Il teaser del nuovo Pardo 50 che sarà svelato al prossimo salone di Cannes

Pardo 50, ecco come sarà il 2° yacht a motore del cantiere famoso per le imbarcazioni a vela

di Sergio Troise
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FORLI’ - Un anno fa, quando a Cannes venne presentato il Pardo 43, primo yacht a motore del cantiere forlivese conosciuto nel mondo per le imbarcazioni a vela, non mancarono dubbi e scetticismi più o meno diffusi. L’operazione presentava i caratteri della scommessa e poneva un interrogativo non da poco: come reagiranno pubblico e critica alla svolta epocale? Ebbene, a meno di un anno di distanza si può dire senza ombra di dubbio che la scommessa è stata vinta. Pardo Yacht, brand “figlio” dello storico Cantiere del Pardo, ha già venduto oltre 30 barche: un successo andato al di là delle più rosee aspettative. E proprio sulla base di questo boom, si prepara ora a lanciare un secondo yacht a motore: il Pardo 50.

Il “fratello maggiore” del 43 verrà presentato in pompa magna al Salone di Cannes, in programma a settembre 2018. Ma siamo in grado di svelarvi in anteprima le caratteristiche fondamentali. Che in verità, misure accresciute a parte, sono in perfetta sintonia con quelle del “fratello minore”: con il Pardo 43, infatti, il 50 condivide lo stile, le forme, la soluzione walkaround con guida centrale e grande capacità di movimento in coperta, e la cura messa nello sfruttamento degli spazi (anche sottocoperta). Il tutto su misure cresciute in lunghezza (poco più di 16 metri ft, circa tre metri più del Pardo 43) e in larghezza (4,95 contro 4,20).

Il progetto, del resto, porta ancora la firma di Zuccheri Yacht Design, che ha collaborato, come già per Pardo 43, con l’ufficio tecnico del cantiere con l’obiettivo di creare una imbarcazione in grado di esaltare la qualità, il lusso e il comfort del miglior Made in Italy, combinandoli con prestazioni sportive e tenuta di mare ai massimi livelli.

La carena è a V profondo a geometria variabile, 16° a poppa ed oltre 50° nelle sezioni prodiere. “In tal modo – assicurano i progettisti – è assicurata un’ottima tenuta di mare e allo stesso tempo una perfetta manovrabilità, per planare in sicurezza e velocità”. Per la costruzione viene adottata la tecnica della laminazione sottovuoto in infusione con resina vinilestere e con fondo e chiglia monolitici, mentre le fiancate e la poppa sono in sandwich di pvc ad alta densità. Anche la coperta viene laminata in infusione con sandwich di pvc ad alta densità per garantire una maggiore coibentazione termica ed acustica.

La motorizzazione, spostata il più possibile verso il baricentro dello scafo per migliorarne la stabilità, prevede due motori Volvo IPS 600 nella versione standard, ma su richiesta dell’armatore sarà possibile montare anche i Volvo IPS da 700 o 800. Ancora non dichiarate le prestazioni, mentre è certo che la timoneria elettronica è dotata di joystick per le manovre e di manette elettroniche. La capacità dei serbatoi per il carburante è di 2.200 litri; 500 litri la riserva d’acqua.

Come già sul 43, anche sul Pardo 50 la disposizione degli spazi si profila come un valore aggiunto fondamentale per la qualità della vita a bordo. Il piano di coperta è sviluppato, come detto, in conformazione walkaround, su un unico piano da poppa a prua, senza gradini, ed è interamente protetto da murate rialzate per dare garanzia di sicurezza.

Sulla postazione di comando c’è un T-Top fisso di circa 16 metri quadri, costruito in fibra di carbonio, che si estende all’indietro fino alla zona pranzo, ma può allungarsi verso poppa con un bimini. Quest’ultimo può essere installato con un meccanismo elettrico integrato nella parte superiore del T-Top o con una soluzione manuale. Per le ore notturne è prevista un’illuminazione apposita che – assicura il cantiere – “crea un’atmosfera da sogno in tutto il pozzetto”.

Inutile dire che su una barca mediterranea come questa il meglio te lo aspetti dalla godibilità degli spazi all’aperto. E tutto lascia pensare che non ci sarà motivo di rimanere delusi: le zone dedicate al relax sono posizionate sia a prua, dove trova spazio un’ampia area prendisole, sia a poppa, dove c’è un lettone sotto il quale si nasconde un vano di stivaggio che può essere allestito anche come garage per il tender. A poppa, poi, è prevista come optional una plancetta abbattibile, soluzione spesso adottata a bordo dei super yacht per avere un facile accesso al mare. Le murate poppiere, inoltre, presentano due sezioni laterali abbattibili fino a diventare altre due spiaggette, vere e proprie terrazze sul mare che ampliano anche l’area calpestabile del pozzetto.

La distribuzione degli interni è davvero unica per un open walkaround: a bordo del Pardo 50 sono previsti infatti un grande open space con due cabine e due bagni, con la possibilità di avere anche la cabina per il marinaio, valore aggiunto raro in questo segmento di mercato. Ma non solo: come optional è prevista anche una paratia “salva privacy” all’altezza dei due bagni in modo da creare una vera suite armatoriale. A beneficio del comfort, il cantiere assicura “altezze ottimali” in cabina, mentre la cura dei dettagli, dalla scelta dei materiali a quella degli arredi, è affidata a esperti artigiani: “i migliori – assicura il cantiere – per assicurare un prodotto degno dell’eccellenza italiana”.

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Giovedì 3 Maggio 2018 - Ultimo aggiornamento: 19:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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