Massimo Perotti, numero uno di Sanlorenzo, è un manager di parola: non perde occasione per ricordare che la costante ricerca dell’innovazione, la conoscenza e l’esperienza rendono il suo cantiere pronto ad affrontare la sfida della sostenibilità ambientale. E la prova più recente della veridicità dell’impegno è arrivata con il varo dell’Almax, superyacht di 50 metri (per la precisione 49,99, con baglio massimo di 9,40) in acciaio e alluminio dotato di un rivoluzionario sistema di fuel cell a metanolo verde: un’imbarcazione innovativa, dunque, in grado di alimentare l’apparato di hotellerie di bordo a zero emissioni.
Per dare ulteriore prova di capacità d’innovazione, il nuovo yacht esibisce anche il sistema HER (Hidden Engine Room), che permette di recuperare spazio in sala macchine per far posto a un’area preziosa di ulteriore abitabilità, modificando il layout tradizionale dell’imbarcazione.
Tutto ciò non verrà sperimentato da un armatore curioso, o magari scettico: l’Almax è stato infatti intestato allo stesso presidente e amministratore delegato del cantiere, Perotti, il quale ha annunciato la novità in occasione degli Elite Days, evento esclusivo dedicato ai propri armatori, circa 700 “amici” giunti da tutto il mondo, davanti ai quali il manager torinese ha illustrato la novità parlando di “una tappa fondamentale nella storia del cantiere, nel segno dell’innovazione e della sostenibilità”, e aggiungendo che “la nuova linea di superyacht incarna lo spirito pionieristico e la passione per le sfide che da sempre guidano Sanlorenzo nella progettazione e realizzazione della flotta”.
Ma vediamo come funziona questo rivoluzionario sistema di alimentazione mirato ad abbattere le emissioni nocive e a favorire una navigazione “pulita”. Il 50 Steel è il primo superyacht al mondo ad accogliere il sistema modulare Reformer – Fuel Cell: sviluppato in collaborazione con Siemens Energy, è in grado di trasformare il metanolo verde in idrogeno e successivamente in energia elettrica per alimentare tutti gli apparati di hotellerie dell’imbarcazione senza che l’idrogeno venga stoccato a bordo. Questa soluzione consentirà alla barca di generare energia elettrica fino a un massimo di 100 kW, con motori di propulsione e generatore diesel spenti. Tra i vantaggi del sistema carbon neutral spicca in misura significativa il tempo di permanenza in rada senza consumo di combustibile diesel.
“Questa novità – ha detto Perotti - cambierà il modo di costruire le barche e aprirà una nuova rotta per una nautica più sostenibile, ma ci vi vorrà tempo. Dovremo aspettare una rete di distribuzione del metanolo, ma prima o poi ci arriveremo. Anche perché Siemens Energy, con cui abbiamo sviluppato questo sistema di fuel cell, ci ha dato l’esclusiva solo per due-tre anni, poi si rivolgerà al mercato”.
Per il nuovo yacht di Sanlorenzo è prevista, come detto, anche una novità importante in materia di “conquista dello spazio”. Si chiama HER (Hidden Engine Room) e – secondo le informazioni fornite dal cantiere – è un sistema brevettato grazie al quale si può conquistare superficie vivibile pur mantenendo il prodotto sotto le 500 tonnellate di stazza.
Tutto è legato alla possibilità di trovare una nuova sistemazione per la sala macchine. Dai due livelli occupati abitualmente si passa ora ad uno sviluppo orizzontale degli apparati di propulsione e a una nuova distribuzione della zona tecnica nell’under lower deck. Ciò consente di sfruttare spazio aggiuntivo nell’area del lower deck, dove prende vita un altro salone, la Ocean Lounge, in diretta connessione da un lato con l’ampio beach club di poppa dotato di piscina, e dall’altro con l’area guest, dove alle cabine si aggiungono l’area GYM e l’area SPA.
Il nuovo 50 Steel si sviluppa su 5 ponti sfalsati, generando ambienti con importanti volumi e riducendo partizioni e barriere. Questa nuova architettura interna risulta impercettibile dal profilo esterno, che mantiene una linea pulita ed essenziale, in perfetto stile Sanlorenzo, grazie a un innovativo progetto dello studio Zuccon International Project.
Salendo cinque gradini dalla Ocean Lounge, si accede al main deck ed al cuore del 50 Steel, costituito da un salone ampio e sofisticato, custode della vita abitativa a bordo. Le scale, studiate per lasciar trasparire la luce, percorrono l’interno dell’imbarcazione connettendo i diversi ambienti, dalla zona dedicata alla palestra e alla SPA presente nel lower deck, al secondo salone dell’upper deck. Nel mezzo la sala da pranzo che, grazie alle opportunità di layout, assume una dimensione inedita. Le altezze nette variano da 2,1 fino a 3,35 metri.
A bordo del nuovo 50 Steel sono previste 4 cabine per gli ospiti e una destinata all’armatore, più 9 posti letto per l’equipaggio. Tra i “valori aggiunti” due piscine, rispettivamente sulla Beach Club di poppa e sul sun deck. Anche all’esterno viene esaltata la connessione tra gli ambienti: i tre livelli superiori comunicano tramite un sistema di scale, con dislivelli di un metro e mezzo al massimo. Rimanendo coerente con il principio di massima vivibilità degli spazi che caratterizza gli yacht Sanlorenzo, il Beach Club a poppa, con le sue tre terrazze aperte, diventa in modalità all’àncora una “spiaggia” di 150 metri quadri sul mare. Il dialogo tra gli ambienti si concretizza anche grazie al progetto di Piero Lissoni, firma del design interno di questa prima unità.
La motorizzazione è affidata a due MAN D2862-LE489 da 1066 kW (1450 PS), in grado di assicurare – secondo i primi dati provvisori forniti dal cantiere - una velocità massima 16 nodi. L’andatura di crociera viene indicata in 12,5 nodi; 11 nodi la cosiddetta “velocità economica”.