La partenza del raid

Raid Genova-Gibilterra-Genova: 2200 miglia con gommone Zar 5m spinto da Suzuki 40 hp

di Sergio Troise
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GENOVA - E’ partito il 21 aprile il raid Genova-Gibilterra-Genova in gommone: una traversata lunga circa 2.200 miglia, che vede protagonisti Italo, un piccolo ZARmini rib 16 (battellino pneumatico in alluminio di appena 5 metri) e la divisione Marine di Suzuki, che ha messo a disposizione il DF40A, fuoribordo “senza patente” da 40 hp best seller del mercato. Ai comandi del battello i gommonauti del Club del Gommone di Milano, gente di mare collaudata, che nel 2017 ha già dato prova di grandi capacità portando a termine il Giro d’Italia lungo la rotta Genova-Venezia e poi su lungo l’idrovia veneta, fino a Padova. Saranno 11 gli equipaggi che si alterneranno a bordo dandosi il cambio ogni 200 miglia circa. Il rientro in Italia, meteo permettendo, è previsto ai primi di giugno.

Consumi sotto controllo. Nel raid dell’anno scorso (1.767 miglia in 27 giorni) furono consumati 869 litri di benzina, ovvero un litro ogni 2,5 miglia. Quest’anno il consumo sarà certamente superiore, visto il percorso più lungo e la mancanza di passaggi fluviali, tuttavia uno degli obiettivi della missione è proprio dimostrare la capacità del motore Suzuki di rispondere alla doppia esigenza di esaltare le prestazioni e di contenere consumi ed emissioni. Esattamente ciò che richiede il mercato.

Il vantaggio del peso. Alla vigilia della partenza i tecnici di Suzuki Marine hanno espresso grande fiducia, ricordando che il DF40A è un quattro tempi con cilindrata inferiore a un litro (941 cc) con architettura a tre cilindri, dunque compatto e leggero (102 kg) e in grado di assicurare un bel vantaggio in termini di rapporto peso/potenza. Tra i pregi, dunque, c’è sicuramente la capacità di contribuire a un efficace bilanciamento dei pesi a bordo, a beneficio del miglior assetto di navigazione.

Valore aggiunto. Altro punto a favore del piccolo motore giapponese è il sistema di distribuzione con doppio albero a camme in testa (DOHC), azionato da una catena in luogo di una normale cinghia: una soluzione che garantisce durata e affidabilità meccanica sollevando da soverchie preoccupazioni gli equipaggi. Soprattutto, il “valore aggiunto” del DF40A è il sistema Lean Burn, che assicura una combustione particolarmente magra e un notevole abbattimento dei consumi. Grazie alla supervisione dell’elettronica, in grado di gestire il motore e le sue prestazioni istante per istante, il sistema Learn Burn, infatti, è in grado di analizzare in maniera puntuale l’effettivo bisogno di carburante in funzione delle condizioni di lavoro del motore, cioè potenza erogata, carico, coppia ecc.

Riconosce le benzine. Inutile dire che tutto ciò si traduce in un’autonomia superiore, fattore fondamentale per garantire maggiore sicurezza all’impresa e per ridurre l’impatto ambientale nelle 2.200 miglia di navigazione. Se non bastasse, il sistema Lean Burn è in grado di analizzare preventivamente il tipo di carburante utilizzato, la sua qualità, per procedere con l’iniezione nei cilindri della miscela ottimale. Quindi il fatto che durante il raid i rifornimenti vengano effettuati in diversi distributori di diverse marche e in differenti paesi, non risulterà un problema per il motore, capace di adattarsi a qualsiasi benzina incontrerà lungo la rotta.

La promozione. Come sempre in questi casi, l’impresa a bordo del piccolo gommone di ZAR ha per Suzuki Marine un chiaro scopo promozionale, mirato a rafforzare ulteriormente la propria posizione nel mercato dei “senza patente”, vera porta d’ingresso alla nautica da diporto. Per questo la filiazione italiana della casa giapponese ha annunciato anche una campagna primavera/estate che prevede la possibilità di acquistare il DF40A al costo di 5.074 euro con un finanziamento a interessi zero, rata mensile di 139 euro al mese per 36 mesi, 800 euro di contributo e 300 di supervalutazione dell’usato.

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Domenica 29 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 30-04-2018 13:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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