Salone di Genova

Salone di Genova, al via dal 19 al 24 settembre in un clima di fiducia: avanza l’innovazione, bene l’export, tante new entry in mostra

di Sergio Troise
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In un paese come l’Italia, che lamenta cronici ritardi in vari campi, c’è un settore che naviga in acque tranquille, continua a registrare crescita nella produzione, nelle vendite, nell’occupazione e, non ultimo, negli investimenti su ricerca e sviluppo mirati all’ecocompatibilità. Questo settore “fuori dal coro” dei ritardi e delle crisi è la nautica da diporto. Che sarà in bella mostra, dal 19 al 24 settembre, al Salone di Genova, irrinunciabile appuntamento annuale che mette in vetrina il meglio del Made in Italy nautico e non solo.

L’edizione 2024 del salone ligure (64ma della serie) arriva ad appena quattro giorni dalla chiusura dello Yachting Festival di Cannes, e la vicinanza di date (oltre che geografica) non rappresenta, oggettivamente, un aspetto positivo. Ciò nonostante gli organizzatori della società I Saloni Nautici (emanazione di Confindustria nautica) si mostrano come sempre ottimisti, sicuri di poter registrare ancora una volta un successo, anche per aver investito sull’internazionalizzazione dell’evento e, soprattutto, per poter contare finalmente sulla riconquista di uno storico spazio espositivo, quello del Palasport rimesso a nuovo dopo anni di abbandono e d’incuria.

Il restyling dell’area espositiva in verità non è stato ancora del tutto completato ed è stato deciso di rinunciare ad alcuni spazi per evitare interferenze con l’avanzamento dei lavori del Waterfront ridisegnato da Renzo Piano. Ciò detto, l’itinerario espositivo, tra terra e acqua, occupa comunque 220mila metri quadrati, e viene superato ancora una volta il limite dei mille brand presenti (sono 1.052) e delle imbarcazioni in mostra (1.030). Già un mese prima dell’apertura, inoltre, l’interesse per il salone si è rivelato talmente alto che a parità di data è stato registrato un aumento delle vendite on line di biglietti del +16%.

D’altra parte è dimostrato che a dispetto di ritardi e scelte quantomeno discutibili in materia di turismo nautico e portualità (ci sono città di mare come Napoli che non hanno un porto turistico e dilagano gli ormeggi abusivi…), l’industria del settore continua a registrare successi di vendite. Ciò avviene soprattutto nel campo dei superyacht, in gran parte, però, destinati all’export. Lo ha ricordato, alla vigilia del Salone di Genova, il presidente della società I Saloni nautici, Andrea Razeto, sottolineando che “il primato della nautica made in Italy nel mondo è consolidato da oltre venti anni e una imbarcazione su due nei mari del mondo è oggi italiana. In questo quadro – è stato ricordato - il Salone di Genova è lo strumento che da sempre ha sostenuto e amplificato la spinta all’internazionalizzazione del settore, facendo conoscere all’estero i nostri valori”.

Valori riconosciuti – è cronaca di pochi giorni fa – non solo dal mercato, ma anche da eventi di grande prestigio, come gli World Yachts Trophies organizzati dal magazine Yachts France, che premiano ogni anno i migliori yacht presentati nel corso della precedente stagione nautica. Anche nell’edizione 2024, appena celebratasi a Cannes, i cantieri italiani hanno trionfato, con Azimut, Benetti, Ferretti, Pershing, Custom Line e Wally in primo piano.

Per la categoria Best Exterior Design è stato premiato il Seadeck 7 di Azimut, che ha introdotto il concetto di Fun Island, elemento centrale del nuovo lifestyle che abbraccia il mare su tutti i lati, oltre ad aver abbinato, primo yacht al mondo, alimentazione ibrida e propulsione IPS di Volvo Penta. Nella categoria “Best Layout” è stato premiato invece il nuovo Azimut Fly 62, primo flybridge con lo specchio di poppa aperto verso l’esterno, capace di creare una connessione con il mare unica per uno yacht di questo segmento. Nella categoria speciale “Best Custom Yacht” il premio è andato al nuovo FB282 M/Y Iryna, mega yacht custom della serie B.Now 67M, con scafo in acciaio, che si sviluppa su sei ponti con circa 500 metri quadri di superficie calpestabile, un salone principale di 65 metri quadri e, anche in questo caso, con una zona di poppa in connessione autentica con il mare.

