Il Tuccoli T280 FB

Tuccoli scommette sul fuoribordo e lancia il T280 con motorizzazione Suzuki Marine da 400 a 700 hp

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

PUNTA ALA - La lunga crisi post 2018, come tutti sanno, ha fatto numerose vittime soprattutto nella nautica italiana, che ha pagato un sovrapprezzo imposto dalle scellerate scelte della politica (governo Monti) e dalle lungaggini di una burocrazia che ha reso lunghissimi i tempi della ripresa. Per qualcuno non c’è stato niente da fare, altri hanno resistito, qualcun altro s’è salvato grazie ad operazioni fondate su un valore atipico: la passione. E’ il caso di Tuccoli, glorioso cantiere livornese fondato nel dopoguerra da Ivano Tuccoli, colpito e (quasi) affondato dalla famigerata crisi post 2018 e poi ripresosi grazie all’intervento di un fedelissimo e facoltoso cliente che proprio non voleva saperne di rassegnarsi alla scomparsa delle barche sulle quali aveva trascorso per tre lustri indimenticabili giornate di mare, apprezzandone incondizionatamente le proverbiali doti di robustezza, le qualità marine, la stabilità, la sicurezza e, non ultima, la capacità di tenere testa alla spietata concorrenza del made in Usa.

Era il 2017. Marco Tuccoli, figlio del fondatore Ivano, era in difficoltà e tirava avanti con lavori di rimessaggio e riparazioni. Produzione al palo, progettazione sospesa. Parlò della situazione con Paolo Sanguettola, 52enne finanziere bergamasco con la passione per l’agricoltura (produce un olio di qualità in Toscana) e, soprattutto, un passato da velista convertitosi al motore per portare comodamente al mare la moglie e le quattro figlie. Tuccoli junior propose al fedele cliente se fosse interessato a una partnership. Era, forse, l’ultima possibilità di salvare l’azienda. Sanguettola, bocconiano con specifiche competenze nel settore bancario, si disse disposto ad accettare la proposta e l’operazione andò in porto in tempi rapidi. Oggi la Nuova Tuccoli è una solida realtà della cosiddetta “piccola nautica” italiana: produce 4 barche dai 28 ai 44 piedi e ha in serbo interessanti progetti per il futuro, in testa una entry level da 25 piedi in dirittura d’arrivo.

La novità 2019 è il T280 FB, versione fuoribordo del già noto T280 con motorizzazione entrobordo, un piccolo cabinato di 9,04 metri, costruito in vetroresina, una di quelle barche che gli americani definiscono “fishing and cruising boat”. “D’intesa con Suzuki Marine, che fornisce i motori consigliati dal nostro cantiere, abbiamo realizzato questa variante perché il mercato tira ormai da questa parte e con la consapevolezza che in tal modo rendiamo la barca ancora più maneggevole e più economica” spiegano Marco Tuccoli e Paolo Sanguettola, aggiungendo che “l’aver liberato lo spazio dei motori entrobordo ci consentirà di realizzare anche, in un futuro non troppo lontano, una versione con una seconda cabina, in aggiunta a quella di prua”.

Varata a febbraio ed esposta in anteprima nelle fiere di Pesaro e Vicenza, la nuova unità di Tuccoli sarà presentata in pompa magna al Salone di Genova (dove l’anno scorso fu mostrato un rendering), assieme all’inedito 250 FB progettato da Oris Martino D’Ubaldo e attualmente in costruzione sotto la direzione dello stesso Marco Tuccoli.

Noi abbiamo avuto la possibilità di salire a bordo del T280 FB e provare in mare la nuova barca, ricavandone molte impressioni positive. Rispetto alla versione entrobordo, che era dotata di due motori Volvo Penta o, a scelta del cliente, anche Yanmar o VM di potenza complessiva mai superiore ai 520 hp, la nuova versione fuoribodo presenta sulla poppa un apposito bracket di grandi dimensioni, delegato a reggere due motori, la cui potenza complessiva può variare da 400 a 700 hp. Nel nostro caso, abbiamo provato la barca con due Suzuki DF300AP, motori noti e supercollaudati, in grado di assicurare prestazioni eccellenti, consumi contenuti e un’affidabilità a prova di raid estremi.

