NAPOLI - Quando nacque, negli anni 60, il Nauticsud si propose come il salone della nautica popolare, con l’obiettivo di avvicinare al mare i diportisti della primissima ora, autentici “dilettanti allo sbaraglio” pronti a cimentarsi a bordo di piccoli gozzi, lancette, minuscoli fuoribordo e cabinati in formato mini. In quel contesto recitava un ruolo di primo piano il cantiere Rio, fondato nel 1961 dalla famiglia Scarani e concentrato proprio sulla “piccola nautica”. La sua presenza divenne dunque una costante fissa del salone napoletano, il più importante del Sud, giustamente considerato “territorio di conquista” viste le potenzialità offerte dal mare e dal territorio costiero. Tanto importante da convincere il cantiere lombardo (oggi diventato Rio Yacht e stabilitosi a Chiuduno, nel Bergamasco) ad aprire una filiale stabile a Napoli, nella zona di Agnano, per curare la vendita e l’assistenza.
Da allora è cambiato lo scenario della nautica italiana e Rio s’è adeguato spostando l’attenzione su scafi di fascia più alta. La produzione è concentrata su dimensioni dai 10 ai 20 metri di lunghezza, caratterizzate da un design contemporaneo, innovativo, curate nei particolari e rivolte a una clientela più esigente. Ma la fedeltà al Nauticsud è rimasta immutata, anche perché nel frattempo pure il Salone partenopeo s’è adeguato ai tempi, mettendo in vetrina barche di tutte le taglie. Un’evoluzione parallela, che approda all’edizione 2018 con la presenza di tre imbarcazioni di Rio Yacht nel padiglione 5 della Mostra d’Oltremare.
Spider 40 è la barca più recente del cantiere lombardo. E’ un open puro, dallo stile tipicamente mediterraneo, caratterizzato da una chiara vocazione alla sportività, ma non per questo è una barca poco comoda e funzionale. Del resto, pur essendo omologata come natante, raggiunge una lunghezza ft di 13 metri. E dunque non manca lo spazio per godersi giornate di mare all’aperto. La tuga è slanciata, la battagliola sportiva, il pozzetto “tutto spazio” è enorme e comprende un divano a sei piazze e un grande prendisole trasformabile in diverse soluzioni. Non mancano una cucina esterna compresa di frigorifero e gas e un ampio tavolo a scomparsa. Sotto coperta i posti letto sono quattro, con un bagno: quanto basta per brevi crociere.
La motorizzazione è affidata a due entrofuoribordo Volvo Penta D4-300, in grado di assicurare una velocità massima di 38 nodi, con un consumo di 59 lt/h, mentre la velocità di crociera è di 26 nodi con un consumo di soli 35 lt/h.
Nello stand di Rio Yacht fanno bella mostra anche due classici del cantiere: il Paranà e il Colorado 44. Il primo – un cabinato sportivo di 12 metri in grado di offrire comode soluzioni per la vita a bordo sia all’aperto che al riparo - è da tempo l’autentico bestseller del cantiere; l’altro è invece uno yacht di 14 metri, caratterizzato da un hard-top sportivo e da un pozzetto in teak di 8 metri quadri che si unisce alla zona timoneria, privilegiando il godimento degli spazi esterni e la convivialità. Una caratteristica, questa, sulla quale il cantiere ha puntato con decisione. Tra i pregi, anche la luminosità, assicurata da vetrate ampie e panoramiche, sistemate a pelo d’acqua. I posti letto sono 6, i bagni due.
La motorizzazione principale è in linea d’asse con motori Cummins QSB 6.7 che permettono velocità brillanti e consumi moderati. In alternativa, per clienti con esigenze particolari, è possibile anche la motorizzazione con piede poppiero Volvo Penta D6 370.