La Skoda Enyaq iV in versione RS

Enyaq iV, l'elettrica Skoda si veste da sportiva. Nella versione RS ha 299 cv, l'automonia arriva a 520 km

di Giampiero Bottino
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Va bene essere semplicemente intelligenti (“Simply clever” come recita il claim aziendale) giocando la carta della razionalità, affidabilità e concretezza si cui la Skoda dell’era Volkswagen ha costruito un evidente successo. Ma quando si parla di automobili, anche i contenuti emozionali hanno il loro peso, e il marchio ceco intende valorizzarli sia sotto l’aspetto stilistico, sia in termini di dinamismo, come dimostra il look giovane e intrigante della Fabia di ultima generazione, tra l’altro appena presentata anche nell’aggressiva versione Monte Carlo in arrivo a primavera con prezzi a partire da 20.100 euro.

Seppure con connotazioni estetiche, dimensionali e funzionali del tutto diverse, la ricetta trova applicazione anche nel caso del modello con cui il brand ha aperto una finestra sul proprio futuro. La Enyaq iV, prima vettura 100% elettrica del marchio caratterizzata dalla “q” finale che nella grammatica Skoda indica l’appartenenza al mondo dei Suv, viene ora affiancata dalla versione coupé. 

La silhouette resa più filante e sportiva dall’accentuata inclinazione con cui il tetto degrada verso il portellone posteriore non ha praticamente influito sull’abitabilità che rimane generosa per i passeggeri – la lunghezza di 4.653 mm è identica a quella della “capofamiglia” – mentre il volume a disposizione dei bagagli è di 570 litri, soltanto 15 in meno rispetto al “gemello” più squadrato. A conferma che la “conquista dello spazio” è per Skoda una missione prioritaria puntualmente coronata dal successo.

Tutta la famiglia Enyaq iV (sigla quest’ultima riservata ai modelli “alla spina” del costruttore boemo) esce – la produzione della coupé è iniziata a febbraio – dalla fabbrica di Mladà Boleslav che finora è l’unica fuori dalla Germania a utilizzare la piattaforma modulare elettrica Meb del gruppo Volkswagen. Oltre alla catena di montaggio, Suv e coupé hanno ovviamente in comune gran parte della componentistica, oltre a una vocazione “green” che non si limita agli spostamenti in assenza di emissioni, ma coinvolge anche l’impiego dei materiali.

I rivestimenti dei sedili, per esempio, sono prodotti miscelando il 40% di lana vergine, materiale naturale, con il 60% di bottiglie in Pet riciclate, mentre laddove prevista la pelle è conciata ecologicamente utilizzando estratti di foglie di ulivo. Provengono dal riciclaggio anche il 40% dell’acciaio e il 60% dell’alluminio.

Tornando all’abitacolo, nel quale spiccano i due display – quello da 5,3 pollici del quadro strumenti digitale e quello centrale da 13 pollici, il più grande mai visto su una Skoda – un piacere riservato ai clienti della Coupé è rappresentato dal tetto panoramico oscurato, di serie su tutte le versioni. Nessuna vettura del brand ne ha uno altrettanto grande, visto che si collega al lunotto quasi senza soluzione di continuità per regalare agli occupanti un ambiente estremamente luminoso, ma mai troppo caldo visto che il rivestimento speciale mantiene una temperatura gradevole in ogni stagione.

Analogamente al Suv, anche la variante più sportiva viene declinata – con un listino ancora da definire perché l’avvio delle consegne è previsto dopo l’estate – nei livelli di allestimento base, Executive e SportLine con due tagli di batteria la cui capacità, espressa in kWh e arrotondata, identifica il modello stesso. Troviamo quindi la Enyaq Coupé iV 60 da 132 kW (179 cv), la 80 da 150 kW (204 cv) e la 80x che grazie a un secondo motore connesso all’asse anteriore anteriore mette a disposizione 265 cv e la trazione integrale. Il tutto con un’autonomia che nel ciclo Wltp è quantificata in 416, 544 e 520 km rispettivamente. 

La medesima architettura “integrale”, ma con 299 scalpitanti cavalli nel cofano, caratterizza il modello al vertice della gamma. Si tratta della RS, sigla che sta per Rally Sport e dal 1974 contrassegna le versioni più “cattive” di ogni linea di prodotto Skoda. Il surplus di potenza le regala una velocità massima di 180 km orari (20 in più rispetto alle sorelle meno esuberanti) e un’accelerazione 0-100 in 6,5 secondi. 

Esteticamente, questa muscolosa e silenziosa coupé si distingue da numerosi dettagli, a cominciare dalla livrea Mamba Green a lei riservata – colore che non consiglieremmo a chi preferisce passare inosservato – per continuare con i vetri posteriori oscurati, i badge RS sulle fiancate, il disegno esclusivo dei gruppi ottici a matrice di Led e del paraurti anteriore, ma soprattutto la Crystal Face, costituita da 131 Led che illuminano i listelli verticali e la fascia orizzontale della calandra, creando un suggestivo gioco di luci che è di serie sulla RS, mentre rappresenta un optional nel caso delle altre versioni.

La nuova generazione ME3 del software ha consentito alla Coupé di ridurre notevolmente i tempi di ricarica, che può essere del tipo rapido fino al 120 kW nel caso della 60 iV, mentre la presenza della batteria più potente, che accetta fino a 135 kW, consente di recuperare dal 10 all’80% dell’energia in 29 minuti da una colonnina pubblica di ricarica rapida in corrente continua. Lo stesso range di ricarica, ma fino a 11 kW in corrente alternata con una wall box domestica, richiede 6 ore e 25 minuti per la batteria più piccola e 7 ore e 30 per la 80 iV.

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Giovedì 14 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 16-04-2022 12:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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