Il salone nautico di genova al via

Al Salone di Genova la nautica fa boom. E il ministro promette: «Col Pnrr più porti e turismo nautico»

di Sergio Troise
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GENOVA - Dobbiamo sviluppare di più la nostra portualità e la nautica da diporto. Il Pnrr investe come non mai proprio sullo sviluppo della portualità. Lavoreremo insieme con le altre istituzioni anche per favorire la nautica da diporto, i porti turistici. Proprio il decreto infrastrutture, recentemente pubblicato in gazzetta ufficiale, è l'inizio di questo percorso". Con queste parole il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha inaugurato, assieme al presidente di Confindustria Bonomi, il Salone nautico di Genova, evento giunto alla 61ma edizione in un clima di grande fiducia: il mercato tira, la domanda supera in molti casi le capacità produttive e le prospettive per il 2022 sono incoraggianti per tutto il comparto. Nei prossimi giorni, con la presentazione del tradizionale rapporto "Nautica in cifre" curato da Confindustria avremo un quadro dettagliato della situazione. Intanto i vertici dell'organizzazione confindustriale stimano che la crescita del fatturato 2021 possa superare il 23% sul 2020, per una cifra attorno ai 6 miliardi. Non avveniva dal 2007/2008. Se non bastasse nel primo semestre 2021 l'export ha fatto registrare una crescita del 4,1% rispetto al primo semestre 2019 (anno di riferimento pre Covid).


A conferma della "voglia di barca" clamorosamente esplosa in reazione ai condizionamenti imposti dalla pandemia, la prima giornata del Salone ha attirato in fiera un sorprendente numero di visitatori. Infondate le catastrofiche previsioni meteorologiche, su Genova sono cadute poche gocce di pioggia al mattino presto, poi è spuntato persino un po' di sole. Biglietto e green pass alla mano, via libera tra padiglioni e banchine. Per eventuali necessità, la Regione Liguria ha predisposto anche un servizio per vaccino e tampone rapido. 
Sono oltre mille le barche esposte, in rappresentanza di tutte le categorie, dai grandi yacht ai piccoli tender. Massiccia la presenza di barche a vela e catamarani, autentici protagonisti non solo del mercato ma anche del charter, branca del turismo nautico in crescita costante. Discorso simile per i gommoni, come sempre protagonisti negli stand a terra e lungo le banchine. Ma a impreziosire lo scenario - vale la pena sottolinearlo - è soprattutto la presenza di tanti yacht e super yacht in rappresentanza di tutti i marchi più prestigiosi del made in Italy. Tra questi è tornato anche Ferretti Group, che per molti anni aveva disertato il salone di casa, e ora invece si schiera accanto ai vari Azimut-Benetti, Baglietto, Sanlorenzo. Con loro anche Amer e gli specialisti delle dimensioni intermedie come Rizzardi, Cranchi, Rio, Fiart, Invictus, tutti con modelli nuovi, proiettati sulla stagione 2022.
 
E' massiccia soprattutto
la presenza di fuoribordo, motori ormai sempre più potenti ed evoluti, con Mercury in primo piano nella ricerca delle potenze più elevate (il suo nuovo V12 sprigiona la bellezza di 600 cavalli!) e con Yamaha a comandare la ricerca avanzata proiettata sulla eco-mobilità. La Casa giapponese ha presentato infatti una interessantissima proposta di motorizzazione elettrica a emissioni zero (si chiama Harmo Rim Drive Electric) applicata sulla poppa di una barca di 6,93 metri costruita con massicce dosi di mogano da Venmar a Venezia, su progetto di Cossutti Yacht Design. Un chiaro segnale, questo dato da Yamaha, del crescente impegno intrapreso sul fronte della transizione ecologica, anche se per il momento prevalgono proposte mirate alla navigazione su lagune, laghi e aree marine protette, ovvero specchi d'acqua che non richiedono né grandi potenze né grandi autonomie.
 

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Giovedì 16 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 17-09-2021 21:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA