Sole e mare calmo hanno caratterizzato la giornata inaugurale della 38ª edizione del Navigare in corso a Napoli, al molo Luise di Mergellina, fino a domenica 17. In acqua 104 imbarcazioni, partendo dalla piccola 500 formato barca sino al Pershing 9X, yacht ammiraglia del salone, con i suoi 28 metri.
Alla cerimonia inaugurale non ha potuto partecipare il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che tuttavia non ha fatto mancare la sua presenza tra gli stand, raggiunti nel pomeriggio. Nell’occasione, il primo cittadino è stato informato del progetto avviato da Gennaro Amato, presidente di Afina (l’Associazione Filiera Italiana della nautica) d’intesa con Luise Group (gestore del porto di Mergellina) per creare una sinergia tra il Nauticsud e Navigare, in modo da far crescere il salone in programma alla Mostra d’Oltremare dall’8 al 16 febbraio 2025 e rendere il Navigare degno della qualifica di salone internazionale.
“Stiamo lavorando al progetto” – ha detto Amato, aggiungendo comunque che “ognuno dei due saloni conserverebbe la propria autonomia amministrativa, ma beneficerebbe della concomitanza delle date”. Il sindaco Manfredi, da parte sua, ha mostrato interesse. “Sicuramente – ha detto – questo progetto può rappresentare una opportunità importante per la città. Si creerebbe una grande sinergia tra queste due manifestazioni, in grado di assicurare ulteriore sviluppo alla nautica, un settore che rappresenta una valida e forte economia e di conseguenza produce sviluppo territoriale. Queste sono sinergie ben viste dalla nostra amministrazione”.
La sottoscrizione di un contratto con la Mostra d’Oltremare per tre anni, dopo aver ricevuto l’assegnazione organizzativa 2025/2027 del Nauticsud renderebbe possibile l’audace progetto, che Massimo Luise, da parte sua, pare accogliere con soddisfazione: “Tutti i grandi saloni nautici internazionali, come Cannes e Montecarlo – ha tenuto a dire il manager che gestisce parte del porto di Mergellina - danno la possibilità di vedere la barca anche a mare, per poterla provare. E’ un plus che dà la possibilità di verificare come naviga la barca, al di là delle forme, degli spazi e delle dotazioni”.
Alla tradizionale cerimonia inaugurale del taglio del nastro ha partecipato, con alcuni esponenti della Marina Militare e della Guardia di Finanza, anche il presidente della Banca di Credito Cooperativo, Amedeo Manzo, il quale ha ribadito una volta di più la disponibilità della banca a sostenere sia gli operatori della nautica, sia i diportisti, con forme di finanziamento mirate a sostenere lo sviluppo di un settore che può dare al territorio solo vantaggi.
“L’Afina – ha detto Manzo - ha portato questa manifestazione a livelli importanti, ora bisogna stimolare le istituzioni a risolvere alcune problematiche come la mancanza di posti barca, problema per il quale il nostro istituto bancario ha dato piena disponibilità a sostenere sia il progetto di un marina, sia gli operatori della cantieristica per supportare ogni sforzo di crescita. Senza fare rete non si va da nessuna parte, perciò la speranza è realizzare una forza propulsiva coesa per raggiungere gli obiettivi di sviluppo”.
Tra gli obiettivi a suo tempo dichiarati dai vertici di Afina c’è l’ampliamento del porto di Mergellina, con l’obiettivo di guadagnare tra i 300 e i 350 posti barca. Ma il progetto, affidato alla società Marinedi, non è stato ancora presentato. Tra le quinte del Navigare è circolata l’indiscrezione che il piano potrebbe essere presentato a brevissima scadenza, ma al momento non ci sono certezze. Intanto è certo che sono allo studio anche altri progetti indipendenti, uno nella zona di Vigliena (non gradito ai diportisti, per via della vicinanza con il traffico commerciale), un altro nella zona di mare di fronte all’ex Italsider, tra Nisida e Coroglio, dove la conformazione del territorio sembra ideale per realizzare un porto. E infatti in quell’area vengono rilasciate ogni estate licenze provvisorie, da maggio a settembre, per circa 600 posti barca (che si rivelano puntualmente insufficienti).
Se tra le quinte del Navigare si è parlato di porti e posti barca, lungo le banchine allestite per il salone è andata in scena l’esposizione di 104 imbarcazioni, in rappresentanza delle categorie più diverse: dai grandi yacht ai gommoni, passando per gli immancabili gozzi. Non troppo nutrita, ma interessante la rappresentanza di imbarcazioni in vetroresina, open e cabinate. Tra queste si sono fatti notare alcuni prodotti di nuova generazione destinati a suscitare maggiore interesse, se non altro per il contenuto di novità tecnica e stilistica.
In testa alla lista si colloca sicuramente l’Audace 50 di Aicon, al debutto assoluto in una fiera italiana dopo l’esordio internazionale avvenuto a settembre scorso al Salone di Cannes, dove la nuova barca fu tra l’altro premiata con il “Best Performance" nel concorso World Yacht Trophies 2024. Un riconoscimento che ha dato ulteriore slancio al progetto di rilancio del marchio Aicon, frutto di un accordo italo-americano-olandese, che dopo aver dato vita alla linea Vivere (con gli yacht di 68, 80 e 100 piedi) punta ora anche sulla linea Audace, dedicata a imbarcazioni innovative nello stile e nei contenuti, definite dagli stessi vertici del cantiere “i nuovi SUV/crossover del mare”.
