
Carburante “sporco”, come ottenere il risarcimento dei danni alla pompa di benzina
Non di rado i consumatori segnalano di aver subito dei danni al proprio veicolo a causa del cosiddetto carburante sporco cioè carburanti di scarsa qualità o inquinati. Purtroppo è un problema molto serio con conseguenze anche gravi per le auto, che può dipendere da diversi fattori come problemi a monte nella raffinazione, cisterne non pulite regolarmente dai residui o vere e proprie contraffazioni del carburante che viene, in qualche modo, “allungato”. I casi sono così frequenti che l'Unione nazionale consumatori, on line ha reso disponibile uno sportello dedicato al “carburante sporco” proprio per offrire assistenza ai consumatori che si trovassero in difficoltà. I danni possono essere diversi, ovviamente le parti più a rischio sono quelle che riguardano il sistema di iniezione.
In molti casi si può risolvere solo con la sostituzione dei filtri, ma si può arrivare a dover sostituire gli iniettori o la pompa del carburante. Purtroppo, generalmente, nel momento in cui il consumatore rileva che qualcosa non va con il proprio veicolo e capisce che si tratta di 'carburante sporco' sono stati percorsi alcuni chilometri e non è sempre facile risalire alle reali cause. Allora come comportarsi? Il primo consiglio è quello di risalire alla pompa “sospetta”. Se si è pagato con le carte è importante conservare le ricevute per dimostrare l’effettivo utilizzo della pompa e per avere prove da presentare in caso di contenzioso, è utile, inoltre, raccogliere le dichiarazioni di eventuali testimoni e, in estrema ratio, rivolgersi alle forze di polizia per la stesura di un verbale.