La presentazione del 3° Salone nautico di Bologna

Salone di Bologna, da sabato in mostra il meglio della piccola nautica. Bonaccini: «Il mare valore di sviluppo, il settore dà garanzie»

di Sergio Troise
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BOLOGNA - Presentata la terza edizione del Salone Nautico di Bologna, in programma dal 15 al 23 ottobre nei padiglioni di Bologna Fiere. L’evento è organizzato dalla SNIDI (Saloni Nautici Internazionali d’Italia, società che fa capo all’Afina, l’Associazione Filiera Italiana della Nautica) con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Bologna, della Camera di Commercio e con la collaborazione dell’ente Fiera.

Saranno in mostra una sessantina di imbarcazioni di misura compresa tra 6 e 15 metri, ovvero il “cuore” della cosiddetta piccola nautica, settore che non può certo competere per investimenti, export e fatturati con i giganti del mare che producono superyacht e megayacht, ma comunque trainante per vendite e diffusione, con una quota del 75,6% dell’intera produttività nazionale.

Sono ancora numerose, a dire il vero, le assenze, con molti, forse troppi cantieri attratti dalla partecipazione a saloni che godono del patrocinio di Confindustria Nautica (Snidi e Afina sono società del tutto indipendenti). Ma dalla prima edizione del 2020 ad oggi il numero delle imbarcazioni in mostra è comunque passato da 100 a oltre 160. Anche le aziende espositrici sono aumentate, passando dalle iniziali 39 alle attuali 63. In primo piano prevalentemente gommoni, ma anche natanti in vetroresina, gozzi e cabinati di un certo prestigio. Non mancheranno anche stand riservati ad accessori e strumenti di navigazione.

Spiccano le presenze annunciate di grandi brand del settore diportistico come Rio Yacht (di recente cimentatosi per la prima volta nella produzione di gommoni), Invictus, Raffaelli, Novamares, Ranieri. Tra i produttori di battelli pneumatici, di rilievo si annuncia la partecipazione della flotta Italiamarine, ma anche quelle di Panamera, Seaprop, 2bar, tutti esponenti di un Made in Sud di qualità. Stranamente tra i gozzi non ci saranno né Apreamare né Fratelli Aprea, ma il settore sarà degnamente rappresentato da Mimì (cantiere in grande crescita), Positano e Venere.

12 euro il costo del biglietto d’ingresso, 2 in meno con acquisto online. Per chi arriva a Bologna in treno sono previsti sconti dal 20 al 65%, in forza di un accordo di partnership con Trenitalia. Ingresso gratuito per le scolaresche e per bambini fino a 8 anni. L’accesso al pubblico sarà consentito dalle 10 alle 18,30.

Questa terza edizione del Salone bolognese coraggiosamente inaugurato due anni fa, in piena pandemia, e riproposto nel 2021, nasce con l’obiettivo di attirare l’attenzione di diportisti o aspiranti tali provenienti prevalentemente dal Centro-Nord, ma non solo. Bologna è infatti collegata ottimamente con tutte le città della costiera adriatica, dal Veneto alle Marche, ma anche alla Lombardia, alla Toscana e non solo. Frequenti e rapidi (con l’alta velocità) anche i collegamenti con città meno vicine, e per questo gli organizzatori hanno rinnovato l’accordo di collaborazione con Trenitalia.

Il successo dei più recenti saloni internazionali, gli sbalorditivi dati economici su vendite, ordini, export, fatturati, contributo al Pil, hanno generato un clima di grande ottimismo nel settore. Tuttavia nel corso della presentazione del Salone di Bologna è stato ricordato che non si possono ignorare alcune realtà che mettono a rischio il futuro dell’intera filiera: tra queste il caro energia, che influenza non poco l’intera produzione, così come la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, che potrebbe fermare o rallentare la realizzazione dell’offerta rispetto alla domanda crescente. Non ultimo il problema della manodopera specializzata, fondamentale nella cantieristica da diporto.

“A tutto ciò – ha detto il presidente di Afina Amato - va aggiunto il problema della scarsità di strutture come i porti turistici, tanto da avere un’offerta pari al 50% rispetto alla domanda, con un conseguente aumento dei prezzi di attracco e ormeggio”. Problemi oggettivi, ai quali si aggiunge l’incertezza su ciò che intenderà fare il nuovo governo. Ci sarà una politica attenta al mare e al turismo nautico?

Di queste questioni gli operatori del settore avrebbero voluto parlare approfonditamente in occasione del Salone di Bologna, dove già dal 2021 era in programma l’organizzazione degli Sati Generali della nautica. Ma le recenti elezioni politiche hanno costretto gli organizzatori a soprassedere: impossibile un confronto costruttivo con una governance ancora in costruzione.

Il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha tenuto comunque a sottolineare il valore dell’evento: “Lo scorso anno – ha detto – la nostra regione ha contribuito per 30 miliardi su un totale di 44 del surplus commerciale italiano e questo è dovuto a straordinarie imprese, alcune anche della nautica. Se pensate al volume economico è un quarto del totale. Siamo la prima regione manifatturiera, e il settore della nautica dà garanzie nel momento in cui si apre e ha sempre più rapporti con il mondo. Questo per noi è assolutamente rilevante. Vogliamo ringraziare Snidi – ha aggiunto Bonaccini - perché quando abbiamo allestito la prima edizione io non avevo certezze che si sarebbe potuto proseguire, poteva essere anche solo un esperimento, invece vedo che in questa collaborazione le cose non solo si sostengono, ma addirittura si sviluppano. Mare ed aerospazio sono valori di sicuro sviluppo economico, perciò ben venga il Salone nautico a Bologna, che dimostra, anno dopo anno, di crescere e divenire una realtà che sviluppa e produce economia e posti di lavoro”.

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Lunedì 10 Ottobre 2022 - Ultimo aggiornamento: 17:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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