Barche in rada

Nautica da diporto, è ancora caos. Confarca al Mit: riprendere gli esami per la patente

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Si avvicina la riapertura delle spiagge. Ma della nautica da diporto si sa ancora molto poco. Qualche Regione ha aperto alle uscite in barca, ma con una serie di limitazioni. Come quella che si può uscire in barca solo per pescare. Niente bagni. E' così in Puglia e adesso anche nel Lazio. Limitazioni, a dire il vero, senza alcun senso logico o di buon senso. I virologi finora hanno sempre detto che in mare il virus non si propaga. Vanno meglio i cittadini campani: il governatore De Luca  ha dato il via libera alle uscite in barca, purché sul natante ci siano solo componenti dello stesso nucleo familiare oltre che l'eventuale comandante.

Non è nemmeno chiaro se e quando le imbarcazioni possono trasferirisi via mare da una regione all'altra. E così l'attività dei pontili e degli ormeggi è ancora praticamente bloccata. Con grave danno per gli operatori.
Intanto restano fermi anche gli esami per la patenre nautica, per similitudine con quanto accade per gli altri esami alla motorizzazione civile. In quel caso però c'è il foglio rosa che è stato prorogato. Per le patenti nautiche questa modalità non esiste. Tra l'altro le scuole sono state chiuse e quindi non si può fare nemmeno pratica con gli istruttori. Sul sito del Mit e della motorizzazione civile ci sono centinaia di posti di utenti infuriati perché ai call center non risponde nessuno, e nemmeno ai servizi informazioni via mail.

Tutto sospeso a data da destinarsi. Riuscire ad avere un'informazione è impossibile. Nessuno sa niente. A questo proposito arriva l'appello del segretario nazionale della sezione nautica della Confarca, Adolfo D'Angelo: «Gli esami per il conseguimento delle patenti nautiche devono riprendere quanto prima allorquando non esiste alcun impedimento, sia relativamente ai rischi da contagio sia normativo, ordinario o straordinario, che impedisca l'esecuzione delle sedute d'esame per la patente nautica» scrive in una missiva  urgente inviata al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

D'Angelo ricorda che «queste attività sono necessarie al sostentamento di circa 40.000 famiglie: chiedere di poter lavorare è un diritto costituzionale che deve essere garantito e, nel nostro caso, non ha motivo di ricevere alcun diniego . Finora abbiamo rispettato le misure previste per arginare l'emergenza epidemiologica senza batter ciglio, ma allo stato attuale è stata concessa l'apertura ad attività, come centri estetici e parrucchieri, che hanno contatto fisico, a differenza di quanto possa avvenire su una barca durante la formazione in mare o durante gli esami. Chiediamo pertanto di riaprire nelle cautele previste da Inail e comitato tecnico scientifico nel più breve tempo possibile».

Tra l'altro in realtà nessun provvedimento ha mai sospeso gli esami della patente nautica:  «Durante questo periodo di emergenza sanitaria da Covid-19, di fatto, non è mai stata deliberata una sospensione degli esami per la patente nautica. Infatti, seppur vero che la didattica teorica sia stata vietata già con l'art. 1 lettera h) del DPCM 8 marzo 2020, ma temporaneamente consentita tramite modalità online, diversamente gli esami per il conseguimento della patente nautica non sono mai stati vietati da alcun dpcm o decreto emanato durante tutto il periodo, dall'inizio dell'emergenza sanitaria ad oggi», si legge nella lettera. «Nello specifico, con il suddetto DPCM dell'8 marzo, all'art. 2 lettera m) sono stati sospesi gli esami di idoneità di cui all'art. 121 del D.Llgs 30 aprile 1992, n° 285, cioè gli esami di patente di guida, ma non quelli della patente nautica di cui all'art. 29 Decreto 29 luglio 2008, n. 146», viene chiarito nella missiva. 

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Sabato 16 Maggio 2020 - Ultimo aggiornamento: 19:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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