PARMA - Simulatori e chip ereditati dalla tecnologia dei videogiochi si stanno sperimentando in Italia come speciali istruttori di guida per le auto autonome. Ne hanno parlato Rita Cucchiara, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e Alberto Broggi, amministratore delegato dell’azienda VisLab di Parma, nell’evento ‘The Next Big Things - Le prossime grandi rivoluzioni di internet’, organizzato dall’Istituto di Informatica e Telematica del Iit-Cnr e agenzia ANSA nell’ambito dell’Internet Festival. «L’Italia ha il più grandi data set di persone che camminano per strada, messo a punto utilizzando la tecnologia dei videogiochi», ha detto Cucchiara. Simulatori del genere sono pensati per addestrare le auto a guida autonoma a muoversi nelle strade dei centri abitati senza rischi per gli esseri umani, proprio come si stanno sperimentando simulatori di amienti interni per addestrare i futuri robot domestici a muoversi all’interno delle case».
I chip si stanno invece sperimentando a Parma, dove da alcuni anni si sta sperimentando una flotta di decine di auto a guida autonoma nelle strade della città e, come in ogni lezione di guida che si rispetti, a bordo del veicolo c’è sempre un ricercatore-istruttore. «Stiamo lavorando su un processore specializzato per la guida autonoma e adesso lo stiamo sperimentando sulla flotta dei veicoli autonomi a Parma». Tecnologie come queste, ha detto Broggi, sono solo le più recenti fra quelle che stanno contribuendo ad avvicinare il momento in cui le auto a guida autonoma potranno essere una realtà: «Da molto tempo stiamo dicendo ‘potranno arrivare fra dieci annì, ma adesso finalmente possiamo dire siamo in dirittura d’arrivo: in meno di dieci anni - ha concluso Broggi - potremmo vederle sulle strade».