Alcuni modelli esposti al Nauticsud 2020

Nauticsud chiude con boom di vendite e visitatori. Gli organizzatori: «Guardiamo a Bologna e all’edizione del 50°»

di Sergio Troise
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NAPOLI - Si è conclusa con un bilancio record – gli organizzatori parlano di oltre 107.000 visitatori in 9 giorni - la 47ma edizione del Nauticsud, Salone dedicato alla piccola nautica svoltosi dall’8 al 16 febbraio alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Sono state circa 800 le imbarcazioni esposte, con una netta prevalenza di gommoni, autentici dominatori della scena (e del mercato). Ma non sono mancate anche presenze di cantieri produttori di barche di lusso e yacht, tra i quali marchi prestigiosi come Azimut, Cranchi, Pardo, Rio, Rizzardi, Fiart, Gagliotta: un parterre apprezzabile per qualità e quantità, che ha soddisfatto gli organizzatori di AFINA, l’Associazione Filiera Italiana della Nautica, che in forza di questo successo hanno rinnovato fino al 2023 (anno della 50ma edizione) il contratto di partnership con l’ente Mostra d’Oltremare, che del marchio Nauticsud è proprietario.
 

 

“Questa edizione del salone ha superato ogni aspettativa e la crescita del 25% degli ingressi e del 30% delle vendite è la prova di quanto bene abbia funzionato la collaborazione con AFINA” ha dichiarato la consigliera delegata dell’ente Mostra Valeria De Sieno, fortemente motivata nel proseguire la collaborazione con gli operatori locali della nautica. Le ha fatto eco il presidente dell’associazione, Gennaro Amato, sottolineando che il rinnovo del contratto con Mostra d’Oltremare “rappresentava soltanto una formalità” e aggiungendo che “è importante pianificare il futuro dell’esposizione guardando sin da ora all’edizione del cinquantenario (2023) quando si potrà allestire un padiglione speciale dedicato alle nazioni che si affacciano sul Mediterraneo”.

AFINA, com’è noto, ha raccolto tutti i soci della ex ANRC (Associazione Nautica Regionale Campana) ed è nata a Napoli con l’obiettivo di valorizzare la piccola e media nautica, ovvero il lavoro di circa 130 aziende coinvolte nella produzione e commercializzazione di barche di dimensioni comprese tra i 4/5 metri e i 16/18 metri. Una scelta di campo motivata dal presidente Amato con quella che ha definito “l’insufficiente opera di sostegno al comparto svolta da Ucina (oggi Confindustria Nautica)”.

Per dare credibilità e forza al progetto mirato a irrobustire il ruolo di quest’area della nautica italiana, AFINA si è dotata di una struttura che prevede al proprio interno avvocati, commercialisti e un delegato alle relazioni istituzionali. E’ stato aperto un canale preferenziale con la Camera di Commercio di Napoli e, proprio a conclusione del Nauticsud 2020, è stato annunciato un accordo con l’Aicast, l’Associazione Industria, Commercio, Artigianato, Servizi e Turismo, il cui presidente Antonino Della Notte ha dichiarato: “Siamo contenti di accogliere al nostro interno l’AFINA e contiamo su una collaborazione che ci consenta di rilanciare il diporto e l’intera filiera nautica a livello nazionale. Dopo un confronto collaborativo con Gennaro Amato, organizzeremo una sezione nazionale della nautica da diporto”.

Ma nei piani di AFINA c’è anche l’internazionalizzazione. E in proposito si profila interessante, per le aziende locali, la decisione annunciata dal presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, di attivare un bando per la partecipazione, oltre al Nauticsud, anche al Boot di Düsseldorf e ai Saloni di Cannes e Bologna. Quest’ultimo – vale la pena ricordarlo – sarà organizzato dalla stessa AFINA e si svolgerà dal 17 al 25 ottobre, dunque subito dopo il Salone di Genova, che a quanto pare non rientra nelle priorità: un segnale preoccupante, che fa temere l’acuirsi di una rivalità tra il capoluogo ligure e Napoli. Rivalità di cui si sono già registrate le prime avvisaglie, ovvero manovre più o meno palesi per indirizzare gli espositori da una parte o dall’altra.

Intanto, l’Afina si dà da fare per consolidare antichi e nuovi rapporti, anche attribuendo riconoscimenti ad alcuni degli operatori più noti e affermati del settore. Se ne è avuta prova nel corso della tradizionale serata di gala del Nauticsud, nel corso della quale sono stati assegnati gli Award 2020 (statuette firmate dall’artista Lello Esposito) a Paola Cranchi, Paolo Molinari (Airon Marine), Gianfranco Rizzardi, Luigi Selva e Antonio Ranieri (Ranieri Group). Un premio alla memoria dedicato a Pietro Gargiulo, fondatore dell’azienda di gommoni Master, è stato ritirato dalla figlia Annalisa, mentre Tullio Abbate ha ritirato due premi: uno per sé, l’altro dedicato a Fabio Buzzi, tragicamente scomparso il 17 settembre 2019 a Venezia (la famiglia, impossibilitata a partecipare alla cerimonia, ha fatto pervenire un messaggio agli organizzatori). L’Award Nauticsud 2020 per il design è stato assegnato a Fulvio De Simoni, mentre per la stampa sono stati premiati il direttore del quotidiano Il Mattino, Federico Monga, l’editore e il direttore di Nautica, Paolo Sonnino Sorisio e Corradino Corbò.

Un premio speciale (una targa realizzata con una fusione di polveri di marmo di Carrara e pietra leccese) è andato al cavaliere del lavoro Stefania Brancaccio, per aver creato una sinergia tra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e la Mostra d’Oltremare attraverso il mare: i visitatori del Nauticsud hanno potuto usufruire infatti di uno sconto speciale per visitare al Mann la mostra Thalassa, dedicata alle meraviglie sommerse del Mediterraneo.

Impossibilitato a partecipare alla serata, Massimiliano Rosolino ritirerà il premio in occasione di Navigare, altro evento organizzato da Afina, in programma a Napoli dal 28 al 5 aprile nel porticciolo del Circolo nautico Posillipo, dove sarà possibile provare in mare barche e gommoni visti a secco nei padiglioni della Mostra d’Oltremare.

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Lunedì 17 Febbraio 2020 - Ultimo aggiornamento: 19-02-2020 11:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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