Mimì festeggia i suoi 50 anni, il cantiere dei gozzi a Genova con una flotta di 8 modelli. Due sono anteprime mondiali
In occasione del suo 50° anniversario, che coincide per altro con la sua cinquantesima partecipazione al Salone di Genova, il cantiere dei gozzi Mimì ha raddoppiato lo spazio espositivo e ha messo in acqua una flotta di ben otto modelli della sua gamma Libeccio, tra cui due anteprime mondiali e diverse barche mai presentate in una fiera.
“Siamo approdati a questo traguardo – dice Domenico Senese (per gli amici Mimì, come il nome del cantiere fondato da suo padre Salvatore nel 1975) – con la consapevolezza che lavorando con passione e serietà si possono raggiungere traguardi ambiziosi. Oggi vendiamo i nostri gozzi non solo in Italia, siamo presenti nei principali mercati del Mediterraneo, abbiamo ampliato la rete commerciale in Asia e nel Nord Europa, fino a raggiungere l’Oceania con la firma di un accordo con il dealer australiano Boatology, con il quale saremo presenti al prossimo Sydney Boat Show di novembre. E non ci fermeremo qui.”

Nei piani annunciati a Genova, ai margini dei festeggiamenti celebrati con amici, parenti, clienti, dealer e visitatori, Senese ha annunciato infatti che presto saranno avviati i lavori di ampliamento della sede produttiva di Agnano (Napoli) dove ormai non si riesce più a gestire la produzione. “Da un bel po’ – dice Mimì – la nostra non può essere più gestita come un’azienda familiare. Ormai la produzione supera le cento unità all’anno, il fatturato è in crescita, e dunque non possiamo più rinviare l’ampliamento”.
In attesa della svolta produttiva, il cantiere partenopeo ha esibito a Genova, come detto, ben otto barche, tra le quali la nuova ammiraglia, il Libeccio 13.5 Cabin. In parata anche il nuovo Libeccio 9.50 Walkaround e il “piccolo” Libeccio 7.50, tutti realizzati con l’ormai tradizionale collaborazione del designer Valerio Rivellini, impegnatosi in un lavoro di modernizzazione che fa di queste “antiche barche di pescatori” autentici gioielli della cantieristica moderna. E nel discorso – vale la pena ricordarlo – rientra pure il piccolo gozzo di 7 metri con la tradizionale barra sulla poppa per timonare, che – viene assicurato – è ancora molto apprezzato soprattutto in Francia, Spagna e Turchia. Meno in Italia, dove si prediligono i gozzi plananti e cabinati.
Ed è in questa fascia di mercato che il cantiere partenopeo si andrà a misurare, nella parte alta del mercato, con il Libeccio 13.5, punta di diamante di una gamma caratterizzata da una vivibilità senza precedenti grazie a un layout con tre cabine (due matrimoniali e una doppia), due bagni con doppio ingresso e una cucina con doppio frigo. Rispetto alla versione precedente è stato completamente rivisto il layout esterno e interno; si fanno apprezzare la flessibilità degli spazi di poppa e di prua e la disponibilità di un garage per tender fino a 2,20 metri. La motorizzazione può essere affidata a due Yanmar da 370 o da 440 cv ciascuno, per una velocità massima di 30 nodi.
A richiesta è disponibile anche la motorizzazione ibrida, che assicura 5/6 ore di autonomia in elettrico. “Ma – tiene a dire Senese – la richiesta è praticamente nulla, a causa dell’inevitabile incremento del prezzo, che può raggiungere anche i centomila euro”. Non poco, considerando che per la nuova ammiraglia di Mimì si parte da 550.000 euro (più IVA e più accessori).
L’altra novità presentata in anteprima a Genova è, come detto, il Libeccio 9.5 Walkaround, che si fa apprezzare per la poppa ridisegnata, maggiormente aperta, che richiama la linea dell’11 WA. In questo caso la barca è disponibile sia in versione monomotore (con uno Yanmar da 300 cv) sia bimotore (con due Yanmar da 200 cv), ma le prestazioni non cambiano. Il cantiere dichiara infatti, con entrambe le soluzioni, velocità di punta di 30 nodi e andatura di crociera a 25. Come si spiega?
“Questione di pesi, che con un solo motore si riducono di almeno 500 chili” dice Domenico Senese, aggiungendo che “il vantaggio dei due motori, al di là della sensazione di sicurezza che dà la doppia motorizzazione, lo si riscontra prevalentemente nel migliore controllo del mare e della navigazione”. Per il resto, vale la pena ricordare che il nuovo gozzo di Mimì a guida centrale assicura, oltre ai comodi spazi all’aperto, 3 posti letto, un bagno con doccia, un frigo, un lavello e un fornello.

Ma attenzione. A Genova è stato presentato in anteprima anche un “fratellino minore” del Libeccio 9.50 walkaround. E’ il 7.50, nato come tutti i gozzi Mimì sulla base di una carena progettata da Angelo Sinisi e con sovrastrutture e allestimenti firmati da Valerio Rivellini. Il risultato è un gozzetto tutto nuovo, che in 7 metri e mezzo riesce ad assicurare non solo adeguati spazi prendisole all’aperto, con la prua che sfrutta il verricello incassato e, a poppa, l’immancabile tavolo trasformabile, ma anche due posti letto più un bagnetto a scomparsa sottocoperta. La motorizzazione è affidata a un Diesel Yanmar da 200 cv, che assicura velocità massima di 25 nodi. Il prezzo è stato fissato a 80.000 euro (più IVA).




