MONACO - Sarà Vard (Gruppo Fincantieri) con la supervisione del provider internazionale BlueStone, specializzato in servizi tecnici in ambito navale, che costruirà la nuova nave posacavi ordinata dalla Prysmian Group.
Una nave tecnologicamente molto avanzata: basti pensare che potrà posare cavi fino a 3.000 metri di profondità. Fincantieri utilizzerà per la costruzione dello scafo lo stabilimento di Tulcea in Romania. Una volte ultimata la parte navigante sarà trasferita, per essere allestiva e completata, nel cantiere norvegese di Brattvåg, nei pressi di Alesund. La consegna all’armatore è prevista nei primi mesi del 2025.
“Siamo lieti che Prysmian Group – ha detto Matteo Di Maio, presidente di BlueStone - ci abbia affidato questo progetto di supervisione per la loro nuova posacavi, che verrà costruita da un cantiere navale leader a livello globale. Grazie alla nostra esperienza in termini di new building supervision e offshore renewables, daremo il nostro contributo alla costruzione di questa unità tecnologicamente all’avanguardia. Continueremo a investire nella formazione dei nostri team e nello sviluppo del nostro software, con l’obiettivo di offrire agli armatori un servizio sempre più completo. Il team di BlueStone dedicato a questo progetto comprende un site manager e fino a 8 ispettori nel corso delle varie fasi di costruzione. La nuova commessa verrà gestita con l’utilizzo di un software sviluppato interamente in-house, realizzato per consentire all’armatore un maggiore controllo sul progetto e per facilitare la gestione operativa da parte del site team”.
La nuova unità posacavi, sarà lunga 170 metri e larga 34. Sarà dotata di una linea principale per posa cavi che, come dicevamo, potrà operare in acque profonde anche 3.000 metri. Inoltre L’unità sarà dotata di una seconda linea di posa indipendente e di 2 caroselli con bobine di cavi rispettivamente da 10.000 e 7.000 tonnellate. La nave sarà inoltre dotata di sistemi all’avanguardia per il posizionamento dinamico: il cavo potrà essere inabissato anche con una velocità massima superiore ai 16 nodi. L’unità avrà credenziali green e garantirà una riduzione del consumo di carburante, e delle relative emissioni di CO2, di circa il 40% rispetto alle navi posacavi tradizionali, anche grazie al pacco batterie da 3 megawatt installato a bordo. Inoltre le emissioni di ossidi di azoto saranno ridotte dell’85%.