
Capri rinnova il parco taxi con le super spiaggine di Vernagallo. Già in servizio le Dacia Jogger 7 posti. Ma “resiste” la Fiat 1500 anni 60

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La Grotta Azzurra, i Faraglioni, Villa Jovis, il Monte Tiberio, la Piazzetta, via Camerelle, Via Krupp, i Giardini di Augusto, i magnifici alberghi affacciati sul mare, il porto e le baie pieni di yacht e super yacht da favola, i locali di un by night che evoca i tempi d’oro d’un jet-set popolato di star… per tutto questo Capri è famosa nel mondo. Ma non solo. A ben guardare, quest’isola incastonata come una gemma al centro del Golfo di Napoli è anche un palcoscenico privilegiato per gli appassionati di auto: sull’isola circolano infatti una quarantina di taxi dalle forme e dai contenuti fuori dal coro. Auto speciali, frutto di trasformazioni magistrali, eseguite ad hoc, per rendere piacevoli, persino allegri, i trasporti sulle stradine dell’isola.
Scoperte come carrozze d’altri tempi, comode e spaziose come possono esserlo auto a 7 posti (in alcuni casi anche 9), agili e maneggevoli per muoversi su strade strette e tortuose: è questo l’identikit dei taxi capresi, da sempre parte integrante del panorama dell’isola. Auto particolari, diverse da tutte le produzioni di serie. E infatti le auto del servizio pubblico di Capri appartengono immancabilmente alla categoria delle “speciali”: le più antiquate hanno gli strapuntini, le più moderne la terza fila di sedili, fatta salva qualche rara eccezione sono tutte decappottabili.
Frutto di profonde modifiche, stilistiche e tecniche, eseguite partendo dalla base di auto di serie, gli attuali taxi capresi sono gli eredi di una storica dinastia di auto speciali nate nel dopoguerra, quando sulle stradine dell’isola circolavano prevalentemente Fiat 1400 Cabriolet, tutte con strapuntini e tendine parasole.
Con il tempo, ma a ritmi mai troppo veloci, il parco auto s’è rinnovato, e dalle 1400 degli anni 50 del secolo scorso si è passati alle Fiat 1.500 degli anni 60, poi alle Fiat Marea degli anni 90 (ce ne sono ancora in attività, con tetto rigido tagliato, cappottina in tela e strapuntini) e infine, nel nuovo secolo, s’è arrivati alle prime straniere, in prevalenza Nissan Serena e Opel Zafira. Ma non solo.
In prima linea, tra gli specialisti di questo “trasformismo” capace di rendere spettacolare il panorama automobilistico dell’Isola Azzurra, c’è Giovanni Vernagallo, titolare dell’omonima carrozzeria di Venaria Reale, alle porte di Torino. Siciliano di nascita ma piemontese d’adozione, Vernagallo ha lavorato, negli anni 70, prima con Ghia e poi con Michelotti. E con loro ha imparato i segreti delle trasformazioni più impegnative, a cominciare dalle famose spiaggine Jolly su base Fiat 500 e 600, le più famose della categoria (ormai introvabili, le poche “superstiti” nelle mani di appassionati collezionisti).
Tra le trasformazioni più interessanti spicca sicuramente quella dedicata alla Nissan Evalia, sbarcata a Capri nel 2014, con il suo carico di novità esclusive, che non si limitavano al taglio del tetto, ma includevano le porte posteriori scorrevoli, così come richiesto non dai tassisti capresi ma direttamente dalla direzione della Nissan Italia. Oggi questo modello esclusivo non opera più sull’isola azzurra (pare che l’auto sia stata trasferita a Ischia), ma rappresenta sicuramente una pietra miliare nella storia delle trasformazioni.
Discorso simile per il Fiat Scudo Cabrio Playa sbarcato a Capri nel 2016 con il suo carico di novità: utilizzato dal proprietario tassista come “auto di riserva” in caso di necessità, non solo si distingue per la trasformazione in cabriolet a 9 posti, ma anche per la modifica del sistema di apertura delle portiere posteriori, in origine scorrevoli, ora a compasso. “Fu una richiesta specifica del cliente – racconta Vernagallo - perché effettivamente le porte posteriori scorrevoli possono risultare pericolose in fase di apertura per i turisti che appoggiano mani e braccia lungo la fiancata”.
