In Italia il mercato dell’auto elettrica non va tanto bene: nel 2022 le immatricolazioni di veicoli a emissioni zero sono state 49.536, contro le 67.533 del 2021. La quota percentuale si è attestata su un modesto 3,7%, e l’inizio del 2023 non ha dato indicazioni particolarmente confortanti. Ciò detto, nel 2022 la Fiat 500e è stata l’elettrica più venduta nel nostro Paese, con 6285 unità immatricolate, davanti a Smart Fortwo (seconda con 4.545) e Tesla Model Y (terza con 4.276). A seguire, nella top-ten, Dacia Spring, Renault Twingo E-Tech Electric, Peugeot e-208, MINI Electric, Volkswagen ID.3, Renault Zoe E-Tech Electric e Peugeot e-2008.
E’ su questa base che all’interno del gruppo Stellantis è stato deciso di cimentarsi anche sul versante dell’eco-sportività sfruttando l’”onda lunga” del primato Fiat e le potenzialità del marchio Abarth. Nasce così la 500e dello scorpione torinese: un’operazione ardita, che al di là dei contenuti tecnici (potenza, prestazioni, autonomia, di cui leggete in altro articolo) ha richiesto una rivisitazione del look e un adeguamento delle dotazioni.
All’esterno l’auto si segnala per la grande scritta Abarth al centro del frontale, per l’immagine dello scorpione attraversata da un fulmine nella parte posteriore della fiancata, i paraurti più muscolosi e avvolgenti, le bandelle sottoporta più pronunciate e vicine al suolo.
L’edizione limitata Scorpionissima, inoltre, si fa notare per i cerchi in lega da 18 pollici, di disegno specifico e verniciati in grigio titanio, per lo splitter anteriore bianco e per l’estrattore posteriore specifico dello stesso colore. Una serie di dettagli caratterizzano gli interni: i sedili avvolgenti hanno il poggiatesta integrato con il logo dello Scorpione in rilievo e sono rivestiti in alcantara nera, materiale che riveste anche la fascia centrale della plancia, al centro della quale si fa apprezzare uno schermo touch-screen da 10,25 pollici dedicato ai servizi multimediali.
È completamente digitale anche la strumentazione. Certo, mancano strumenti che hanno contribuito ad esaltare intere generazioni di appassionati – su tutti il contagiri – sostituiti dagli indicatori necessari per monitorare il livello di carica della batteria e verificare l’autonomia. Così dev’essere. Inutile lasciarsi prendere dalla nostalgia…