A bordo ci si muove agevolmente soprattutto in coperta; il pozzetto è molto ampio, adatto sia alle esigenze dei pescatori sia ad un uso crocieristico; la plancetta di poppa, con la motorizzazione fb, ha perso un po’ di spazio ma ne conserva quanto basta; la prua si presta alla sistemazione di cuscineria per il prendisole, mentre sottocoperta bisogna adattarsi agli spazi inevitabilmente un po’ angusti e non troppo luminosi di un cabinato che non raggiunge i 10 metri di lunghezza, nel punto più largo ne misura 3,04, ma vuole assicurare comunque quattro posti letto (due nella cabina separata di prua, altri due nella dinette trasformabile), una cucina (con due fuochi, lavello e frigo), un tavolo da pranzo e un bagno separato (con wc elettrico e doccetta collegata al lavabo). In futuro, come detto, ci sarà una versione con una cabina a centro barca nello spazio liberato dallo sbarco dei motori entrobordo e forse ci guadagnerà il comfort.

La postazione di comando è semplice e comoda, dotata della strumentazione essenziale e protetta da un ampio parabrezza avvolgente e da un grande T-Top. Ovviamente gli allestimenti mutano in base alla scelta tra l’opzione Fisherman oppure Open. Allo studio c’è anche una variante Coupé, così come già fatto per il Tuccoli 37, ma i tempi di realizzazione sono ancora da definire.

Provato nelle acque di Punta Ala, con 7 persone a bordo, in condizioni meteo favorevoli e con mare calmo, il Tuccoli 280 FB motorizzato con la succitata coppia di Suzuki da 300 hp ciascuno, ha mantenuto tutte le promesse in materia di prestazioni, raggiungendo la velocità massima di 46/48 nodi (dipende dai trim) e dimostrandosi capace di navigare ottimamente a un’andatura di crociera di 25/27 nodi, contenendo il consumo di benzina in 55 litri/ora. Eccellente anche la rapidità nell’entrare in planata, con un tempo di appena 3 secondi.

Secondo quanto riferitoci da Marco Tuccoli “con mare formato si apprezza ancora di più la carena a V profonda tipica dei fisherman, in quanto la barca regge magnificamente l’impatto con le onde, purché non si esageri con il gas e si tenga la prua alzata”. Altro pregio non secondario è la stabilità assicurata da questa carena, un vantaggio durante la pesca da fermo e nelle soste in rada. Sul piano strutturale – vale la pena ricordarlo - questa configurazione offre sicurezza in quanto nessun foro è stato praticato in carena per il passaggio di linee d’asse. Per il resto si fanno apprezzare semplicità, praticità, pulizia, la fruibilità degli spazi e il minor peso passivo.

Quanto alle prestazioni velocistiche, alla silenziosità e ai costi d’esercizio non eccessivi, il merito va tutto ai motori forniti da Suzuki Marine, con cui Tuccoli ha stretto un rapporto di collaborazione commerciale. Nel caso specifico, il test a Punta Ala si è svolto, come detto, con una coppia di DF300AP, motore noto per essere stato, sin dal 2006, il primo fuoribordo 4 tempi V6 4.0 litri da 300 hp del mercato, e anche il primo a utilizzare una scatola telecomando elettronica, tanto da aver fruttato alla Casa giapponese il prestigioso Innovation Award assegnato dall’americana NMMA (National Marine Manufacturers Association).

Se non bastasse, dal 2014 questo motore ha introdotto per la prima volta la rotazione selettiva, sistema che rende possibile utilizzare un unico piede sia come rotante sia come controrotante: una genialata che consente di utilizzare due versioni dello stesso modello, destrorsa e sinistrorsa. Se a tutto ciò aggiungiamo i vantaggi assicurati in materia di efficienza e controllo di consumi ed emissioni dalla tecnologia del Lean Burn Control System e del Suzuki Precision Control, si avrà chiaro il quadro di un pacchetto di assoluta avanguardia, in grado di garantire il meglio a coloro che sceglieranno il package Tuccoli-Suzuki.

Il prezzo fissato per il nuovo Tuccoli T280 Fisherman è di 114.000 euro (IVA esclusa), cui va sommato il costo dei motori, che nel caso specifico è di 25.800 euro (IVA compresa) per ciascuna unità. Meno impegnativa, ovviamente, l’opzione 2x250 hp, proposta a 20.900 euro (x2), mentre al top del listino si colloca l’opzione 2x350 hp, proposta a 33.800 euro per ciascun motore. Costerà meno di tutte le altre la versione Open, con prezzo di listino fissato a 99.500 euro (più IVA e più motori).

  • condividi l'articolo
Venerdì 7 Giugno 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti