La Audi A1 Citycarver

Allroad Audi, che passione. Dalla A1 alla A6: gradimento al top per le varianti a ruote alte di vetture “normali”

di Cesare Cappa
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AMBURGO -  Nell’economia automotive, alla voce domanda offerta, sono sempre i Suv ad avere la meglio a dispetto di tutte le altre categorie di vetture disponibili. Non importa quale sia il budget dei potenziali acquirenti, tanto taglie e misure sono pressoché infinite, perché ciò che conta è la forma, che deve essere assolutamente quella di uno Sport Utility Vehicle, quindi un SUV. Ecco perché sempre più spesso le varianti a ruote alte di vetture tradizionalmente “normali”, possono essere una soluzione spendibile, appetibile e sostenibile. Come dimostra appunto la particolare Audi A1 citycarver che, oltre ad un assetto più alto, aggiunge tutta una serie di dettagli stilistici tipici delle vetture dei Quattro anelli che però come denominazione fanno Q. Il fatto che la trazione integrale non presenzi, non deve essere per forza considerato un limite. Anche perché, nel caso specifico della A1, è più probabile che trascorra il 90% della sua vita da automobile, esclusivamente in città.
 

 

Ciò che piace è il baricentro alto, la possibilità di avere una visuale da un’altezza maggiorata, piuttosto che districarsi tra sistemi di trazione integrale e simili. Per quanto questo tipo di operazione sia da tempo una consuetudine in casa Audi. Come dimostra la presenza nel listino di Ingolstadt di due modelli da sempre sinonimo di lusso a “vita alta”: le versioni Allroad di Audi A4 e Audi A6.
Qui l’operazione simil-suv è stata decisamente più articolata. Perché l’evoluzione delle due luxury wagon non ha riguardato semplicemente l’assetto più alto e una serie di dettagli estetici più inclini all’ambientazione fuoristradista.
Si tratta infatti di automobili che, potendo contare sulle specifiche della trazione integrale quattro, vantano una reale capacità in off-road. Tanto da poter essere considerate più Suv di molti Suv in commercio.

La comparsa della denominazione Allroad si deve in primis al modello A6 Avant. Questa versione nasce sulla base della seconda generazione, nota con il nome in codice Typ 4B, che nasceva sulla piattaforma del Gruppo Volkswagen C5. Era equipaggiata con sospensioni pneumatiche e pneumatici specifici per questa singolare versione, adatti anche ad un impiego in off-road. Aveva un’altezza da terra che poteva variare tra 142 e 208 mm, che le consentiva un certo disimpegno in fuoristrada. Fu la prima e fu anche artefice di una moda copiata da altri Costruttori, non capaci però di trarre lo stesso beneficio in termini di vendite. Inizialmente era disponibile con il motore a benzina V6 twin-turbo da 2,7 litri con 250 cv e 350 Nm di coppia massima, insieme all’unità diesel TDI da 2,5 litri con 177 cv e 370 Nm di coppia. Venne poi prodotta anche in formato V8 e con un motore diesel meno potente. Oramai il successo era acclamato e da allora tutte le future generazioni di A6 hanno avuto la propria declinazione Allroad.
 

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Domenica 15 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 17-03-2020 09:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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