Un sistema di navigazione assistita di Xenta

Con Xenta Systems benvenuti nella “nautica 4.0”. Anche per mare avanzano automazione e guida assistita

di Sergio Troise
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ROMA - La tecnologia e l’elettronica negli ultimi anni hanno fatto passi da gigante, trasformando le auto e disegnando nuovi modelli di utilizzo che le hanno rese sempre più user friendly, assicurando non solo prestazioni ed emozioni, ma anche la piacevole sensazione di totale controllo del mezzo.

E nella nautica? Anche qui si sono fatti passi da gigante. E se la “guida autonoma” a bordo (leggi pilota automatico) è una realtà consolidata da tempo, introdotta sulle barche con largo anticipo rispetto alle automobili, avanzano ora sistemi avanzati di “assistenza alla navigazione”, con novità interessanti che provengono anche dal Made in Italy.

E’ il caso di Xenta, giovane realtà laziale (la sede operativa è a Roma), che produce sistemi di guida integrati per la nautica, operando affinché anche la barca possa assicurare quello stesso tipo di feeling, quelle stesse sensazioni cui ci si è abituati alla guida della propria vettura: il piacere di governarla, di manovrare senza preoccupazioni, di “giocare” con la velocità riuscendo a dominare ogni cavallo disponibile in ogni condizione.

Xenta fa tutto ciò mutuando una tecnologia utilizzata in ambito prima aeronautico, Fly by Wire, poi nell’automotive, Drive by Wire, rimodulata con applicazioni dedicate alle imbarcazioni che l’hanno trasformata in Helm by Wire. Un salto nel futuro per la nautica dove la barca e tutti gli organi meccanici di cui dispone, funzionali al moto e al governo, comunicano in tempo reale informazioni a un computer capace di ottimizzarne l’uso in relazione alle performance dello scafo, istante per istante.

Dialogo, integrazione, supervisione: «L’elettronica – spiegano i tecnici dell’azienda romana - ottimizza, rende la navigazione più efficiente e sicura, ma senza togliere nulla all’aspetto emozionale dell’andar per mare, anzi, semmai esaltandolo, in quanto i sistemi di guida integrati creano un feeling diverso fra uomo e barca, fra lo scafo e il suo pilota». Come avviene tutto ciò? «Tutto – assicurano gli esperti - passa attraverso la ruota del timone, divenuta anch’essa un’interfaccia moderna, di precisione straordinaria, facile da gestire, immediata, che proprio dal punto di vista della sensibilità riesce a garantire una risposta correlata alla velocità, perché il feeling possa essere il massimo a ogni andatura e condizione d’utilizzo».

L’interazione fra uomo, timone e barca può essere interpretata anche dalla tecnologia Helm by Wire in maniera attiva, automatizzando funzioni, assistendo chi governa nelle manovre sia in velocità sia a lento moto o addirittura a barca ferma.

Nella versione Tactile, infatti, i sistemi Xenta, dopo aver disegnato virate impeccabili, possono fare in modo che la ruota del timone torni barra al centro autonomamente, come avviene con il volante di un’autovettura, comandando in maniera micrometrica, a seconda dei dati dinamici raccolti dallo scafo, l’allineamento su una rotta rettilinea e poi mantenendola.

Altra funzione disponibile è quella del Dynamic Positioning, che consente all’imbarcazione di rimanere ferma in uno stesso punto e con la stessa prua. E non solo: la tecnologia messa a punto dall’azienda romana consente anche di governare uno yacht in punta di dita. Ne bastano due per azionare il suo Joystick, il cui uso diviene una piacevole abitudine quando si ormeggia. Semplice, intuitivo, facilmente utilizzabile dal marinaio esperto come da chi ha meno pratica con le barche: i timoni possono funzionare infatti non più soltanto con le pale accoppiate, bensì indipendenti fra loro, vale a dire capaci di ruotare sul proprio asse verticale con incidenze diverse, ma sempre con precisione.

Un aspetto questo che emerge come fondamentale, proprio quando si governa dal joystick. In questo caso, infatti, la possibilità di gestire, attraverso il sistema Xenta, i timoni singolarmente, sommata alla spinta fornita dalle eliche primarie e da quelle di manovra, consente a chi governa di compiere evoluzioni millimetriche in un fazzoletto d’acqua.

I sistemi Xenta equipaggiano già migliaia d’imbarcazioni, yacht e superyacht con propulsioni in linea d’asse, a idrogetto e con eliche di superficie, prodotte dai migliori cantieri. Tra questi, spiccano nomi di prestigio come Riva (sul nuovo 66 Ribelle), Ferretti (sul nuovo 670), Pershing (X9 e X5), per non dire delle forniture a Rizzardi, Palumbo e ad altri big del settore.

Presente con un proprio stand allo Yachting Festival di Cannes, l’azienda romana tiene a far passare il messaggio che «certi dispositivi di assistenza alla navigazione non sono gadget per fare bella figura con gli amici ma la porta d’ingresso alla nautica 4.0, a un nuovo modo di andare per mare capace di esaltare il piacere di stare al timone. E’ una tecnologia che offre maggior precisione e sicurezza, garantendo il totale dominio della barca».

 

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Mercoledì 5 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 23:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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