E in effetti l’Audace 50 esposto a Napoli si fa notare proprio per un aspetto robusto, caratterizzato da murate molto alte, che sembrerebbero, a prima vista, quelle di una imbarcazione da lavoro. Avvicinandosi, e salendo a bordo, ci si rende invece conto di trovarsi al cospetto di una barca di lusso, molto ben costruita, curata nei dettagli e nelle finiture. Del resto si tratta del frutto di un progetto articolato: Aicon, com’è noto, è un marchio di origine italiana (per la precisione siciliana, di Milazzo, dove viene eseguita la costruzione), ma di proprietà americana (con sede in Florida) che ha definito il progetto dell’Audace in collaborazione con il cantiere olandese Linx.
Lunga 15 metri, la barca viene costruita dunque a Milazzo, in varie versioni. A Napoli ha conquistato la scena quella motorizzata con tre fuoribordo da 600 hp, che assicurano una velocità di punta di 47,3 nodi, ma l’Audace 50 è disponibile anche con tre motori da 500 cavalli o con motorizzazione entrobordo affidata a due Yanmar da 640 cv o a due Cummins da 500 cv in linea d’asse. Ulteriore opzione, la motorizzazione IPS con Volvo Penta 650 o 800.
Esternamente la barca si fa notare, oltre che per la prua e le murate molto alte, anche per le finestrature sistemate ad altezza passavanti, sia a prua e sia a poppa, così come le terrazze che si aprono a metà dello scafo per ampliare il living alle spalle del pozzetto, o l’insolita articolazione degli spazi di coperta. Il pozzetto, a sua volta, è aperto verso poppa per offrire un contatto diretto con il mare, e fa da contraltare ai tre motori fb che stanno lì a indicare le ambizioni sportive.
Ciò detto, non mancano aree ben concepite per la vita all’aperto, con due living sufficientemente spaziosi: uno a prua, con tavolo e divanetti, e l’altro a poppa, dove ci sono una comoda dinette coperta dall’hard-top e un tavolo da pranzo da 4 a 6 posti, alle spalle della postazione di comando, collocata a sinistra, in posizione rialzata.
Sotto coperta gli interni mostrano una cura degli arredi e delle finiture tipici del made in italy, con legni e pelli pregiate e un layout che prevede una cabina ospiti trasformabile a prua e una armatoriale a centro nave. A centro barca ci sono il bagno (con doccia separata) e la cucina, che viene comunque “replicata” da un piccolo piano monocottura con lavandino all’esterno.
Aicon a parte, la 38ma edizione del Navigare non offre altre novità di prodotto. Di rilievo, tra le barche di ultima generazione, meritano di essere ricordate – come anticipato in altro articolo su questo sito - soltanto l’I-Boat #404, barca made in Napoli di 12,5 metri reduce dalla premiere al Salone di Genova e presentata per la prima volta “in casa”, e il Fiart P52, vice ammiraglia del cantiere di Baia reduce, assieme ai Seawalker 35 e 39, dalle passerelle a Cannes, a Genova e, appena una settimana fa, a Salerno.
Tra le curiosità, si fa notare, come in altre occasioni, la “500 del mare”, imbarcazione planante di 4,70 metri, che può ospitare a bordo fino a 5 persone. Frutto di un accordo con Stellantis, viene prodotta a Santa Maria La Carità, vicino Napoli, in un cantiere denominato Car Off-Shore, e viene presentata al Navigare dal dealer Passion Marine con un motore fuoribordo 40 cv Pro di origine Tohatsu ma distribuito da Mercury.
Per il resto, lungo le banchine e i moli galleggianti del porto di Mergellina sono in mostra tutti i gommoni della gamma Italiamarine (ben 15 battelli, tra i quali spicca il recente Ponza 32 Cabin), e diverse unità dei marchi locali Panamera, Sea Prop, Mirimare, Starmar, Domare, Tes, oltre all’Inagua di Rio (presente anche con uno yacht della linea Le Mans) e al Magazzù made in Sicilia. Grazie al dealer Charter Liliano recita il ruolo di ammiraglia, tra le imbarcazioni pneumatiche, il maxi Pirelli P50, gigante di 15,80 metri. Si deve invece a Maremania la presenza dello Zar 85 SL, gommone di dimensioni “normali” che si colloca al vertice della linea Sport Luxury del cantiere lombardo, di cui già fanno parte lo ZAR 49 SL e lo Zar 59 SL. Adatto al ruolo di chase boat, o anche di tender per yacht di lusso, al Navigare viene presentato con due Mercury V8 da 250 cv, ma può essere motorizzato anche con un solo motore da 400 cv.
Per chi preferisce la barca al gommone, la stessa Maremania propone anche l’Eolo 8.50, deliziosa barchetta cabinata di 8,50 metri, con due posti letto, bagno e cucinotto, proposta con solo motore Suzuki da 350 cv. A proposito di Suzuki, il distributore locale Nautica Mediterranea espone al Navigare la neonata versione Stealth dei noti propulsori giapponesi, con verniciatura nero opaco.