Con l’estate 2025 è ora in corso un rinnovamento del parco auto che sta modificando (e ammodernando) il panorama delle stradine capresi. Grazie proprio a Vernagallo sono infatti sbarcate sull’isola nuove auto destinate a tassisti decisi ad aggiornarsi. Come? Con auto più moderne e più efficienti, ancorché legate a filo doppio alla tradizione della storica formula: tetto tagliato e tendina parasole a beneficio dei passeggeri.
L’ultimo grido è la Dacia Jogger a 7 posti. Tre esemplari trasformati dalla carrozzeria torinese hanno appena superato il test di omologazione e sono già in attività sull’isola. Altri due sono in arrivo. “L’auto – spiega il carrozziere - è stata trasformata ed allestita grazie a un nostro specifico progetto. Il telaio è stato adeguatamente rinforzato, così come l’abitacolo, ora protetto da un robusto roll-bar centrale, che assicura una adeguata rigidezza strutturale”.
La trasformazione ha interessato anche la parte posteriore e lo sportello baule, che ora prevede l’apertura verso il basso, tipo ribaltina, in modo da raddoppiare il piano di carico per le valigie dei turisti. “Data la lunghezza della vettura e lo spazio destinato agli occupanti – dice Vernagallo - si è pensato di creare una struttura in tubolari smontabili, mentre nella parte posteriore il telo viene tenuto da bottoni a scatto in acciaio. Il tutto – viene sottolineato – con facile predisposizione alla chiusura in caso di pioggia o per una versione invernale”.
Ciò detto, l’esemplare numero 3 di queste vetture si distingue dagli altri in quanto il tassista/cliente ha voluto mantenere, a copertura dei posti anteriori, il tetto rigido originale: in tal modo l’auto si presenta aperta solo nella parte posteriore dell’abitacolo, subito dopo il roll-bar di sicurezza centrale. Quanto alla meccanica, è per tutte quella del modello base di serie, con motore 3 cilindri 1.000 cc da 110 cv, cambio manuale 6 marce, trazione anteriore.
Ma attenzione: se le nuove Dacia rappresentano la proposta più moderna e avanzata per muoversi in auto pubblica a Capri, vale la pena ricordare che sull’isola circola ancora, in perfetta efficienza, un taxi storico degli anni 60. E’ una bellissima Fiat 1.500 del 1960, di colore rosso, con tetto tagliato, pianale allungato, strapuntini ribaltabili, in grado di ospitare fino a 7 passeggeri.
E’ un’auto dalla storia tormentata, che nel 2005 venne esclusa dal servizio pubblico in quanto risultata “non idonea” dagli uffici della Motorizzazione, che contestarono la mancata corrispondenza della meccanica e degli allestimenti al libretto di circolazione. Tra le tante modifiche anomale era stato sostituito persino il cambio al volante con uno a cloche: una bestemmia per gli esperti di auto d’epoca.
”Venni a conoscenza del problema e mi prestai per regolarizzare la situazione” racconta oggi Vernagallo, manifestando piena soddisfazione per la soluzione del problema. “Mi trovavo a Capri per il lancio dei taxi realizzata su base Opel Zafira e quando mi fu raccontata la storia della Fiat 1500 la presi a cuore. Il proprietario dell’auto mi affidò la gestione della pratica e dopo tante peripezie riuscii, grazie alla mia esperienza nel settore, a creare una sorta di dossier di progetto, con tanto di relazioni tecniche e certificazioni varie, rivelatesi utili per effettuare un collaudo regolare alla motorizzazione civile di Torino”.
Oggi il taxi Fiat 1500 cabriolet 7 posti che conquista la scena sull’isola di Capri è omologato come “auto con carrozzeria aperta cabriolet decappottabile 7 posti by Vernagallo”. Può circolare liberamente. E può consentire al suo allestitore di dire, con orgoglio, che “è diventata ormai un’icona mondiale”.