Alpine presenterà al prossimo Salone di Parigi la A390_β, concept di una crossover GT elettrica di segmento C che anticipa uno dei 7 modelli che, secondo il piano Dream Garage presentato nel 2023, comporrà entro il 2030 la gamma del marchio sportivo del gruppo Renault.
Intanto è stata svelata la prima immagine di profilo del concept che rivela uno stile molto sportivo, da autentica coupé, con parabrezza e coda inclinati e uniti da un tetto molto arcuato. Le altre caratteristiche apprezzabili sono la coda che termina ad angolo acuto, l’accenno alla base del lunotto di uno spoiler, probabilmente che fuoriesce oltre una certa velocità, e infine il cofano corto che è diretta conseguenza della natura elettrica del mezzo e del fatto che nasce su una piattaforma nativa per auto a batteria. La A390 sarà infatti lunga circa 4 metri e mezzo e basata sulla piattaforma Ampere Medium, strettamente imparentata con la CMF-EV, sviluppata insieme a Nissan e impiegata su Mégane e Scénic oltre che sulla Ariya. La novità principale sarà rappresentata dalle batterie Verkor, prodotte nello stabilimento di Dunkerque dove sono stati investiti 2 miliardi di euro per una capacità produttiva di 16 GWh. Altri modelli invece sfrutteranno la nuova APP (Alpine Performance Platform), sviluppata anch’essa da Ampere, la società che si occupa di progettare, industrializzare e produrre le auto native elettriche del gruppo.
Originariamente, la piattaforma per Alpine, come previsto dal piano Renaulution, sarebbe dovuta essere sviluppata insieme a Lotus, ma poi la casa francese ha ritenuto opportuno fare tutto da sola riconsiderando tutta la strategia di Alpine, contando sulla CMF-A EV per la A290 (derivata dalla nuova R5) e su altre risorse interne come la suddetta Ampere Medium e la nuova APP. La A390 sarà costruita a Dieppe, nello stesso stabilimento della A110 e dove sarà costruita anche la sua erede elettrica, stavolta anche in versione spider. La piattaforma APP invece farà da base presumibilmente alla A310, una coupé 4 posti che riprende il nome di una coupé 2+2 a motore posteriore (4 cilindri prima e V6 più tardi) prodotta dal 1971 al 1984 e sostituita dalla GTA, in commercio fino al 1991. Sulla APP nasceranno sicuramente due inediti modelli alto di gamma nei segmenti D/E e sarà del tipo “software defined”, tecnologia alla quale il gruppo Renault sta lavorando insieme a Valeo, Google e Qualcomm e all’interno di Software Republique, consorzio che comprende anche Thales, Dassault Systemes, STI, Eviden, JCDecaux e Orange.
L’obiettivo commerciale di Alpine è crescere nel fatturato del 40% raggiungendo 8 miliardi nel 2030 con un margine operativo di oltre il 10% grazie all’ingresso del marchio nei mercati di Asia e Nordamerica entro il 2027. Tale espansione commerciale sarà sostenuta in termini di immagine con la partecipazione in Formula 1 e nei campionati di durata come il WEC nella classe Hypercar, con l’obiettivo di entrare anche all’IMSA tra le GTP che rispondono allo stesso regolamento tecnico LMDh. Altro obiettivo è partecipare alla 24 Ore di Le Mans con un prototipo ad idrogeno anticipato dal concept Alpenglow Hy 6, anch’esso presente a Parigi.