La BMW iX5 a idrogeno durante i test al Circolo Polare Artico

BMW Hydrogen, quarto pilastro per transizione mobilità. Di Silvestre: «Continueremo con differenti sistemi propulsivi»

  • condividi l'articolo

MILANO - Nella ferma convinzione che i due fattori decisivi per il futuro del business nell’automotive siano la lotta al cambiamento climatico e l’uso intelligente delle risorse, il Gruppo Bmw - come produttore premium - non dimentica di essere all’avanguardia in termini di sostenibilità. Lo raccontano i chiari obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030 e che coprono l’intero ciclo di vita dei prodotti, compresa la supply chain, il processo di produzione e l fase di fine vita. Ed anche una roadmap che ha sempre anticipato gli obiettivi di emissioni fissati per la nostra flotta dall’Unione europea. La trasformazione verso una mobilità connessa completamente elettrica è stata guidata dal Gruppo Bmw in tre fasi. La prima fase iniziata nel 2007 ha comportato il ruolo di pionieri della e-mobility con il Project i e trasferendo il know-how elettrico alla produzione in serie della Bmw i3 nel 2013.

La seconda fase è iniziata con la possibilità di scegliere la tipologia preferita di propulsore - dai motori a combustione fino all’alimentazione completamente elettrica - in uno stesso modello. Quando la seconda fase dell’attuale trasformazione raggiungerà il suo picco nel 2025, il Gruppo Bmw avrà consegnato circa due milioni di veicoli completamente elettrici ai clienti di tutto il mondo. Ma a partire dal 2025, a gamma di prodotti del Gruppo sarà caratterizzata da tre aspetti chiave: un’architettura IT e software completamente ridefinita, una nuova generazione di propulsori elettrici e di batterie ad alte prestazioni e un approccio radicalmente nuovo alla sostenibilità durante l’intero ciclo di vita del veicolo. Siamo pionieri dell’elettromobilità e alla fine del 2023 copriremo il 90% dei nostri segmenti di mercato con almeno un prodotto ‘fully electric’ - ha dichiarato recentemente Massimiliano Di Silvestre, ad e presidente di Bmw Italia - ma continuiamo a offrire differenti sistemi di propulsione uno accanto all’altro, poiché, ad oggi, non esiste un’unica soluzione che risponda all’intero spettro delle esigenze di mobilità dei clienti in tutto il mondo.

La strada dell’elettrificazione è tracciata e nel lungo termine la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno potrebbe diventare il quarto pilastro del nostro portafoglio di propulsori«. Da oltre 20 anni il Gruppo Bmw è impegnato anche sul tema delle Fuel Cell e dal 2013 collabora con Toyota Motor Corporation unendo le forze per lavorare su sistemi di propulsione per veicoli a celle a combustibile a idrogeno nell’ambito di un accordo di cooperazione e sviluppo del prodotto. »L’idrogeno come vettore energetico - ha ribadito Di Silvestre - deve essere prodotto in quantità sufficienti e ad un prezzo competitivo, utilizzando elettricità sostenibile. Riteniamo che, in una prima fase, l’idrogeno verrà utilizzato principalmente per il trasporto pesante su lunga distanza, ovvero su mezzi che non possono essere elettrificati direttamente. Oggi manca l’infrastruttura necessaria, come una vasta rete europea di stazioni di rifornimento di idrogeno, ma sappiamo che importanti player, a partire da quelli italiani, stanno lavorando su progetti molto promettenti«.

In questo ambito il Gruppo Bmw sta portando avanti concretamente lo sviluppo della tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno. Il progetto Hydrogen prevede l’introduzione di un propulsore elettrico a celle a combustibile sull’attuale iX5 per una flotta di auto che sarà utilizzata a scopo dimostrativo e di prova entro l’anno. La sua tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno rappresenta un’ulteriore prova della competenza di sviluppo del Gruppo Bmw nel campo dei sistemi di propulsione elettrica.

  • condividi l'articolo
Martedì 28 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 01-03-2023 10:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA