, sempre con il sostegno del ministero degli Affari Esteri e con la collaborazione di ICE Agenzia (nella foto la delegazione al completo). L’obiettivo è promuovere i nostri prodotti nell’area del Golfo, la più ricca del pianeta, e sollecitare operatori del settore e diportisti a venire in Italia per visitare il Salone internazionale di Genova in programma dal 21 al 26 settembre. Con lo stesso obiettivo l’attività di promozione proseguirà poi con la partecipazione al Palm Beach Boat Show in programma dall’23 al 26 marzo.
Emirati Arabi Uniti e America rappresentano i principali mercati di riferimento per l’export dei prodotti italiani, come ha ricordato il vice presidente di Confindustria Nautica Andrea Razeto nella giornata inaugurale del Salone di Dubai. “In particolare – ha detto il manager - gli Emirati rappresentano per noi un mercato di riferimento fondamentale, e non solo per yacht e super yacht, ma anche per accessori e componentistica”. Più in dettaglio è stato ricordato che l’alto potere di acquisto ha fatto crescere la diffusione di imbarcazioni italiane da diporto e sportive nell’area del Golfo, facendo registrare contratti per un valore di circa 39,1 milioni di euro.
E’ in questo scenario decisamente incoraggiante che i marchi più rappresentativi del Made in Italy recitano un ruolo da assoluti protagonisti anche alla 29ma edizione del Dubai Boat Show. Di spicco la presenza di Azimut, che ha portato al Salone degli Emirati 4 modelli riconosciuti come autentici capolavori: i fly 68 e 53, l’S10 e il Grande 27M, yacht in grado di stupire per la raffinatezza e l’eleganza stilistica, per la lungimiranza delle soluzioni innovative adottate e per la capacità di intercettare i desideri degli appassionati del brand.
Regina dell’esposizione Azimut è comunque il Fly 68 (nella foto), ultimo della famiglia di flybridge nata dalla collaborazione tra il cantiere e i designer Alberto Mancini e Achille Salvagni. I due architetti hanno saputo disegnare un 21 metri che, come il migliore degli abiti sartoriali, è cucito perfettamente addosso all’armatore e alle sue esigenze. Un risultato possibile perché figlio di una vision precisa: grazie ai tre differenti layout per il ponte, questo 21 metri è un semi-custom in grado di intercettare più anime. Tutte qualità che gli hanno permesso di divenire già un best-seller.
Non è da meno la presenza di Ferretti Group, che al Boat Show di Dubai espone 6 yacht, tre dei quali presentati in anteprima. Accanto ai già noti Pershing 8X, Ferretti Yachts 670 e Riva Corsaro 100, vengono proposti per la prima volta nel Golfo il Ferretti 780, magnifico fly dal design aerodinamico; il Pershing 5X, prima creazione della X Generation, e il Riva 88 Folgore, sportfly moderno dalle linee sofisticate e audaci.
A proposito di Riva, tra le quinte del Salone di Dubai i vertici di Ferretti Group hanno fatto trapelare che entro il 2025 sarà varato il Riva 54, nuova ammiraglia dello storico marchio già ordinata da un armatore del Kuwait. Sarà un mega yacht di 54 metri, 4 in più del Riva Race di Piero Ferrari, dal quale si distinguerà per uno stile più audace, filante e sportivo. Non per questo il nuovo Riva 54 tradirà comunque la vocazione alle lunghe traversate in regime dislocante, con velocità massima non superiore ai 18 nodi (secondo i primi dati provvisori).
In costruzione nella Riva Superyachts Division di Ancona, la nuova barca è frutto della collaborazione tra Officina Italiana Design, lo studio fondato da Mauro Micheli e Sergio Beretta, il comitato strategico di prodotto presieduto da Piero Ferrari e il dipartimento Engineering di Ferretti Group. Il materiale scelto per la costruzione è l’alluminio. Quanto al design, il primo rendering diffuso (nella foto) indica una certa continuità con lo stile unico che contraddistingue tutti i modelli Riva e lasciano intravedere gli inconfondibili stilemi che caratterizzano la produzione degli ultimi anni, come la tipica curvatura delle vetrate e l’utilizzo dei chiaroscuri per creare giochi di luce e materia.
Con grande anticipo sul varo del 2025 è stato rivelato, inoltre, che il Riva 54 accoglierà gli ospiti in spazi esterni ampi e generosi, di quasi 370 metri quadri, con una beach area che promette un contatto con il mare mai tanto emozionante, in completo relax e privacy. Altra punta di diamante sarà un’eccezionale area wellness, composta da una zona adibita a palestra, una spa e una piscina. Tutti da scoprire motorizzazione, autonomia, numero di cabine e di posti letto per l’armatore, i suoi sopiti e l’equipaggio.