Macchine movimento terra che potrebbero essere protette con il sistema antifurto LoJack

Il business dei furti tocca ora anche le macchine da cantiere. Un danno da 80 a 300mila euro per ogni mezzo trafugato

  • condividi l'articolo

L’industria dei furti di veicoli italiana non conosce limiti. E così dopo la crescita delle sottrazioni di auto registrata lo scorso anno, ora tocca alle macchine da cantiere essere al centro delle mire criminali dei ladri.

Secondo un’analisi sui furti delle macchine movimento terra, elaborata dalla società esperta nel recupero dei veicoli rubati LoJack Italia, il fenomeno oggi ha assunto dimensioni significative se si considera che in Italia ci sono oltre cinquemila aziende di noleggiatori di mezzi pesanti e che il giro d’affari annuale si aggira intorno ai 2,5 miliardi di Euro. Ogni furto di una macchina movimento terra provoca un danno pari al valore del mezzo, che può variare dagli 80mila ai 300mila, e compromette l’operatività del cantiere in cui è impiegata.

Secondo il campione di operatori intervistati dall’Osservatorio RentalBlog, dall’inizio dell’anno il fenomeno dei furti di macchine movimento terra ha subito un incremento rilevante. Oltre alla netta crescita degli episodi criminali, sembra essersi parzialmente modificato anche l’approccio delle organizzazioni malavitose che puntano su questo business. Se fino a qualche anno fa, infatti, questi mezzi venivano, quasi tutti, portati all’estero per essere rivenduti, ora quelli più grandi trovano impiego diretto sul territorio nazionale nell’altrettanto redditizio mercato dei pezzi di ricambio. I mezzi più grandi, quindi, una volta rubati (come in parte già accade per le autovetture), vengono cannibalizzati e alimentano un mercato illegale, parallelo a quello ufficiale. A testimoniarlo sono anche le diverse centrali di smontaggio, scoperte nelle numerose operazioni condotte sul territorio nazionale dalla Forze dell’Ordine, dove i mezzi vengono ricoverati prima di essere smembrati.

In quest’ottica si spiega anche il significativo aumento non sono solo dei furti di mezzi, ma anche di quelli parziali, con ad esempio macchine da cantiere che spesso vengono depredate di benne, pale di caricamento, ganci collegati ai sollevatori telescopici, anche mentre sono ferme presso le strutture dei noleggiatori.

A fronte di questo boom delle sottrazioni, parziali o totali, cresce l’attenzione da parte dei noleggiatori verso gli strumenti di protezione dei preziosi asset. In particolare, l’Osservatorio RentalBlog evidenzia come stia aumentando la domanda di soluzioni che integrano ed arricchiscono tradizionali sistemi satellitari (spesso schermati dalle organizzazioni criminali con jammer facilmente acquistabili sul mercato) quali, ad esempio, l’utilizzo della doppia tecnologia GPS/GSM e Radiofrequenza in grado di massimizzare le possibilità di recupero del mezzo.

“Le nostre soluzioni dedicate al contrasto della piaga dei furti”, ha affermato Massimo Braga, Vice President e Direttore Generale di LoJack Italia, “garantiscono maggiore sicurezza e protezione grazie a: dispositivi installati a bordo delle macchine dotati di tecnologia in radio-frequenza, non schermabile, in grado di rilevare i veicoli in luoghi in cui gli altri sistemi sono meno efficaci; una centrale sempre operativa, al servizio del cliente in ogni momento del giorno; un team sicurezza LoJack che supporta sul campo le Forze di Polizia nelle attività di localizzazione, recupero e restituzione del veicolo al proprietario. A rafforzare ulteriormente la protezione ci pensa poi l’integrazione con le nostre soluzioni telematiche che consentono di rendere ancora più efficace e rapido l’intervento. Una rapidità che spesso consente di concludere con successo la ricerca prima che il veicolo venga smontato e se ne perdano definitivamente le tracce”.

Concorda con i dati forniti da LoJack e sull’importanza oggi di proteggere i mezzi da cantiere Luca De Michelis - Direttore delle Operazioni CGTE: “Negli ultimi mesi siamo stati oggetto di alcuni tentativi di furto, soprattutto su mini escavatori e attrezzature di piccolo taglio. I nostri sistemi protettivi LoJack con doppia tecnologia a radiofrequenza e l’ausilio delle Forze dell’Ordine, ci hanno consentito molti recuperi in tempi rapidi, cosa che non è sempre avvenuta sulle macchine non ancora dotate di sistemi di protezione di ultima generazione. Nell’ottica di tutelare ancora meglio la flotta, stiamo studiando l’utilizzo di appositi tag da applicare su accessori e parti mobili, così da tenere sempre sotto controllo la tutela dei nostri mezzi, incluse le dotazioni originali, e al contempo avere informazioni aggiornate in tempo reale sul loro stato d’uso”.

Conferma il trend crescente di furti Francesco Gelao, CEO di Tecnoeleva, azienda di noleggio con sede principale a Bitonto (BA) “Nei primi sei mesi dell’anno, anche le nostre macchine sono state oggetto di un elevato numero di tentativi di furto, diretti verso mezzi di una certa dimensione e importanza sui quali in passato avevamo installato sistemi più tradizionali e di telecontrollo che purtroppo non sono risultati efficaci; quindi, grazie a un po’ di fortuna, ma soprattutto alla presenza sui macchinari dei sistemi di tracciamento LoJack, sono state recuperate entro poche ore. In un periodo in cui la domanda di noleggio è in crescita costante, questi interventi si sono dimostrati efficaci sia dal punto di vista della tutela patrimoniale della nostra flotta sia sotto l’aspetto della riduzione dei rischi e della continuità del lavoro offerto alla nostra clientela”.

  • condividi l'articolo
Giovedì 24 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 25-11-2022 13:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti