Fuoribordo Yamaha

Yamaha protagonista con fuoribordo e moto d’acqua. Ma la star è l’Helm Master per facilitare le manovre

di Sergio Troise
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Anche quest’anno Yamaha è stata tra i protagonisti del Salone Nautico di Genova, dove ha presentato la sua gamma di motori fuoribordo, battelli in package e, in anteprima, le moto d’acqua Waverunner attese sul mercato nel 2026. “Prodotti che rappresentano al meglio l’equilibrio tra innovazione, eccellenza progettuale e affidabilità, confermando il nostro marchio come uno dei principali punti di riferimento del mercato nautico italiano” dice Andrea Colombi, country manager della casa giapponese in Italia, ricordando che nel nostro paese “il mercato fuoribordo sostanzialmente tiene, con un calo circoscritto al 2%, mentre nel resto d’Europa, e in particolare nei paesi nordici, il calo è stato del 10%”.

In sintonia con quanto sostengono anche altri produttori, in casa Yamaha si ritiene che il mercato fuoribordo resista alla crisi della cantieristica specializzata in natanti (barche fino a 10 metri) grazie al fatto che è diffusa la pratica di acquistare motori nuovi anche se si è armatori di una barca vecchia, o acquistata usata. “E’ una realtà consolidata” dice Colombi, aggiungendo che “risulta positivo anche il dato sul fatturato, che tiene bene grazie alla pratica sempre più diffusa di motorizzare con i fuoribordo barche di misura maggiore, spesso anche con doppia, tripla o quadrupla motorizzazione”.

In questo contesto sostanzialmente positivo, resta però irrisolto il problema della mancata entrata in vigore della normativa per la patente nautica ai sedicenni, sia pure per la sola navigazione diurna, non oltre le 6 miglia dalla costa e con motori di potenza non superiore a 115 cavalli. “Un problema oggettivo – dice il rappresentate del colosso giapponese in Italia - che penalizza in particolare noi di Yamaha, in quanto oltre ai motori fuoribordo produciamo anche moto d’acqua, ovvero mezzi graditissimi ai giovani”.

E proprio le moto d’acqua, ovvero la line-up Waverunner attesa sul mercato nel 2026, sono state le vedette dello stand Yamaha a Genova, con tre nuovi modelli in primo piano: FX Limited SVHO, VX Limited HO e JetBlaster LTD, tutti in grado di distinguersi per tecnologie avanzate e livree audaci, e capaci di offrire esperienze “su misura”, dalla potenza al comfort, fino al puro divertimento freestyle.

Sul fronte dei fuoribordo, sono stati presentati sotto le luci del Padiglione Blu di Genova due new entry, ovvero i VMAX SHO da 250 e da 200 cv: due motori ad alte prestazioni, che saranno disponibili da ottobre. Entrambi si presentano con un aspetto esterno grintoso e una accattivante grafica sportiva. Ma l’importante è che si tratta di unità basate sul motore V6 da 4,2 litri sviluppato per offrire un’apprezzabile combinazione di potenza, coppia elevata e accelerazione, caratteristiche fondamentali per sport acquatici e non solo. “Entrambi i due nuovi motori – viene sottolineato in casa Yamaha – utilizzano cilindri al plasma e sono frutto di una progettazione intelligente, che permette di mantenere una struttura compatta e leggera, migliorando il rapporto peso/potenza e la manovrabilità anche nelle virate più strette”.

Tra le innovazioni spiccano il sistema Power Trim e la funzione TotalTilt, che consente l’inclinazione completa del motore con un semplice doppio tocco. Apprezzabile anche il potente alternatore da 70 ampere, in grado di supportare facilmente elettronica di bordo come fish finder, pompe e sistemi di illuminazione, senza compromettere le prestazioni. “A tutto ciò – viene sottolineato dai tecnici Yamaha - si aggiungono soluzioni avanzate che ottimizzano combustione ed efficienza, e un funzionamento particolarmente silenzioso e privo di vibrazioni”.

Accanto ai motori termici, è stata esposta a Genova anche la gamma completa dei fuoribordo elettrici Torqeedo, entrati pienamente a far parte del Gruppo Yamaha Motor, con modelli che spaziano dalle linee Travel e Ultralight (ideali per le imbarcazioni più piccole) fino ai più potenti Cruise, adatti a unità fino a 12 tonnellate.

Nell’area Decarbonization è stata presentata in anteprima anche una nuova versione di HARMO 2.0, il rivoluzionario sistema di propulsione elettrica Yamaha: un motore dal design ultramoderno, ora disponibile anche in configurazioni singole e doppie, e completamente integrato con il rivoluzionario sistema Helm Master EX per un controllo intuitivo, silenzioso e rispettoso dell’ambiente.

L’Helm Master di Yamaha – vale la pena sottolinearlo – rappresenta davvero una rivoluzione nella gestione di una barca. Grande quanto il telecomando di una tv, consente infatti di effettuare più manovre a bordo senza l’obbligo di trovarsi necessariamente al timone o vicino ai comandi. E’ stato sperimentato con successo a bordo del nuovissimo Maxi-RIB Carbon 35 firmato Goodyear, del Capelli Tempest 42 e del Jeanneau Cap Camarat 12.5 (tutte imbarcazioni motorizzate Yamaha) lasciando stupefatti coloro che lo hanno utilizzato.

Più in dettaglio, il nuovo dispositivo è un sistema di controllo elettronico integrato, progettato per semplificare la manovrabilità e rendere la navigazione più intuitiva e divertente, anche per i principianti. Tenuto nel palmo di una mano, consente di controllare l’acceleratore, la marcia e il timone, mettendo in condizione di fare manovre precise, anche a 360 gradi, in spazi ristretti, nelle baie, nei porti, negli ormeggi e negli accosti. Il sistema è disponibile per motori fuoribordo Yamaha sia singoli che multipli ed è integrato con funzioni avanzate come il pilota automatico. Ha un solo difetto: costa 10.000 euro!

Anche il fuoribordo H2 a idrogeno (già esibito nell’edizione 2024 del Salone di Genova) ha suscitato curiosità nello stand allestito al Salone di Genova da Yamaha. Il colosso giapponese, infatti, è da tempo impegnato nella ricerca di soluzioni e tecnologie avanzate, e negli ultimi anni ha intensificato il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale, con l’obiettivo ambizioso di rendere i processi produttivi a zero emissioni di carbonio entro il 2035 e sviluppare una gamma di prodotti a zero impatto ambientale entro il 2050.

Ciò detto, il country manager per l’Italia di Yamaha, Andrea Colombi, ha tenuto a dire, a margine del Salone di Genova, che il motore fuoribordo a idrogeno esposto come già l’anno scorso al salone “rappresenta solo un prototipo, testimonianza dell’impegno sulla ricerca e la sperimentazione dell’azienda, ma non c’è alcuna possibilità, per ora, di ipotizzare l’impiego di un motore alimentato a idrogeno a bordo di una barca.

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mercoledì 24 settembre 2025 - Ultimo aggiornamento: 20:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA