NAPOLI - Per la transizione ecologica, quella vera, più che ministeri o limiti imposti, serve la volontà di investire per realizzarla. Un esempio su questo fronte viene dal Gruppo Grimaldi che dopo aver preso in carico tre nuove navi solo nel mese di gennaio marcia spedito verso una flotta ancora più giovane ed ecosostenibile. Il Gruppo napoletano ha annunciato, infatti, che continua ad investire nel potenziamento e nell’ammodernamento della propria flotta con la firma di un accordo del valore complessivo di oltre 500 milioni di dollari per la costruzione di sei nuove navi ro/ro multipurpose. La commessa è andata ai cantieri coreani Hyundai Mipo Dockyard Co. Ltd di Ulsan. Si tratta di traghetti lunghi 250 metri, larghi 38 metri e con una portata lorda di 45.684 tonnellate.
Ma, soprattutto, si tratta di navi che inaugureranno una nuova classe denominata “G5”, evoluzione della precedente classe di unità ro/ro multipurpose “G4” costruite dallo stesso cantiere e prese in consegna dal Gruppo Grimaldi tra il 2014 ed il 2015. Il loro design è il frutto di un attento studio delle esigenze del Gruppo e di quelle della sua clientela: grazie ad una configurazione interna innovativa e completamente customizzata, le navi della classe G5 saranno capaci di trasportare ben 4.700 metri lineari di merci rotabili, 2.500 Ceu (Car Equivalent Unit) e 2.000 Teu (Twenty foot Equivalent Unit). Rispetto alla precedente classe G4, le nuove unità avranno una capacità rotabili invariata mentre si raddoppierà quella per i container.
Che significa questo? Oltre che per la loro capacità di carico, le navi “G5” adottano numerose soluzioni tecnologiche all’avanguardia finalizzate all’efficientamento energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale. Sia il motore principale che i generatori ausiliari diesel soddisferanno i livelli di NOx imposti dal regolamento Tier III, mentre il sistema di propulsione integrato tra timone ed elica permetterà di minimizzare le perdite vorticose e, di conseguenza, ottimizzare l’efficienza propulsiva e ridurre i consumi di carburante.
Le navi saranno predisposte per la fornitura di energia elettrica da terra durante l’ormeggio, che costituisce, laddove disponibile, un’alternativa al consumo di carburanti fossili durante le soste in porto. Inoltre, il consumo elettrico dei macchinari di bordo (pompe, ventilatori, ecc.) sarà ridotto grazie all’installazione dei dispositivi variable frequency drive, mentre l’applicazione di pitture innovative a bassa rugosità permetterà di ridurre la resistenza all’avanzamento, incrementando l’efficienza delle unità. Infine, le navi saranno dotate di sistemi ibridi di depurazione dei gas di scarico per l’abbattimento delle emissioni di zolfo e particolato. Insomma il risultato finale dice che le unità “G5” consentiranno una riduzione delle emissioni di CO2 per tonnellata trasportata fino al 43% rispetto alle altre navi ro/ro multipurpose della flotta Grimaldi.
La consegna delle sei navi commissionate è prevista tra i primi mesi del 2023 e la fine del 2024. Le nuove unità sostituiranno naviglio del Gruppo che avrà raggiunto i 25 anni di età e saranno impiegate per elevare ulteriormente la qualità dei servizi di trasporto marittimo offerti dal Gruppo Grimaldi tra il Nord Europa e l’Africa Occidentale, in particolare con destinazione Lagos (Nigeria).
“La nuova serie di navi ro/ro multipurpose della classe G5 - ha dichiarato Gianluca Grimaldi, Presidente del gruppo partenopeo - è stata progettata per rispondere ancora più efficientemente alla domanda di servizi di trasporto di qualità sulle rotte deep sea, conciliando le esigenze legate ai traffici internazionali di merci con quella di tutelare l’ambiente. Compiamo così un ulteriore, importante passo nell’ambito di un percorso intrapreso ormai da anni con l’obiettivo di operare su tutte le nostre principali rotte con una flotta sempre più giovane, moderna ed ecosostenibile”.