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S’è fatta attendere un po’, ma la nuova BMW Serie 3 è arrivata, nelle versioni Sedan e Touring, e da subito s’è capito che ha le carte in regola per dare seguito alla straordinaria storia di successo intrapresa nell’ormai lontano 1975 e passata attraverso 7 generazioni, totalizzando oltre 16 milioni di unità prodotte tra berline e station wagon, o meglio Sedan e Touring. Un autentico fenomeno, di cui sono ben consapevoli a Monaco di Baviera, dove infatti hanno operato con cautela, limitandosi a pochi ritocchi sia sul fronte estetico sia della meccanica. La Serie 3, del resto, rappresenta ancora oggi il 14% dell’immatricolato BMW, dimostrando una straordinaria capacità di resistenza all’offensiva (anche interna) di Suv e crossover.
In futuro dovrebbe arrivare anche una versione 100% elettrica sfruttando l’inedita architettura Neue Klasse (a fine decennio il 50% della produzione BMW sarà a emissioni zero), ma per ora non sono previste novità sulle motorizzazioni, confermate in toto: vale la pena ricordare, comunque, che tutta la gamma è elettrificata, a cominciare dal motore 4 cilindri 2.0 che equipaggia le 318i da 156 cv, 320i da 184 cv, 330i da 245 cv. Nel computo anche le due ibride plug-in 320e da 204 cv e 330e da 292 cv (disponibile pure con la trazione integrale xDrive).
Al top della rinnovata gamma bavarese si posiziona la M340i xDrive, spinta dal 6 cilindri 3 litri mild hybrid da 374 cv e 550 Nm di coppia massima. Per quanto concerne i diesel troviamo il 4 cilindri 2.0 per le 318d da 150 cv, 320d da 190 cv e 330d da 286. Tra le motorizzazioni a gasolio spicca inoltre la M340d xDrive con il 6 cilindri in linea da 340 cv e 700 Nm di coppia. Particolare non secondario, per tutte le nuove BMW Serie 3 non è più disponibile il cambio meccanico ma esclusivamente l’automatico Steptronic a 8 rapporti. Una scelta coraggiosa, che non convincerà i tradizionalisti, ma in linea con il processo d’innovazione in atto a Monaco e con la tendenza del mercato.
Esternamente la nuova Serie 3 si distingue dal modello uscente per la continuità dello stile, incentrato come tradizione su un design grintoso ma non troppo. Gli interventi di aggiornamento hanno riguardato soprattutto il frontale, dove il classico “doppio rene” presenta ora una forma più squadrata e geometrica. I designer hanno apportato qualche variazione al paraurti anteriore, dove sono visibili delle prese d’aria a forma di L e non è più presente il “dente” che s’insinuava all’interno dei fari, che hanno ora una forma più affilata. Anche il paraurti posteriore è stato rivisto, integrando i terminali di scarico che sono visibilmente più grandi nel diametro, per un impatto più sportivo. La fiancata si distingue per una linea di cintura più sinuosa e, nella parte bassa, per un disegno che simula quasi una minigonna. Sulla berlina la coda si presenta relativamente raccolta, sulla Touring si fa apprezzare uno slancio verso l’alto che regala una certa sportività a quest’auto che da sempre si distingue da altre station wagon per la capacità di contemperare al meglio la ricerca dello spazio con la sportività. Sportività sottolineata, tra l’altro, anche dalla possibilità di montare cerchi in lega da 20 pollici, in alternativa a quelli da 18 e da 19.
Per il resto i cambiamenti maggiori riguardano gli interni, dove si trova una plancia hi-tech che si distingue per due grandi display a cristalli liquidi contenuti all’interno dello stesso pannello curvo. Una unità da 12,3 pollici assolve alla funzione di strumentazione, mentre il sistema multimediale è affidato a un altro pannello da 14,9 pollici. Il software del sistema multimediale è la versione 8.0, che dispone di aggiornamenti via internet (OTA) e di un avanzato sistema di assistenza vocale.
Inutile dire che le versioni più accattivanti sono quelle contraddistinte dalla lettera M, che sta per Motorsport, la divisione sportiva della Casa di Monaco, che nel 2022 ha festeggiato 50 anni di attività e ha l’ambizione di battersi con le Mercedes AMG e le Audi RS, attuali dominatrici della parte più alta del comparto. Motorizzazioni più potenti a parte, le nuove BMW sportive dispongono anche di sospensioni specifiche (Adaptive M) con ammortizzatori a controllo elettronico (con tarature diverse per berlina e station wagon). La veste aerodinamica è stata rivisitata, i paraurti sono nuovi, così come le prese d’aria, i parafanghi, le minigonne, i terminali di scarico e altri piccoli dettagli.
Le versioni top di gamma dell’allestimento M Sport includono inoltre il servosterzo a rapporto variabile e i cerchi in lega da 18 pollici con misure differenziate dei pneumatici. Debutta invece, per la prima volta sulla Serie 3, il pacchetto M Sport Pro, offerto sia per i modelli M Sport che per le M340i ed M340d: questo optional include quella che in BMW chiamano Shadowline High Gloss estesa, formula che prevede finiture nere per doppio rene e terminali di scarico, gruppi ottici oscurati, impianto frenante M Sport con pinze rosse, cinture di sicurezza con i colori M e uno specifico spoiler posteriore nero per le sole berline. Come ulteriori optional tecnici sono previste varianti da 19 e 20 pollici per i cerchi in lega e tutti gli accessori M Performance dedicati all’aerodinamica e alle finiture interne.