
Pubblicato il Global Order Book 2025: italiani al top con Azimut-Benetti primo (da 25 anni). In crescita TISG
C’è un’Italia che va. E’ quella della grande nautica, ovvero della cantieristica che produce yacht e super yacht, da anni ai vertici mondiali della categoria, e tuttora in grado di resistere alle oscillazioni del mercato, in alcuni casi fisiologiche, in altri provocate dalle tensioni internazionali. Sebbene il numero di yacht in costruzione abbia subìto nel 2024 un calo del 2,4% (passando da 1.166 a 1.138 scafi in costruzione o in ordine all’inizio dell’anno) il nostro Made in Italy continua a dominare il ranking su scala planetaria. Lo ha certificato, come ogni anno, Boat International, magazine di riferimento della nautica mondiale, che ha raccolto e analizzato nel Global Order Book il portafoglio ordini globale di 185 cantieri attivi nei 5 continenti, classificando i migliori costruttori internazionali di yacht sopra i 24 metri di lunghezza.
Ebbene, per il 25mo anno consecutivo si è confermato al vertice della categoria Azimut-Benetti, gruppo in crescita costante guidato da Giovanna Vitelli. “Venticinque anni al vertice del settore rappresentano un vero e proprio primato nel primato, la testimonianza di una solida visione imprenditoriale, che si fonda su una strategia di crescita organica, resiliente e sostenibile per creare valore duraturo nel tempo” ha detto la manager alla guida del gruppo, sottolineando “il privilegio e la responsabilità di guidare un’azienda privata familiare”.
Il Gruppo di Avigliana (con sedi anche a Viareggio e Livorno) si è posizionato al vertice della categoria “oltre 24 metri”, con 164 unità in costruzione per un totale di 5.905 metri, corrispondente al 20% del mercato globale preso in esame dal Global Order Book. Dati che riflettono i risultati record dell’ultimo esercizio, chiuso il 31 agosto 2024 con ricavi di 1.3 miliardi di euro e un portafoglio ordini che si estende fino al 2029.
Ma la leadership italiana si estende anche ad altri nomi illustri della nostra cantieristica, come Sanlorenzo (2°), The Italian Sea Group (4°, ma primo nella classifica oltre 50 metri), Overmarine (6°), Baglietto (11°), Cantiere delle Marche (13°), Palumbo Superyacht (14°), Rossinavi (19°). Probabilmente occuperebbe una posizione di prestigio anche Ferretti Group, tuttavia la holding che raggruppa i marchi Ferretti Yacht, Riva, Pershing, Itama, Wally, CRN e Custom Line non figura mai in questa classifica in quanto si rifiuta di comunicare a Boat International i propri dati su produzione, ordini e vendite.
Di rilievo l’exploit di TISG (The Italian Sea Group), affermatosi come primo produttore italiano sopra i 50 metri per lunghezza totale di yacht in produzione e ha conquistato il secondo posto a livello mondiale nel segmento dei superyacht e megayacht, il quarto nella graduatoria mondiale generale, guadagnando una posizione rispetto allo scorso anno e ben quattro rispetto al 2023. Esclusa la produzione dei Tecnomar for Lamborghini 63, il cantiere che controlla i marchi Admiral, Picchiotti e Perini Navi (oltre a gestire l’attività di refitting con NCA Refit) ha oggi 22 progetti avviati per una lunghezza complessiva di 1.356 metri.
“Sono estremamente fiero di questo risultato che conferma il nostro trend di crescita” ha tenuto a dire il ceo e fondatore di TISG Giovanni Costantino, ricordando che l’exploit “è giunto dopo un anno denso di grandi successi e sacrifici. Ci aggiudichiamo il secondo posto a soli 169 metri di differenza dal gradino più alto del podio. Ringrazio e condivido questo successo con tutto il grande team di The Italian Sea Group”. Per il gruppo di Marina di Carrara (con sedi anche a La Spezia e Viareggio) sicuramente una benefica boccata d’ossigeno a conclusione di un anno che a fronte dei successi commerciali e dei progetti avviati su più fronti, si è rivelato drammaticamente pesante a causa delle polemiche sull’affondamento del Bayesian, il super yacht a vela costruito da Perini Navi prima che il marchio entrasse a far parte della holding.