Il carro funebre senza copertura assicurativa sequestato dai carabinieri

Carri funebri senza assicurazione, “trasloco” per una bara. Spostata a Napoli su altro mezzo, multe e sequestro dei Carabinieri

  • condividi l'articolo

NAPOLI - «Ultimo viaggio» ma senza copertura assicurativa: a scoprirlo, tra sabato e lunedì scorsi, sono stati i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli, costretti a sottoporre a sequestro amministrativo, e a sanzionare, due carri funebri, una Lancia Thema e anche una lussuosa Maserati, quest’ultima con a bordo una salma destinata alla tumulazione. Piuttosto complicato per i militari è stato il controllo di lunedì, quello alla Maserati, fermata, come anche la Thema, nel quartiere di San Pietro a Patierno. Il mezzo stava trasferendo una bara contenente la salma in cimitero e, quindi, dopo l’accertamento, hanno dovuto interrompere il viaggio e chiedere l’intervento di un carroattrezzi a bordo del quale la Maserati è stata trasportata in una località sicura. Ma la salma doveva essere interrata e, quindi, è stato chiesto anche l’intervento di un secondo carro funebre, con polizza sottoscritta e pagata, che ha completato il trasferimento in camposanto.

Alle due ditte, quella proprietaria della Lancia Thema e quella della Maserati, è stato comminato un sequestro amministrativo e una sanzione che, secondo il codice della strada, varia tra 800 e 1500 euro: a deciderne l’entità sarà la Prefettura. Per fortuna, per entrambi i carri funebri si è trattato della prima violazione di quel tipo, altrimenti il sequestro non sarebbe più stato «solo» amministrativo. Al momento entrambi i carri funebri risultano «a riposo»: non è ancora pervenuto il pagamento della copertura assicurativa (i due mezzi erano scoperti da qualche mese) e anche della sanzione. Una volta espletate le incombenze verrà redatto un verbale di dissequestro grazie al quale i due mezzi potranno tornare in circolazione. Così come gli altri veicoli anche i carri funebri e le ambulanze devono circolare solo previa copertura assicurativa.

Nell’ottobre 2021, sempre a Napoli, i carabinieri furono costretti a sanzionare addirittura un’ambulanza: il mezzo era pronto «a scattare» per soccorrere vittime di incidenti stradali e malati bisognosi di cure ma della polizza non c’era nemmeno l’ombra. Dopo una circostanziata telefonata anonima i carabinieri si recarono davanti al pronto soccorso del Fatebenefratelli per capire se la denuncia fosse fondata. Anche in quell’occasione il mezzo venne sottoposto a sequestro amministrativo. Le sanzioni vennero comminate all’autista e all’amministratore unico di una cooperativa sociale del rione Sanità.

  • condividi l'articolo
Mercoledì 26 Gennaio 2022 - Ultimo aggiornamento: 09:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti