Auto, arriva il caro patente. «L'Iva sulle lezioni va pagata»

Auto, arriva il caro patente. «L'Iva sulle lezioni va pagata»

di Samuele Pifferi
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ROMA È in arrivo una vera e propria stangata per il conseguimento della patente di guida, che dovrebbe arrivare a costare quasi 1000 euro, addirittura secondo il Codacons arriverebbe a 1.200 euro. Basti pensare che il prezzo delle sole lezioni di teoria e pratica che aumenteranno del 22%. Tutto ciò a causa dell'effetto di una risoluzione dell'Agenzia delle Entrate che, sulla base di una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea del marzo scorso, ha stabilito che debba essere revocato il regime di esenzione Iva alle lezioni di scuola guida. Un nuovo salasso dovrebbe dunque abbattersi sulle spalle degli automobilisti italiani con l'applicazione alle autoscuole di un regime Iva del 22%: il costo della patente di guida infatti lieviterebbe del 22% e portando l'Italia ai vertici della classifica europea del caro patente . Oggi, infatti, conseguire la patente è già sufficientemente cara: in media circa 800 euro dovute ad una serie di spese incomprimibili alcune sancite per legge, dalla iscrizione alla scuola guida alle lezioni di teoria, dalle lezioni di pratica, 6 ore di guida certificata obbligatoria, alla tassa sugli esami. E solo per le lezioni di guida si paga di media non meno di 50 euro l'ora.
L'EFFETTO RETROATTIVO
Ma la beffa non finisce qui, essendo la sentenza retroattiva anche l'aumento è retroattivo: chi, dal 2015, ha conseguito la patente, potrebbe essere contattato dall'Autoscuola dove ha conseguito la patente per versare il 22% di Iva a suo tempo esentato? Questa strada sembra in salita anche perché secondo l'Agenzia delle Entrate il provvedimento riguarda tutte le annualità fiscali aperte: in concreto, si tratta di 3,8 milioni di patenti conseguite dal 2014 e dal 2018. Non potendo imporre le tasse ai propri ex allievi, le autoscuole dovranno quindi provvedere di tasca propria. Una decisione che ha messo sul piede di guerra le autoscuole: Confarca, la Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici, ha subito annunciato una mobilitazione nazionale e si è detta preoccupata anche per la retroattività del provvedimento. Tutto ha origine dalla sentenza del 14 marzo scorso della Corte di Giustizia Ue che ha escluso dall'esenzione Iva le lezioni di scuola guida «in quanto questa categoria di insegnamento non rientra in quelle di ambito scolastico o universitario».
ALLONTANARE I GIOVANI
Un pronunciamento ricordato dall'Agenzia delle Entrate in risposta al quesito di un contribuente, che aveva chiesto chiarimenti in merito, ritenendo peraltro di essere legittimato ad operare ancora in regime di esenzione di Iva per lo svolgimento di attività didattiche per l'abilitazione alla guida di veicoli a motore. I corsi pratici e teorici necessari al suo rilascio, quindi, devono, sottolinea la risoluzione, considerarsi imponibili agli effetti dell'Iva. A giudizio della Confederazione Autoscuole «si rischia di allontanare i giovani dalla possibilità di accedere a un corso di guida, minando seriamente tutti gli sforzi fatti fino ad oggi per la sicurezza stradale» - afferma Colangelo - che si trovi quanto prima un rimedio a questa risoluzione, che incide tra l'altro in maniera pesante su un settore già in piena difficoltà, sia per la crisi economica che per i disservizi che gli operatori sono costretti a fronteggiare sul territorio nazionale». Al momento Aci e Motorizzazione Civile stanno alla finestra aspettando di capire quali potrebbero essere gli sviluppi di questa intricata decisione.
Samuele Pifferi
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Venerdì 6 Settembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 16:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA