Il Lamborghini 63 by Tecnomar

Un Toro scatenato solcherà il mare a 60 nodi: in arrivo nel 2021 la Lamborghini 63 by Tecnomar

di Sergio Troise
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SANT’AGATA BOLOGNESE - Ferruccio Lamborghini era uno che non si accontentava facilmente. Produceva trattori, ma la sua passione erano le auto sportive. E le barche. Della “sfida” a Enzo Ferrari, anni 60, si sa più o meno tutto. Pochi sanno, invece, che il buon Ferruccio impose a Carlo Riva di montare due V12 4.000 cc (i motori della 350 GT) nel vano motori del mitico Aquarama. Rimasto un esemplare unico (oggi custodito in un museo) quel gioiello di eleganza non ebbe seguito, così come sono rimaste esercitazioni estemporanee altre incursioni di Lamborghini nel mondo della nautica da diporto, come quella dell’offshore Fast 45 Diablo Classe 1 o, in tempi più recenti, dell’Aventaboat, “liberamente tratto” dalla supercar Aventador.

Ora è il momento di un’altra incursione. Ma questa volta pare proprio che l’azienda affermatasi per la capacità di realizzare supercar ai vertici mondiali per tecnologia, prestazioni e crescita esponenziale del fatturato, non intende limitarsi ad una circoscritta “esercitazione” di stile, ma vuole dimostrarsi capace di allargare i propri orizzonti anche oltre i confini dell’automotive, avviando una produzione nautica consistente e sfruttando il mercato globale. Ne è prova concreta il progetto, appena svelato, della Lamborghini 63 by Tecnomar, una imbarcazione tutta da scoprire (arriverà nel 2021) frutto di un accordo di collaborazione con Italian Sea Group, cantiere nautico di Marina di Carrara specializzato nella costruzione di megayacht (con i marchi Admiral e Tecnomar).

Il numero 63 richiama sia la misura in piedi dell’imbarcazione (circa 19 metri) sia l’anno di fondazione dell’azienda. E 63 saranno le unità costruite. Lo stile, per ora illustrato attraverso rendering, prende spunto dalla attesissima Lamborghini Sián FKP 37, prima supersportiva ibrida prodotta a Sant’Agata Bolognese. Ma attenzione: come ormai tradizione per tutte le Lambo di nuova generazione, anche nei tratti “somatici” dell’imbarcazione non mancano citazioni della mitica Miura disegnata negli anni 60 da Marcello Gandini, e della successiva, cattivissima Countach: se è vero, infatti, che la carena estremamente performante è stata progettata da un team di ingegneri navali specializzati nello studio dell’idrodinamica, è anche vero che parte del progetto è stata elaborata in collaborazione con il Centro Stile di Lamborghini Automobili. Che delle proprie radici (e dei propri stilemi) ha un rispetto quasi sacro.

Quanto alla motorizzazione sarebbe sbagliato credere che il superyacht del Toro utilizzi i 12 cilindri prodotti nella factory emiliana. Tutt’altro: la Lambo del mare monterà infatti due entrobordo Man V12 da 2000 hp, che spingeranno la superboat fino a 60 nodi di velocità massima.

Un ruolo importante nella ricerca di prestazioni estreme lo avrà anche il contenimento dei pesi, assicurato dall’utilizzo della fibra di carbonio. Secondo le anticipazioni del cantiere, infatti, l’imbarcazione non peserà più di 24 tonnellate. Elementi strutturali a parte, tra le tante chicche decisamente fuori dal consueto di questo yacht saranno l’hard-top, chiaramente ispirato alle roadster del Toro, così come i sedili e il volante, per non dire delle luci di prua, definite “un omaggio alla concept car Terzo Millennio e alla Lamborghini Sián FKP 37”, entrambe caratterizzate da proiettori che incorporano la firma distintiva degli stilemi Lamborghini.

Ma non solo: la plancia di comando interpreta in chiave nautica il cockpit automobilistico, in cui tutti i sistemi di navigazione e monitoraggio sono completamente integrati. Come nelle supercar stradali, inoltre, non passerà inosservato l’inconfondibile pulsante di “start”, in questo caso “doppio” visto che i motori sono due.

In sede di presentazione ci si è soffermati molto sui valori della struttura e dello stile, sottolineando il forte legame tra la barca e le Lambo stradali. Si è parlato di “avanguardia delle luxury speed boat“ e Giovanni Costantino, Ceo del cantiere delegato alla costruzione, si è sbilanciato fino ad affermare che “la Lamborghini del mare diventerà un’icona futuristica, proprio come le auto a cui si ispira“.

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Mercoledì 8 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 12-07-2020 06:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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