NAPOLI - L’Italia è in recessione e il mondo delle imprese è in allarme. Ma la nautica italiana registra una ripresa ormai consolidata e il clima che si respira al suo interno è di grande fiducia. Se ne è avuta conferma alla presentazione della 46ma edizione del Nauticsud, in programma a Napoli dal 9 al 17 febbraio negli stand e negli spazi all’aperto della Mostra d’Oltremare, alla cui guida si è appena insediato il nuovo presidente Alessandro Nardi.
Organizzata dalla ANRC (Associazione Nautica Regionale Campana) in collaborazione con l’ente fieristico, la manifestazione metterà in mostra circa 800 barche di 200 espositori, per un totale di 850 marchi, con un incremento del 10% rispetto al 2018. Tutto ciò a conferma di un trend di crescita avviato quattro anni fa, quando il Nauticsud venne rilanciato dopo anni di crisi e di abbandono.
“E nel 2020 – è stato anticipato dal consigliere delegato dell’Ente Mostra, Giuseppe Oliviero - la manifestazione potrebbe crescere ancora, dando spazio agli espositori, anche stranieri, che non abbiamo potuto accogliere quest’anno. Tra gli enti fieristici – ha ricordato Oliviero – siamo quarti in Italia e primi nel Sud. E ci sono tutte le condizioni per crescere ancora”, ha aggiunto, per la gioia del neo presidente Nardi e dei partner della ANRC.
Se non bastasse c’è forte aspettativa anche per la possibile organizzazione, a ottobre, di un altro evento dedicato alla nautica, che potrebbe svolgersi in acqua, nelle acque antistanti il lungomare di Via Caracciolo, nel magnifico scenario del Golfo di Napoli. “Abbiamo in programma un incontro già fissato per il 7 febbraio con il sindaco De Magistris, la delegata al mare del Comune di Napoli Daniela Villani, l’assessore Alessandra Clemente e il presidente dell’Autorità portuale Spirito” ha rivelato il numero uno degli operatori nautici campani, Gennaro Amato. E ha aggiunto: “Il Circolo Posillipo, che finora ha ospitato la nostra manifestazione Navigare, purtroppo non offre spazi sufficienti per soddisfare la domanda che ci arriva dal settore. Noi siamo certi di poter esporre sul lungomare almeno 250 barche, creando un’attrazione per il turismo, generando un interessante indotto economico e attribuendo a Napoli il ruolo che le compete, di città capitale della nautica”.
Del ruolo di Napoli si è parlato anche a proposito della cronica mancanza di un “vero” porto turistico, capace di svolgere un compito migliore di Mergellina, della cui riqualificazione ormai non si parla neanche più, e del precario approdo di Coroglio, dove ogni anno viene rinnovata una concessione demaniale a tempo (5 mesi) assolutamente insufficiente per quantità e qualità di posti barca, e dove si ipotizza, per ora, soltanto un piccolo porto che tenga conto della salvaguardia dell’isolotto di Nisida.
Parlando di “città in crescita impetuosa”, e sottolineando “i meriti di una manifestazione come il Nauticsud che spicca per qualità, capacità di cooperazione e numeri in crescita”, il vice sindaco Enrico Panini ha pubblicamente ammesso che “Napoli ha bisogno di un porto turistico” e ha ricordato che della questione si parlerà a breve, quando si discuterà del Piano Strategico della Città Metropolitana. In proposito, il direttore generale del Piano, Giuseppe Cozzolino, ha ricordato che “è stato già deciso lo stanziamento di 400 milioni di euro, con l’obiettivo di privilegiare le migliori eccellenze, come la Mostra d’Oltremare”.
Sull’argomento è intervenuto anche Nicola Marrazzo, presidente della Commissione Attività Produttive della Regionale Campania, ricordando, non senza lasciar trapelare una certa vene polemica, che “la Regione è pronta a finanziare progetti credibili e interessanti per sostenere la crescita del territorio, le imprese del settore e il turismo nautico, come già avvenuto per il Porto di Forio, a Ischia, per quello di Procida e per numerose altre iniziative. Siamo consapevoli che Napoli è una delle città più importanti del Mediterraneo, ma senza progetti concreti e fattibili, che cosa finanziamo?”
In attesa di sviluppi, fervono i preparativi per quello che viene definito, con soddisfazione, “il salone indoor più grande d’Italia”. La 46ma edizione del Nauticsud si svolgerà infatti su un’area di circa 50.000 metri quadri, occupando 10 padiglioni al coperto e anche buona parte delle aree all’aperto disponibili tra l’ingresso di Piazzale Tecchio e il teatro Mediterraneo.
In mostra ci saranno prevalentemente barche tra i 5 e i 20 metri, e non mancheranno gli yacht di lusso, in testa quelli del colosso Azimut. Tra i cantieri più noti hanno annunciato la loro presenza Fiart, Rizzardi, Bavaria, Cranchi, Rio, Beneteau, Jeanneau. Come tradizione sarà massiccia la presenza di gozzi, con i “padroni di casa” di Nautica Esposito, Cantiere Mimì, Nautica Tirrena e La Baia Nautica in prima linea.
Ma i veri protagonisti del Nauticsud saranno, come sempre, gommoni e motori fuoribordo, autentiche forze trainanti della cosiddetta “piccola nautica”, orgogliosamente definita da Gennaro Amato “la vera nautica, quella che tiene in piedi il mercato e alimenta la passione dei diportisti, gente che in certi luoghi privilegiati dal clima e dal mare, come Napoli, rinunciano alla macchina ma non alla barca”. Tra new entry e aggiornamenti di gamma saranno tutti da visitare, dunque, gli stand di Italiamarine, Oromarine, Salpa, Seaprop, Joker, Nuova Jolly, Pirelli, Sacs, Novamares, Ranieri. Stesso discorso per i motori fuoribordo, presenti in massa con i marchi Mercury, Suzuky, Yamaha, Evinrude, Honda e Tohatsu.
Il programma del Nauticsud prevede numerose manifestazioni collaterali come il convegno dedicato a “Fisco & Nautica”, in programma lunedì 11 febbraio, la premiazione di velisti (mercoledì 13) e il succitato incontro dedicato al Piano Strategico Metropolitano di Napoli, in programma giovedì 14. Venerdì 15 si svolgerà inoltre una serata di gala al teatro Mediterraneo, nel corso della quale verranno assegnati premi a operatori del settore, sportivi e giornalisti.
Il prezzo del biglietto d’ingresso in fiera è stato fissato a 10 euro; 6 euro per le scolaresche, ingresso gratis per i bambini fino a 12 anni (se accompagnati). Dal lunedì al giovedì l’ingresso sarà consentito dalle 12,30 alle 19; il venerdì, sabato e domenica dalle 10,30 alle 20,30.