L’altro colosso del Made in Italy, Ferretti Group, ha fatto incetta di premi con i riconoscimenti assegnati al Ferretti INFYNITO, per il miglior layout nella categoria 64-80 piedi; il miglior design degli esterni assegnato al Pershing GTX80 nella categoria 80-98 piedi; il Wallypower 50 per il miglior design degli esterni nella categoria 45-64 piedi, e il Custom Line Navetta 38, per il miglior prodotto semi-custom.

Questi importanti riconoscimenti confermano la leadership italiana, che nel corso del Salone di Genova verrà celebrata, come consuetudine, anche con i numeri aggiornati dei successi produttivi e commerciali. Intanto vale la pena ricordare che a fine giugno il mercato globale della nautica è arrivato a toccare quota 33 miliardi, di cui oltre 25 solo per i superyacht. Un trend in espansione, che per la cantieristica italiana si è concretizzato in un giro d’affari da 4,4 miliardi di euro, +20% rispetto all’anno precedente, con una quota significativa, pari al 70%, generata dai cantieri attivi nella produzione dei superyacht, comparto in cui, come detto, noi italiani siamo leader mondiali con una quota di mercato pari al 54% in termini di volume e al 31% in termini di valore del portafoglio ordini.

Ma al di là della nautica di lusso, il Salone di Genova – vale la pena ricordarlo – è una vetrina privilegiata anche per la piccola e media nautica, la più diffusa nei nostri mari, che comprende unità attorno ai 10 metri. E’ un comparto ampio, composto da battelli pneumatici e da barche prevalentemente in vetroresina delle più diverse tipologie, open e cabinate, a vela e a motore, con motorizzazioni fuoribordo o entrobordo, destinate prevalentemente a un uso giornaliero o a brevi crociere. A fronte di una qualità dei prodotti eccellente e di un continuo aggiornamento delle gamme, questo comparto, a dire il vero, ha accusato qualche rallentamento dovuto all’aumento dei prezzi (anche fino al 30%), dovuto in parte ai costi dei materiali, ma anche a quelli della progettazione (sempre più sofisticata) e al costo del lavoro. Se a tutto ciò aggiungiamo l’aumento delle potenze medie, con sempre più frequenti ricorsi a doppie e triple se non quadruple motorizzazioni, si avrà chiaro il quadro di una nautica tutt’altro che popolare.

Ciò detto, a Genova sono annunciate molte novità di prodotto, e in alcuni casi si faranno scoperte insospettabili, visto che la rassegna genovese vedrà al centro dell’attenzione, quest’anno, anche il tema dell’innovazione. Tutta da scoprire, in questo ambito, si profila la novità annunciata da Yamaha: un motore fuoribordo alimentato a idrogeno, esposto per la prima volta in Europa.

Il tema dell’ecocompatibilità fa presa sull’opinione pubblica e sul mondo della politica, ed è ormai un valore irrinunciabile per qualsiasi tipo d’industria, figuriamoci per quella legata al mare! A Genova se ne parlerà, infatti, alla presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa, atteso alla cerimonia inaugurale, e del ministro dei Trasporti e vice premier Salvini, del ministro per le Politiche del Mare Musumeci e del ministro del Made in Italy Urso. In una nota diffusa dagli organizzatori alla vigilia del Salone si legge che “l’incontro con i ministri sarà un’occasione per discutere delle politiche industriali a sostegno della competitività del comparto nautico e il ruolo di Confindustria Nautica come interlocutore privilegiato per definire le politiche industriali del Paese”.

Nella giornata inaugurale del Salone sarà proprio il convegno intitolato “Politiche del Mare, le nuove rotte per la competitività dell’Italia, le prospettive dell’industria nautica” ad aprire i lavori. In programma anche il Boating Economic Forecast, che presenterà l'ultimo aggiornamento dei dati di settore, fino all’incontro “Nautica, Fisco e Dogane” e alla “Conferenza nazionale del Turismo nautico”. In calendario, inoltre, Shaping The Future – World Yachting Sustainability Forum, la rassegna organizzata da Confindustria Nautica in collaborazione con l’International Boat Industry, che quest’anno sarà incentrata sul Life Cycle Assessment, e, per finire, il Design Innovation Award, nato con l’obiettivo di premiare e promuovere le eccellenze del design nautico.

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Mercoledì 18 Settembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 13:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA